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le carte che sostituiranno 18appSe ne è parlato molto nei giorni scorsi e adesso è ufficiale: il Bonus 18app verrà rinnovato.

La Commissione di Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato l'emendamento che riformula 18app e le caratteristiche del bonus.
Nello specifico, il restyling del Bonus Cultura prevede la sostituzione di 18app con due nuovi bonus: uno in base al reddito e l'altro basato sul merito scolastico.

Carta della Cultura Giovani e Carta del Merito: gli eredi di 18app

Come 18app anche i due nuovi bonus saranno destinati ai maggiorenni. Il primo bonus, quello basato sul reddito, prenderà il nome di “Carta della Cultura Giovani”, ed è destinata a ragazze e ragazzi residenti nel territorio nazionale e appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro. A questa si aggiunge la “Carta del Merito” per chi si è diplomato con il voto di 100 centesimi. Entrambe le carte hanno un valore di 500 euro, e saranno utilizzabili nell’anno successivo a quello del compimento di 18 anni. Per scongiurare le truffe e i raggiri emersi nell'ultimo periodo, nella norma si legge che il Ministero della Cultura ”vigila sul corretto funzionamento della Carta e, in caso di eventuali usi difformi o di violazioni delle disposizioni attuative, può provvedere alla disattivazione della Carta, alla cancellazione dall’elenco delle strutture, imprese o esercizi commerciali accreditati, al diniego di accredito o al recupero delle somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili”.

In aggiunta, nel caso di episodi sospetti, il Ministero della Cultura potrà ”procedere alla sospensione dell’erogazione degli accrediti oppure, in presenza di condotte più gravi o reiterate, alla sospensione dall’elenco dei soggetti accreditati”. Per quanto riguarda le sanzioni a cui rischiano di andare incontro gli esercenti, queste vanno da un minimo di 1.000 euro fino ”ad un importo compreso tra dieci e cinquanta volte la somma indebitamente percepita o erogata”. Inoltre, in specifici casi, il prefetto può disporre la sospensione dell'attività fino a 60 giorni.