
Visitare un sito archeologico o passeggiare in una città d’arte è un’esperienza che affascina milioni di viaggiatori, ma non sempre la bellezza incontra il rispetto.
Il turismo culturale sta vivendo una crescita storica, destinata a un incremento - secondo gli analisit - del +117% entro il 2035. Con l’Italia che si conferma una delle mete più desiderate al mondo.
Dietro l’entusiasmo, però, si nasconde un problema serio: overtourism, comportamenti distratti e incuria rischiano di compromettere la memoria storica e la fruizione dei luoghi. Basta poco per rovinare l’esperienza di tutti: un picnic su una scalinata storica, un selfie invadente in uno spazio sacro, un rifiuto lasciato a terra.
Come spiega Saro Trovato, sociologo e fondatore di 'Libreriamo', media dedicato ai consumatori culturali: “Ogni passo tra le bellezze italiane può diventare un momento di crescita culturale e civile, se vissuto con rispetto”. Ed è per questo che la steso media ha stilato un decalogo di gesti da evitare per chi ama davvero il patrimonio custodito dai nostri territori.
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Italia, regina del turismo culturale (e dei rischi)
Il turismo culturale, attualmente, vale già 1,2 trilioni di dollari a livello globale. E, come detto, potrebbe raddoppiare entro il 2035. Secondo l’ETC, European Travel Commission, solo nel primo semestre 2025 l’Italia ha registrato un +12,8% di arrivi internazionali e un +10,4% di presenze. Segno che i viaggiatori restano più a lungo.
Ma più turisti significa anche maggiore pressione sui luoghi storici. Venezia ha introdotto il ticket d’ingresso e il numero chiuso per difendersi dal sovraffollamento. A Pompei, con oltre 4 milioni di visitatori in un anno, sono stati imposti limiti agli ingressi per proteggere la sicurezza e il patrimonio archeologico.
Dal Grand Tour all’overtourism
Nel Settecento, il Grand Tour era il viaggio di formazione dei giovani aristocratici in Italia. Oggi quel modello si è democratizzato, trasformandosi in turismo di massa. Ma proprio la popolarità delle nostre mete culturali porta con sé comportamenti irrispettosi: monumenti danneggiati, scalinate invase da pasti improvvisati, foto ricordo al limite dell'irriverente in chiese e monumenti dall'elevato valore storico e artistico. E, ancora: rifiuti abbandonati e droni non autorizzati.
Da Roma a Siracusa, dalla Valle dei Templi a Taormina, la bellezza italiana ha bisogno di viaggiatori consapevoli, non di turisti distratti.
I 10 comportamenti da evitare per viaggiare con rispetto
Ecco, dunque, che il citato decalogo realizzato da 'Libreriamo' può essere un ottima bussola per orientarsi. Di seguito, le regole principali da rispettare:
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Non consumare cibo su scalinate storiche o monumenti.
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Non toccare affreschi, opere d’arte o reperti archeologici.
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Evita selfie invadenti in spazi sacri o di raccoglimento.
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Non abbandonare rifiuti, nemmeno i più piccoli.
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Non utilizzare droni senza autorizzazione.
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Evita l’acquisto di souvenir anonimi, prediligi prodotti locali autentici.
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Non ignorare le regole di visita, come orari, percorsi e divieti.
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Non disturbare con rumori e comportamenti invadenti.
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Non trasformare i luoghi d’arte in sfondi social, ma in spazi da rispettare.
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Non affrontare il viaggio con superficialità: informati, osserva e ascolta.