Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Mustafa, Bey di Algeri, intende ripudiare sua moglie Elvira e cerca una giovane donna italiana da sposare, mentre lo schiavo Lindoro sogna di essere liberato dalla fidanzata Isabella.
  • Isabella si ritrova ad Algeri dopo un naufragio e, insieme al suo spasimante Taddeo, viene catturata. Decide di usare l'astuzia per salvarsi e liberare Lindoro.
  • Il Bey di Algeri, innamorato di Isabella, viene ingannato dalla ragazza, che riesce a mantenere Lindoro come suo schiavo e a evitare un matrimonio indesiderato.
  • Isabella orchestra un piano per fuggire, sfruttando l'alcol per rendere i turchi innocui e travestendo gli schiavi italiani; il Bey, ingannato, rimane ignaro fino alla fine.
  • L'opera utilizza elementi musicali orientali con strumenti a percussione e onomatopee per rappresentare l'esotismo e il caos, rendendo la commedia vivace e surreale.

Indice

  1. Atto I
  2. Atto II
  3. I personaggi, i ruoli e le voci
  4. Analisi
  5. Una commedia musicale

Atto I

Nel palazzo del Bey di Algeri, Mustafa, sua moglie Elvira si lamenta con la sua serva, Zulma, perché il marito la trascura. Entra il Bey, accompagnato da Haly, il capo dei corsari, lamentandosi dell'arroganza delle donne. Elvira cerca di parlare con suo marito il quale, però le ordina di tacere perché, non sa più che farsene di lei.
Mustafa decide quindi di ripudiare la moglie e di darla in sposa al suo giovane schiavo italiano, Lindoro.
Invece il Bey, stanco delle sue schiave, intende sposare una giovane donna italiana e concede ad Haly sei giorni per trovargli una donna che faccia al caso suo, pena l'impalamento.
Entra in scena lo schiavo Lindoro, che, in segreto, spera che la sua fidanzata, Isabella, lo venga a liberare. Nel frattempo, arriva Mustafa, che gli annuncia di avergli trovato una donna vicina alla perfezione. Lindoro, avendo capito di trovarsi in una trappola, risponde che sarà molto difficile trovare una donna con tutti i requisiti che vorrebbe, ma il Bey reagisce dicendogli che Elvira è proprio fatta per lui. a quella che sa essere una trappola.

Un vascello si è arenato sulla riva. I corsari si precipitano all'assalto del bottino e scoprono Isabella, una giovane donna italiana di impareggiabile bellezza, che evoca la sua fedeltà al suo amante, Lindoro, e si vanta della superiorità delle donne sugli uomini. Da parte sua, Haly è felicissimo di aver trovato un’italiana per il Bey. Con la ragazza viene catturato anche Taddeo, innamorato di Isabella ma che, per non destare sospetti, si fa passare per lo zio. Per uscire da questa situazione la donna decide di agire di astuzia

Mustafa annuncia a Lindoro che è autorizzato a tornare in Italia, a condizione che si sposi e porti con sé Elvira che lui stesso ha ripudiato. Inoltre, Haly informa il Bey di aver trovato per lui una bellissima ragazza italiana, il che rende Mustafa giubilante. Lindoro viene a prendere Elvira, pronta a lasciare Algeri, ma quest'ultima gli chiede di poter vedere Mustafa per l’ultima volta.
Il coro degli eunuchi canta la gloria di Mustafa e la sua gioia per la bellezza di Isabella. Mustafa si innamora a prima vista della ragazza, già convinta del buon esito dei suoi piani. Arriva sulla scena Taddeo che si infuria vedendo nel sultano un rivale in amore.
Entra, a sua volta, anche Lindoro, accompagnato da Elvira e Zulma, e riconosce Isabella. Quest'ultima apprende da Mustafa che il suo amante sta per lasciare Algeri, insieme ad Elvira. Pertanto, Isabella si rifiuta di sposare un uomo che ha ripudiato sua moglie (una moda barbara) e quindi gli chiede di tenerla. Chiede ed ottiene anche di poter disporre di Lindoro come schiavo. Di fronte a questo andamento dei fatti, tutti i protagonisti esprimono un forte stupore

