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Acea

L’acqua è una risorsa naturale preziosa spesso data per scontata. Per questo Acea ha deciso di investirci non solo in termini infrastrutturali, ma anche culturali. Educare a un uso consapevole dell’acqua è infatti l’obiettivo del progetto “Acea Scuola Educazione Idrica”, arrivato quest’anno a un passaggio decisivo: l’estensione a tutte le scuole d’Italia, dopo il successo registrato nelle sei regioni pilota. 

A Roma sono state premiate le scuole vincitrici del contest nazionale “Alla ricerca della goccia perduta: riuso e risparmio dell’acqua”, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e della presidente di Acea Barbara Marinali

La sfida lanciata agli studenti? Raccontare, attraverso un cortometraggio, cosa significa prendersi cura dell’acqua oggi e perché ridurre gli sprechi non è una scelta opzionale.

Indice

  1. Una sfida creativa per imparare a rispettare l’acqua
  2. Istituti premiati: dalle regioni ai due riconoscimenti nazionali
  3. Educazione ambientale, contenuti digitali e visite agli impianti
  4. Marinali (Acea): “Formiamo una nuova consapevolezza sull’acqua”

Una sfida creativa per imparare a rispettare l’acqua

Il concorso, rivolto nel 2024-2025 alle scuole primarie e secondarie di primo grado, ha coinvolto oltre 11mila studenti. Ogni classe ha partecipato realizzando un cortometraggio dedicato ai temi del risparmio idrico e del riuso dell’acqua. 

Il progetto, fino allo scorso anno attivo solo in sei regioni, è stato esteso su scala nazionale. Nel 2026 l’iniziativa sarà aperta anche a licei e istituti professionali di tutta Italia, ampliando così la platea degli studenti coinvolti in percorsi di educazione ambientale ad alto impatto formativo.

Istituti premiati: dalle regioni ai due riconoscimenti nazionali

I lavori sono stati valutati da una giuria interna Acea, da rappresentanti delle società partecipate del gruppo e da esperti del Centro Sperimentale di Cinematografia. Sono stati assegnati sei premi regionali e due premi nazionali.

I premi regionalivoucher da 2.000 euro per l’acquisto di materiali didattici – sono andati a:

  • Lazio – IC Gianicolo (Roma)

  • Campania – Istituto Il Nuovo Bianchi (Napoli)

  • Umbria – Scuola Primaria G. Mazzini (Terni)

  • Molise – IC Montini (Campobasso)

  • Toscana – Scuola primaria E. De Amicis – IC G. Parini (Torrita di Siena)

  • Valle d’Aosta – Scuola secondaria di primo grado Mont Emilius 3 (Charvensod)

I premi nazionali sono consistiti nella partecipazione gratuita all’Acea Acqua Edu Camp, un tour educativo e sostenibile che unisce formazione sull’acqua e attività veliche. A riceverli:

  • Campania – Scuola Secondaria di Primo Grado De La Salle (Benevento, 24–25 settembre)

  • Umbria – Scuola Primaria Villa Pitignano (Perugia, 30 settembre)

Educazione ambientale, contenuti digitali e visite agli impianti

Il programma Acea Scuola Educazione Idrica 2025-2026 è un concorso, certo, ma è anche un percorso strutturato che si arricchisce di nuovi contenuti multimediali, quiz interattivi e attività formative calibrate per età. 

Gli studenti potranno accedere a una piattaforma digitale di apprendimento dedicata al ciclo dell’acqua e al suo corretto utilizzo. Previsti anche tour didattici negli impianti del Gruppo Acea, per osservare da vicino come vengono gestiti approvvigionamento, distribuzione e depurazione.

Il progetto resterà aperto anche alla produzione di nuovi cortometraggi e opere educative, con l’obiettivo di consolidare una cultura della sostenibilità idrica nelle scuole italiane.

Marinali (Acea): “Formiamo una nuova consapevolezza sull’acqua”

Ogni giorno siamo impegnati a promuovere una nuova educazione al risparmio idrico. E siamo orgogliosi di portare avanti insieme al Ministero dell’Istruzione quest’iniziativa estesa in tutta Italia, con cui Acea ribadisce il suo impegno in difesa dell’acqua”, ha dichiarato Barbara Marinali, presidente di Acea. 

“Il progetto è un’occasione importante per mostrare agli studenti il lavoro e le tecnologie che utilizziamo per garantire tutela e qualità della risorsa idrica, ma anche per sensibilizzarli a un uso consapevole di questo bene essenziale”.

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