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Per Rachele vivere con il suo disturbo alimentare ha significato una perdita del controllo di se stessa. E' arrivata al ricovero presso una clinica specializzata, un dolore grande, anche e soprattutto per la sua famiglia che l'ha vista sprofondare nella sua sofferenza senza riuscire a farla riemergere da buio. Grazie all'aiuto delle persone giuste e della sua forza di volontà oggi Rachele sta affrontando la sua bulimia e guarda con occhi diversi ciò che più le ha da sempre fatto paura: il suo corpo.
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Il terrore della bilancia: "Mi ingozzavo ma il senso di colpa mi portava a nascondere il cibo"
Per tre anni Rachele ha vissuto una vita-non-vita nutrendo un'innaturale terrore nei confronti della bilancia. Uno strumento che la spaesava e le incuteva quel timore che non le permetteva di vivere in serenità la sua adolescenza. "Segnavo quotidianamente le calorie ingerite per poi arrivare qualche giorno dopo con una fame che mi costringeva a ingozzarmi con qualsiasi cosa avessi sottomano, con le lacrime agli occhi, i sensi di colpa che stringevano il cuore e l’ansia di essere vista, che mi portava a nascondere ogni traccia di cibo. E per finire il rubinetto dell’acqua aperto, per nascondere qualsiasi rumore".
Rachele ha sofferto di bulimia nervosa: "Il pensiero che qualcuno mi guardasse mi uccideva"
Il cibo utilizzato da Rachele come sfogo per nascondere il disagio intimo, ma che è diventato esso stesso fonte di vergogna perché causa di forme fisiche - a suo dire - troppo pronunciate. "Non ho mai indossato un vestito se non lungo, o con le calze sotto, perché secondo me mascherava la cellulite. Non ho mai fatto una passeggiata in riva al mare d’estate, perché il pensiero che la gente potesse guardarmi mi uccideva". Un pudore che ha sempre nascosto una problematica ben più grande, di cui Rachele, però, si è sempre guardata bene dal raccontare. Ha pensato fosse una "cosa passeggera che si sarebbe risolta con il tempo", ma che con il passare del tempo, invece, è peggiorata sempre più. Rachele si accorge di essere malata di bulimia nervosa quando tocca il fondo, perdendo il controllo di sé. "Il problema è che sto male con me stessa" - ha scritto. "Non avrei mai pensato che potesse succedere davvero. E invece sì, si perde il controllo. Diventa una mania, un’ossessione, un’ansia e un terrore. Come se cadessi in un vortice che ti trascina sempre più giù, fino ad essere quasi risucchiata".