
La nuova stella dell’atletica italiana, la giovanissima Kelly Doualla, ha nuovamente lasciato tutti a bocca aperta, firmando il nuovo primato europeo Under 18 nei 100 metri, fermando il cronometro a un incredibile 11.21. Conquistando la medaglia d'oro al Festival Olimpico della Gioventù Europea,
A soli 15 anni, Kelly, ha così aggiunto un nuovo capitolo all'elenco dei suoi tempi da brividi, limando altri otto centesimi dal suo già impressionante record precedente e piazzando il terzo crono nazionale assoluto di ogni epoca nella specialità.
Meglio di lei, nella storia dello sprint italiano, solo Zaynab Dosso e Manuela Levorato. Mentre, a livello internazionale, ha superato nomi del calibro della britannica Jodie Williams e dalla svizzera Xenia Buri, che ha battuto proprio in Macedonia del Nord, dove si è svolta la gara.
Un vero e proprio rullo compressore, la nostra Kelly.
Un talento anche a scuola
La giovane Kelly, però, non è solo una forza della natura in pista. La sua grandezza si propaga anche tra i banchi: lei, infatti, frequenta un liceo scientifico a curvatura sportiva, che le permette di conciliare impegni scolastici e preparazione per le gare. E, a detta dei professori, è una studentessa modello.
Il suo insegnante di Scienze motorie, ad esempio, la definisce un "esempio per i compagni", sottolineando la sua disciplina e la sua umiltà. Meravigliandosi di come, nonostante i suoi numerosi appuntamenti agonistici, Kelly non metta da parte lo studio, dimostrando a tutti che sport e scuola possono convivere e, anzi, potenziarsi a vicenda.
I suoi genitori, che sono operatori sanitari e entrambi originari del Camerun, l'hanno sempre supportata. E il suo allenatore, Walter Monti, la spinge a migliorarsi costantemente, anche confrontandosi con atleti maschi. Una mentalità vincente, sia dentro che fuori dal campo.
La suggestione Mondiali, con il sogno delle Olimpiadi
Con un talento così cristallino, è naturale che lo sguardo di Kelly sia già rivolto al futuro. Il sogno delle Olimpiadi è lì, all'orizzonte.
Intanto, molti tecnici azzurri la vedono già come una risorsa preziosa per la staffetta 4x100. E, a dispetto della giovane età, potrebbe arrivare la convocazione tra i "grandi" già per i prossimi Campionati del Mondo di Tokyo, del prossimo settembre.
Certo, come ha detto lei stessa, con la modestia che la contraddistingue: "Spero di esserci, ma non decido io". Una frase che racchiude la consapevolezza che il talento, da solo, non basta: ci vogliono lavoro duro e tanta pazienza. Ma la sua maturità agonistica è tale che il suo nome è già sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori.
Se arrivasse la convocazione, sarebbe il primo grande passo verso un futuro che potrebbe davvero vederla calcare le piste olimpiche.