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Matteo, 17enne nato sordo che ora parla tre lingueQuesta è la storia di Matteo (il nome è di fantasia), il 17enne che ha compiuto un’autentica trasformazione raggiungendo dei risultati straordinari attraverso il suo impegno e la sua intelligenza.

Nato sordo, oggi Matteo parla fluentemente italiano, inglese e francese grazie a un impianto cocleare che gli è stato applicato all’età di tre anni.

A provarlo, il prestigioso Cambridge First Certificate.

Nato sordo, a 17 anni parla 3 lingue

L’udito era compromesso fin dalla nascita, ma questo non ha impedito a Matteo di raggiungere i suoi obiettivi. Oggi è infatti in grado di parlare fluentemente altre due lingue, oltre all’italiano, sua lingua madre. A provarlo, il prestigioso Cambridge First Certificate, che attesta la sua conoscenza della lingua inglese, che va ad aggiungersi alla già fluente conoscenza della lingua francese.

L’intervento a 3 anni e il recupero dell’udito

Ma come ha fatto? Il 17enne, nato sordo, è diventato perfettamente udente per mezzo di un impianto cocleare che gli è stato applicato con un intervento chirurgico all’Ospedale di Circolo di Varese. Aveva 3 anni quando è stato sottoposto all’operazione: Un intervento un po’ tardivo visto che normalmente l'impianto si mette ai lattanti, ma la famiglia di Matteo abitava in un'altra regione e si è rivolta a Varese quando il bambino aveva già tre anni”, ha spiegato la dottoressa Eliana Cristofari, Responsabile dell’Audiovestibologia, come riportato da ‘La Prealpina’. “Questo però non ha compromesso il suo percorso, che si è svolto senza particolari sostegni e senza una logopedia prolungata. Insomma, a Varese gli è stato messo l'impianto, ma il resto Matteo lo ha fatto grazie alla sua intelligenza, al suo entusiasmo, alla sua curiosità, e al supporto della sua famiglia, che è giustamente molto fiera di lui. I suoi traguardi, di cui siamo orgogliosi, rappresentano un successo anche per noi e per tutti i pazienti che si affidano alla nostra Audiovestibologia”.

Una storia incredibile, ma non isolata

Ma la storia di Matteo, per quanto incredibile, non rappresenta un unicum isolato. Molti altri pazienti, a Varese, si sono sottoposti in tenere età allo stesso intervento, per un totale di duemila impianti che hanno restituito l’udito a quasi mille persone. La tecnologia e la scienza oggi danno la possibilità di superare la sordità e di permettere a chi nasce sordo non solo di sentire”, ha concluso la dottoressa Cristofari, “ma anche di avere tutto quello che l'udito comporta: la possibilità di parlare, anche in lingue straniere, ma soprattutto di vivere una vita piena e completa come quella di chiunque.