
In questo evento il mondo farà il punto sui progressi stabiliti dall’Accordo di Parigi (lo storico trattato sul clima firmato nel 2015) e elaborerà il piano d’azione per ridurre drasticamente le emissioni e proteggere vite e mezzi di sussistenza. Tra speranza e sfiducia, sarà il momento di vedere cosa è stato fatto e cosa fare.
Che cos'è la COP?
La scienza è chiara: per mantenere un clima sopportabile, la produzione di carbone, petrolio e gas deve essere ridotta al più presto possibile e la capacità di energia rinnovabile (eolica, solare, idraulica e geotermica) deve essere triplicata entro il 2030. Allo stesso tempo, è necessario un aumento sostanziale dei finanziamenti per l’adattamento e degli investimenti nella resilienza climatica.Su tutto ciò si concentrerà il lavoro della COP28, che riunisce leader di governi, imprese, ONG e società civile per trovare soluzioni concrete a un problema decisivo.
La COP, o Conferenza delle Parti, è un vertice globale sul clima che ha l'obiettivo di fissare obiettivi per gli Stati nella lotta contro il cambiamento climatico. Le COP si tengono ogni anno dal 1995 e riuniscono i 198 paesi che si sono impegnati a rispettare la convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Dove, quando e chi
La COP28 si terrà quest'anno nella città emiratina di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, all'insegna del motto Unite.Act.Deliver (o in altre parole: Unite, Act, Deliver results). Gli organizzatori sostengono che costituirà una pietra miliare nell’agenda globale sul clima di questo decennio, con la presentazione del primo bilancio sui progressi mondiali rispetto agli obiettivi di Parigi. L'incontro si svolgerà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 presso il centro congressi Expo City Dubai.Si prevede che riunirà più di 70.000 partecipanti, tra cui capi di Stato e di governo, funzionari governativi, rappresentanti di organizzazioni internazionali, leader aziendali, accademici e rappresentanti delle organizzazioni della società civile.
Il Paese organizzatore vuole che le dimensioni e le caratteristiche della sede fungano da piattaforma inclusiva di dialogo, offrendo uno spazio dedicato ai rappresentanti accreditati e ai delegati osservatori (Zona Blu) e uno alla società civile (Zona Verde).
La visione
La visione della Presidenza della COP28 si articola attorno a quattro assi d’azione:1) Accelerare la transizione energetica e ridurre le emissioni entro il 2030: triplicare la capacità rinnovabile nel 2030 è uno dei grandi obiettivi di questo vertice. Si prevede inoltre di raddoppiare l’indice di efficienza energetica, aumentare l’elettrificazione e ridurre entro il 2030 le emissioni di metano e l’uso di combustibili fossili.
2) Per quanto riguarda il finanziamento del clima: mantenere le promesse fatte e gettare le basi per un nuovo accordo globale in questo settore. Il finanziamento è una questione chiave in un anno in cui si discute della riforma del sistema finanziario multilaterale per rispondere meglio alle esigenze dei paesi in via di sviluppo.
3) Porre la natura, le persone, la vita e i mezzi di sussistenza al centro dell’azione per il clima. Alla COP 28 è previsto il lancio del Fondo per le perdite e i danni, approvato in Egitto lo scorso anno e uno dei principali risultati della COP27. Per la prima volta in una COP si terrà una riunione ministeriale sul nesso clima-salute.
4) Mobilitare tutti gli attori per organizzare la COP più inclusiva della storia. Si prevede un'altissima partecipazione dei giovani, così come delegazioni e rappresentanze paritarie delle comunità indigene.
A sette anni dagli Accordi di Parigi e altri sette dal 2030, data in cui la riduzione delle emissioni di gas serra dovrà essere ridotta del 43% rispetto ai livelli del 2019, questa prima diagnosi segna un punto di svolta e un’opportunità per reindirizzare la direzione verso una maggiore ambizione. I risultati aiuteranno i paesi ad aggiornare, rivedendo al rialzo gli obiettivi, i loro impegni climatici, noti come contributi determinati a livello nazionale.