Il saggio diceva: "Non iscriverti su Facebook, è pericoloso per la tua privacy".Tralasciando il primo comando, dovremo analizzare la seconda frase. Facebook, infatti, potrebbe risultare pericoloso, se non vengono usate le giuste precauzioni, per la nostra privacy.
Aldilà di ciò, la piattaforma della Silicon Valley è un ottimo modo per comunicare da paesi lontani, ritrovare amici persi nel corso degli anni vissuti, chattare con un compagno del liceo e, perché no, svagare mentalmente per un po' di tempo.
Mark Zuckemberg, 'faccia' e mascotte di Facebook, genio dell'informatica e della programmazione, dovrebbe essere un più bravo a inventare le password: i suoi account (Instagram, Pinterest, LinkedIn) sono stati violati da un gruppo di hacker.
Guardate la foto:
Notate qualcosa oltre il viso visibilmente gioioso (festeggiava il 500 milionesimo utente attivo di Instagram, altra creaturina di casa Zuckemberg)? Vedete il computer? Analizzate un foglio Word in uso? Bene, ci siete quasi.
Alzate lo sguardo verso la webcam... visto? C'è lo scotch anti hacker in funzione, al fine di evitare sguardi indiscreti! Guardate il microfono. Notato qualcosa? C'è anche lì lo scotch... intonato perfettamente con il colore del PC!Ma cosa sta succedendo al Mark internazionale? Sarà la paternità a renderlo più agitato? Questo non ci è dato saperlo, ma, è visibilmente ansioso che qualcuno possa carpire i suoi dati personali.
Stai calmo, Mark!
E se ha paura colui che ci conosce meglio di noi stessi, cosa dovremmo fare? Coprire la casa con un telo nero e gettare al rogo le apparecchiature tecnologiche?
Ciò non toglie la genialità all'Uomo che, anche se piace o no, ha cambiato la nostra vita, compresa la tua.
Alessio Cozzolino
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