Atto II

Gli Eunuchi, Elvira, Zulma e Haly prendono in giro il Bey perché si lascia prendere per il naso da Isabella. Entra Mustafà per annunciare di aver invitato Isabella a prendere un caffè, sperando in questa occasione di poterla sedure. Da parte sua, Isabella è disperata per aver constatato l’infedeltà del suo amante, ma quest'ultimo le spiega che stava solo cercando di fuggire per raggiungerla. Perdonato, Lindoro esulta dalla felicità. Intanto Mustafa annuncia a Taddeo di aver deciso di concedergli il titolo di Kaimakan, cioè di tenente. Quest'ultimo è combattuto tra la paura di finire impalato se rifiuta l'onore, e quella fare da terzo incomodo fra la sua innamorata e il Bey.
Isabella, che ha appena saputo che Mustafa la invita a prendere un caffè, invita Elvira e Zulma a nascondersi per osservare le tecniche con cui riesce a imporre la sua volontà al Bey. Elvira potrà così riuscire a riconquistare il marito. Quindi si prepara a mostrare il suo fascino. Da parte sua, Mustafà chiede a Taddeo di andarsene via appena gli darà il segnale starnutendo, per lasciarlo solo con Isabella. Ma quest'ultimo finge di non capire il segnale, facendo così saltare in aria il piano del Bey. Mentre viene portato il caffè, Isabella invita Elvira a unirsi a loro. Mustafa va su tutte le furie, lasciando tutti i protagonisti storditi: tutti i suoi piani sono falliti
Mentre Haly loda la bellezza e lo spirito delle donne italiane, avendo Isabella distribuito molte bottiglie di alcol ai turchi per renderle innocue, Lindoro e Taddeo annunciano a Mustafa che Isabella è follemente innamorata di lui, e che per onorarlo e testimoniargli la propria passione, gli ha conferito il titolo di Pappataci: per dimostrarsi degno di questo nuovo ruolo, il Bey dovrà mangiare, bere, dormire, godersi la vita e le donne. Essendo i turchi resi innocui dal troppo alcool, Isabella traveste tutti gli schiavi italiani in pappataci, e li incoraggia a mostrare coraggio. Taddeo, che pensa che Isabella stia cercando di fuggire con lui, prepara Mustafa per la cerimonia di investitura del titolo Pappataci. Mustafa presta giuramento, poi viene invitato a cena con Taddeo. Mentre Isabella e Lindoro, insieme a tutti gli schiavi italiani, si imbarcano per l'Italia, Taddeo si rende conto di essere stato tradito anche lui. Cerca di allertare Mustafà che, fedele al suo ruolo di Pappataci, continua a mangiare senza preoccuparsi del resto. Taddeo decide finalmente di unirsi ai fuggitivi.
Quando alla fine Elvira, Haly e Zulma gli fanno capire di essere stato ingannato, Mustafa chiama le guardie che, però, non intervengono perché ubriache. Decide quindi di richiamare a sé Elvira, ormai immune dalle astuzie delle donne italiane. La morale conclusiva è questa: una donna con i suoi mezzi può ingannare chiunque, perfino un Bey.

I personaggi, i ruoli e le voci

Isabella - Giovane nobile italiana - Contralto
Lindoro - Giovanotto italiano innamorato di Isabella e schiavo di Mustafà - Tenore
Taddeo - Spasimante di Isabella - Basse
Mustafà - Bey d’Algeri - Basse
Elvira - Moglie de Mustafà - Soprano
Zulma - Schiava, confidente d’Elvira - Mezzo-soprano
Haly - Capitano dei corsari di Algeri - Basse
Signora Mustafà – Personaggio muto aggiunto per necessità della messa in scena.

Analisi

Nell’opera, Rossini gioca mirabilmente con le convenzioni del suo tempo per prendersene gioco e immagina un'eroina femminista ante litteram, seduttrice senza scrupoli e tenera amante: presumibilmente prigioniera di Mustafà, l'intrepida Isabella prende in giro il Bey di Algeri e salva il suo amante Lindoro
Una composizione artistica di ispirazione orientale
L'italiana ad Algeri è una composizione che si ispira alla civiltà orientale. All'inizio del XIX secolo, la mania per le usanze orientali era molto diffusa. Nel campo dell'opera, questa moda “turca” si traduce nella pittura musicale di un Oriente immaginario dove si tratta sempre di liberare una donna europea, ridotta in schiavitù. Queste evocazioni, chiamate "turqueries", erano presenti tanto nei costumi e nelle scenografie quanto negli strumenti e nei libretti. Mozart, nella sua “marcia turca”, stabilisce addirittura i canoni musicali di questa immaginaria musica popolare: un'opposizione tra modi minori e maggiori, rapidi motivi melodici o imitazioni del tamburo. Ne Il ratto dal serraglio, Mozart fissa anche l'uso dell'ottavino, dei timpani, del triangolo, dei cembali e della grancassa come strumenti “turchi”. Quindi per i compositori non si tratta di scrivere una musica autenticamente turca, ma piuttosto di evocare un esotismo immaginario, con mezzi espressivi europei. L'italiana ad Algeri di Rossini si inserisce in questa tradizione "turca" perché dipinge un quadro immaginario di Algeri, attraverso diversi elementi. Dapprima con l'uso di strumenti a percussione che imitano le orchestre dei giannizzeri turchi (come alla fine dell'ouverture), ma anche mettendo in scena il rapimento di un europeo da parte di personaggi orientali.

