Daniele Raineri. 31 000 seguaci complessivi sui social (più di 23000 su Youtube, 8000 su Facebook).
Ha ottenuto 2.311.375 visualizzazioni dalla data di iscrizione su Youtube: 30 aprile 2010.
Con un totale di 91 video, è uno degli artuber (usando un neologismo nuovo di zecca) più prolifici è apprezzati, tanto da scrivere un libro per i tipi Zanichelli di Bologna con il grande Antonio Serra, riguardante il fumetto.
Raineri è un ragazzo, da quanto si evince dall'intervista sottostante, testardo e determinato, ma carico di una testardaggine 'buona' che lo ha portato, fortunatamente, a realizzare il suo sogno. È talentuoso, cordiale e disponibile.
Quando ti sei avvicinato al disegno, Daniele?
Partendo dall’inizio, posso dirti che non c’è stato un preciso periodo in cui mi sono avvicinato al disegno, tutto è nato spontaneamente, sin da quand’ero un bambino, nel disegnare, ho sempre trovato un piccolo mondo a parte, dove rifugiarmi e sognare, inventando mondi paralleli, nuove storie, provando a trasmettere tutti i casini e le cose belle che ho nella testa. Dato che non sono mai stato una persona altamente sociale, disegnare è stata una difesa dalla società, che mi ha permesso di farmi conoscere per ciò che sono.
Quando è nato il tuo noto canale Youtube?
Il canale di YouTube nacque per gioco, lo è tutt’ora. Iniziò per via del mio vecchio Nokia in bianco e nero che si sfasciò, e fu un bel dramma. Decisi così di comprare un cellularino con la fotocamera, e da lì mi venne il pallino di fare un video, e caricarlo. Anche se postai un video veramente fatto male, notai che più di qualche persona iniziò a commentare, e pian piano postandone altri, son riuscito a creare una piccola cerchia di persone che segue il lavoro. Tutt’ora non lo faccio per lavoro, e nemmeno per grandi scopi di crescita perché non mi reputo uno Youtuber, come quella piccola cerchia di pseudo-star! Certo, sono contentissimo nel vedere che più di ventitremila persone sono iscritte al mio canale, e che spesso le cose sono utili ai ragazzi che cercano qualcosa sul disegno… e quindi continuo a fare video ogni tanto, perché mi piace… Mi diverte registrare dei procedimenti dei disegni, e descriverli in maniera scherzosa, con qualche musichetta rilassante sotto.
Conosci i disegni iperrealistici di Marcello Barenghi?
Mi è capitato di vedere più di qualche volta dei video dell’autore in questione. C’è poco da dire, è un bravissimo disegnatore. Non credo di poter dire altro, anche perché io mi occupo di un genere totalmente differente. L’iperrealismo, è uno stile che affascina molti, ma di mio gusto, preferisco generi più creativi, dove principalmente si esprime la fantasia. Gianni De Conno ad esempio, un famosissimo illustratore italiano che amo alla follia, ha disegnato delle balene che nuotano nel cielo, con la luna, le stelle, in un suo pezzo. Ora, se dovessi paragonare il miglior pacco di patatine disegnato, anche il più realistico del mondo, o la faccia, o un’ architettura, disegnata in maniera perfettissima, sinceramente preferirei di gran lunga le balene sulla luna. Perché personalmente, quelle balene sulla luna riescono a farmi sognare. Quelle cose invece, le reputo semplicemente una perfetta copia della realtà. E a me la realtà, non piace nemmeno più di tanto. Ma questo, è un parere altamente soggettivo, ripeto, Marcello Barenghi, rimane un bravissimo disegnatore.
Quali sono i tuoi pittori e illustratori preferiti?
Questa è una domanda complicata, perché se dovessi elencarti tutti i pittori, o gli illustratori che mi piacciono, non la finiamo più. Comunque parlando di pittura, amo molto artisti come Schiele, Klimt… o di genere differente, pittori impressionisti come Renoir, Monet, ecc. Ma amo moltissimo anche Modigliani e tutta la sua storia. Citando qualche autore dei nostri tempi dei fumetti e dell’illustrazione: sicuramente Sergio Toppi, Hugo Pratt, Moebius, e tanti altri.
Quale consiglio vuoi dare ai ragazzi desiderosi di diventare disegnatori?
Un consiglio che darei ai ragazzi che si appassionano al disegno, è di non smettere mai d’avere passione. Continuate sempre a sognare, non fermatevi mai, e se qualcuno proverà a dirvi che di sogni non si può vivere, mandatelo a quel paese. Questo è un settore dove chi ci vive, lo fa semplicemente perché ha avuto l’immensa pazienza di non cedere mai. Io tutt’ora disegno ore ed ore ogni giorno da anni, sia per passione, ma anche per riuscire ad organizzarmi un futuro, e se non ci riuscirò pazienza, farò il morto di fame sotto i ponti mangiando panini, ma avrò comunque continuato a combattere per i miei sogni. Male che vada disegnerò lo stesso, nessuno me lo impedisce. Per il resto non disegnate vedendo il disegno come un compito, o un esercizio stabilito, ma tutto dev’essere spontaneo, come qualcosa che vi viene da dentro. Abbiate passione sempre, costanza, e la testardaggine più totale di voler raggiungere un obbiettivo. Anche a rischio di dover combattere contro il mondo intero.
Credi nel talento artistico?
Quest’ultima domanda, si lega più o meno all’altra. Personalmente, non ho mai creduto moltissimo nel talento. Credo nell’impegno, nella passione. Sicuramente può esserci una predisposizione maggiore verso alcune cose, che non in altre; ad esempio se io dovessi smontare un lavandino, farei danni di livello apocalittico. Quindi chi si impegna, nel corso degli anni può arrivare a sviluppare un proprio modo di interpretare le cose, a raggiungere il suo “talento”. Poi che siano disegni fantastici, o meno, non è importante. L’importante è riuscire ad arrivare alle persone. Ogni tratto che lasciamo, è un messaggio. Che sia felicità, tristezza, amore. Il disegno è un lavoro, ma anche una passione, a volte una cura.
Alessio Cozzolino