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Rapinati e picchiati: aggressione a due ragazzi gay

Hanno prima rivolto loro insulti omofobi, chiesto di consegnare portafogli e cellulari e poi li hanno aggrediti a calci, pugni e bottigliate. Vittime di questo ennesimo atto vergognoso di natura omofoba, tre giovani milanesi, uno di loro è riuscito fortunatamente a scappare.

La vicenda

Stavano uscendo dalla discoteca Borgo del Tempo Perso, nella periferia sud di Milano quando otto giovani, probabilmente nemmeno ventenni e di nazionalità italiana, hanno iniziato ad insultare i tre giovani con frasi omofobe chiedendo loro di consegnarli portafogli e cellulari. Una delle vittime è riuscita scappare, gli altri due invece, un 19enne e un 21enne sono stati picchiati. Per loro, la rottura del naso e una frattura scomposta alla testa per la quale è stato necessario un intervento chirurgico.

Un attacco omofobo

Come hanno dichiarato i giovani, quella subita è stata un’aggressione omofoba in piena regola. La rapina, secondo la loro testimonianza, solo un pretesto: l’obiettivo della banda era di offenderli e picchiarli. Si è consumato così l’ennesimo atto omofobo, l’ultimo di una lunga catena che non sembra avere fine. Anche questa volta, la ‘colpa’ è quella di essere gay.

Manlio Grossi