Una commedia musicale

In questa farsa surrealista, lo spirito buffo domina fin dall'ouverture durante la quale Rossini anticipa il tono all’aspetto burlesco successivo. Affronta i grandi temi a lui cari come la gelosia smascherata o gli amanti messi alla prova. La sfida drammaturgica di questo lavoro è stata quella di tradurre musicalmente la commedia. rafforzando l'assurdità delle situazioni. Ad esempio, nella scena iniziale, evoca il comportamento ridicolo di Mustafà che vuole divorziare dalla moglie per sposarne una più esotica, scrivendo un'aria riccamente ornata e con un ritmo veloce: tante caratteristiche che ne rendono difficile o addirittura impossibile la sua esecuzione per una voce di basso. Nel finale del primo atto, Rossini rappresenta musicalmente la confusione in cui si trovano tutti i personaggi facendo loro cantare dei suoni onomatopeici: Isabella, Zulma ed Elvira cantano "ding, ding", Lindoro e Haly "tac, tac", Taddeo "croa, croa" e Mustafà "bum, bum". Rossini descrive musicalmente come Isabella prende in giro Mustafà (anche nel finale) quando pronuncia "Oh, Che muso, che figura!”». Essa arpeggia un accordo perfetto (cioè canta ogni nota dell'accordo una dopo l'altra in un movimento ascendente poi discendente), rappresentando la risata che cerca di nascondere alla vista del Bey.

Domande da interrogazione

  1. Chi è il personaggio principale femminile de "L'italiana ad Algeri" e quali sono le sue caratteristiche principali?
  2. Il personaggio principale femminile è Isabella, una giovane nobile italiana descritta come una seduttrice senza scrupoli e tenera amante. È un'eroina femminista ante litteram che prende in giro il Bey di Algeri e salva il suo amante Lindoro.

  3. Qual è il tema principale dell'opera "L'italiana ad Algeri" e come viene rappresentato?
  4. Il tema principale dell'opera è la liberazione di una donna europea ridotta in schiavitù, rappresentando una critica alle convenzioni sociali dell'epoca e giocando con l'idea dell'esotismo orientale. Questo tema viene rappresentato attraverso la figura di Isabella, che usa la sua astuzia per ingannare il Bey e liberare sé stessa e gli altri schiavi italiani.

  5. Come viene descritto il Bey di Algeri, Mustafà, nell'opera?
  6. Mustafà, il Bey d'Algeri, viene descritto come un personaggio che vuole divorziare dalla moglie per sposarne una più esotica e che viene facilmente ingannato da Isabella. È rappresentato come un personaggio ridicolo, soprattutto attraverso la musica che sottolinea il suo comportamento assurdo.

  7. Quali elementi musicali caratterizzano "L'italiana ad Algeri" e come contribuiscono all'atmosfera dell'opera?
  8. "L'italiana ad Algeri" si caratterizza per l'uso di strumenti a percussione che imitano le orchestre dei giannizzeri turchi, e per la rappresentazione musicale della confusione dei personaggi attraverso suoni onomatopeici. Questi elementi contribuiscono a creare un'atmosfera di esotismo immaginario e di commedia, sottolineando l'aspetto burlesco dell'opera.

  9. Qual è la morale conclusiva de "L'italiana ad Algeri" e come viene espressa?
  10. La morale conclusiva dell'opera è che una donna con i suoi mezzi può ingannare chiunque, perfino un Bey. Questa morale viene espressa attraverso il successo di Isabella nel prendere in giro Mustafà e nel liberare sé stessa e gli altri schiavi, dimostrando l'ingegno e la forza delle donne.

Domande e risposte