
Il pranzo di Pasqua, quel gioioso momento dell'anno in cui si torna a casa, si mangia bene e si ingrassa 2/3 kg. Ma sei veramente pronto alle domande dei parenti?
I pranzi tra parenti sono un momento (anche se a volte si potrebbe pensare che siano un vero e proprio "esperimento") sociale a cui nessuno può sottrarsi. Poco importa se gli zii di Napoli li vedi una volta all'anno, poco importa se i cugini li vedi solo in queste occasioni, se avevi pianificato una vacanza, o se magari dovresti studiare per una sessione d'esame imminente: al pranzo di Pasqua non si sfugge.Essendo quindi in prossimità di Pasqua (che, comunque, a ben vedere è migliore delle festività natalizie dove forse ti saresti sorbito 12 pranzi e 13 cene), è bene che tu ti prepari psicologicamente al piccolo rito familiare. Fai delle sedute di yoga e meditazione per prepararti perché non sarà facile, aspettati di tutto, compreso un buon numero di domande imbarazzanti.
Quando ti laurei?
Un evergreen, sia che ti manchino due esami, sia che te ne manchino 15, prima o poi lo zio di turno, nella quiete del pranzo, ti chiederà a bruciapelo "Ma quando ti laurei?". Solitamente tutti i commensali si zittiscono e cominciano a fissarti in attesa di una risposta (che probabilmente sarà "Presto zio, presto!")Quando ti sposi?
A seguire, l'altro famoso evergreen. Alla nonna non interessa che tu abbia 20 o 29 anni, che tu sia fidanzato o meno, non le interessa neppure che sei ancora studente (e quindi disoccupato), "alla tua età io avevo già tua madre grande!". Ansia.Quando vai a vivere da solo?
Ai parenti non interessa neppure il fatto che tu non abbia un lavoro e che quindi non ti possa mantenere: sei adulto, potenzialmente potresti trovare un lavoro, quindi potenzialmente potresti andare a vivere da solo. Ma non lo fai, per ovvi motivi, e quindi passi per la pecora nera della famiglia.Dove andrai in vacanza quest'estate?
Tipica domanda per tappare i buchi di silenzio, che sarebbero comunque graditi. Sarebbe una domanda piuttosto banale e "simpatica", non fosse che tu sei studente, fino a luglio hai gli esami (e poi li hai anche a settembre, per dire), e 90 su 100 d'estate lavori pure. Se sei gentile potresti rispondere che non sai ancora, se vuoi essere sincero puoi mandare il parente di turno a quel paese (vanificando il training di sopportazione che hai fatto nelle precedenti settimane).Hai sentito del figlio di Tizio?
Lavora in banca, e prende 2000 euro al mese! - Nessuno sa come prendere queste osservazioni, a livello logico dovrebbero essere interpretate come un "Sono felice per quel ragazzo, che dopo tanti sforzi ha un bel posto di lavoro". Tuttavia, nel contesto del pranzo tra parenti, suona quantomeno sinistra, e nella tua mente la traduci con "Brutto sfaticato, la gente alla tua età lavora già!" e sale l'ansia, ovviamente.Cosa fai a Pasquetta?
Parte l'embolo. Come minimo hai già litigato con tutti i tuoi amici perché non riuscite a mettervi d'accordo su come passare la giornata, e non l'avete comunque ancora deciso. Ma la zia ti ha appena ricordato che in brevissimo tempo verrai aggiungo sul gruppo "Pasquetta 2016", che prontamente silenzierai chiedendo un riassunto a fine giornata e imputando la tua assenza al lungo pranzo.Hai sentito che lo zio della moglie del cugino di terzo grado di Giovanna è morto?
Più che una semplice domanda questo è l'inizio di un vero e proprio bollettino di guerra. Accade, in tutte le famiglie, che prima o poi durante un pranzo di una qualsiasi festività si apra il momento "morti, malati, feriti gravi", e si passano in rassegna tutti i parenti e conoscenti deceduti o in fin di vita degli ultimi anni.Ma come? Non mangi un pezzo di colomba che ha fatto la zia Maria?
Già, perché dopo un pranzo degno dei migliori matrimoni, con all'incirca 10 antipasti, 3 varianti di primi e una selezione di carne e selvaggina che farebbe impallidire il tuo macellaio di fiducia... C'è il dolce. I dolci, anzi. E se non li mangi potresti creare un crack diplomatico irreparabile.Ma un bambino quando lo fai?
Questa domanda tendenzialmente viene fatta se almeno hai un fidanzato/una fidanzata (ma non è detto...), e viene ripetuta ogni Natale e ogni Capodanno, solitamente dalla nonna o dalle zie anziane, che probabilmente sperano che facendoti presente a cadenze regolari il fatto che tu non abbia ancora figliato, tu sia colto da sensi di rimorso così forti tali per cui tu proceda nel mettere al mondo un figlio prima della prossima rimpatriata tra parenti.Non dovresti metterti a dieta?
E chiaramente qualcuno ti deve far presente i tuoi kg di troppo, ovviamente mentre stai mangiando una porzione di lasagne da 1200 kcal, che, come da copione, dopo questa frase avranno un sapore amarissimo.