Rossini, Gioacchino – Il Barbiere di Siviglia

Sinossi

Siamo a Siviglia, nel XVIII secolo. L'allegro barbiere Figaro aiuta il conte Almaviva a conquistare Rosina. Ma Rosina, che non è indifferente alle serenate del suo misterioso spasimante, è gelosamente custodita dal vecchio dottor Bartolo, che intende, aiutato dal sinistro Don Basilio, sposare la sua protetta, al più presto.
Cosa si può fare per contrastare i piani del vecchio? Figaro non è a corto di idee. Tuttavia, il primo tentativo fallisce, e il conte Almaviva, travestito da "Lindoro", uno studente squattrinato, lascia la casa di Bartolo senza aver concluso nulla; la seconda fuga quasi riuscirà, e al termine di scambi di biglietti, travestimenti e situazioni assurde sapientemente sistemate, l'amore della bella Rosine e del Conte Almaviva, finalmente riportato alla sua vera identità, trionferà.

Atto 1

Al mattino presto, il conte Almaviva canta una serenata sotto la finestra di Rosina, una protetta del vecchio Bartolo. Poiché sul balcone nulla si muove, Almaviva, alla fine, decide di andarsene.
Ma ecco che arriva Figaro e il conte riconosce in lui il suo ex valletto. Figaro, molto felice della sua sorte, canta la sua gioia di essere a servizio di tutti coloro che sono importanti nella città. Saputo che era al servizio di Bartolo, il conte lo riassume immediatamente.
Nel frattempo, Rosina appare sul balcone e lascia cadere un biglietto, rassicurando il suo tutor che si tratta soltanto di un'aria d'opera alla moda. Il conte ritira il biglietto e Figaro lo esorta a liberare Rosina da Bartolo. Impaziente di organizzare il suo matrimonio, quest'ultimo si mette in contatto con Basilio, insegnante di musica di Rosina.
Nel frattempo, il Conte volendo essere amato per quello che è e non per il suo titolo, canta ancora per Rosina, sotto il nome di Lindoro. Ma Figaro ha escogitato uno stratagemma per tornare a casa di Bartolo: consiglia al conte di travestirsi da soldato e fingersi ubriaco per avvicinarsi a Rosine.
Troviamo Rosina, ancora commossa dalla dichiarazione di Lindoro, che sta scrivendo una lettera al suo innamorato. Nel frattempo, Basilio annuncia a Bartolo l'arrivo in città del conte Almaviva: gli consiglia di non fidarsi troppo. Le consiglia anche di utilizzare la calunnia per allontanare Almaviva da Rosina.
Bartolo, non essendo troppo convinto dello stratagemma dell'amico, preferisce sposarsi il prima possibile.
Figaro, avendo sentito tutto, avverte Rosina e sparisce immediatamente con il biglietto della ragazza tra le mani. Qualcuno bussa alla porta, è un soldato ubriaco (il conte mascherato) con un decreto di requisizione di alloggi; approfittando della disattenzione di Bartolo, l’uomo sussurra a Rosina di essere Lindoro. Purtroppo, Bartolo mostra una disposizione che lo esenta dall'ospitare i soldati in casa sua.
Il conte coglie l'occasione per consegnare un biglietto a Rosina. Nel frattempo, Bartolo avverte la Guardia Civile affinché il conte, ma dopo aver controllato i suoi documenti d'identità, l'ufficiale lo rilascia immediatamente.

Atto 2

Ripensando alla scena precedente con il soldato, Bartolo è ancora incredulo. Ma poi un'altra persona si presenta alla porta: è Don Alonso, che sostituisce Basilio, che nel frattempo si è ammalato. La lezione di musica inizia tra Don Alonso (che altri non è che il Conte) e Rosina che canta l'aria de L'inutile precauzione.
Arriva Figaro per fare la barba a Bartolo. Improvvisamente, arriva Basilio e tutto il piano salta in aria. Il conte Almaviva, molto persuasivo, gli promette una borsa piena di monete, se si presta a fare il malato.
Bartolo accetta di buon grado e lascia, così, che la lezione di musica continui. Contando sulla descrizione di quest'ultimo, i due amanti si incontrano la notte stessa.
Bartolo ha sentito tutto e caccia di casa il finto insegnante di musica e Figaro. Poi, non facendocela più, chiede che un notaio venga a firmare il certificato di matrimonio con Rosina. Per maggiore sicurezza, mostra a Rosina il biglietto che ha rubato a Don Alonso, volendo dimostrarle che Lindoro lavora per il Conte. Rosine è sconvolta. Durante la notte, Figaro e Lindoro entrano nella stanza di Rosina. Rosina lo spinge violentemente via, ma lui rivela la sua vera identità. Si riuniscono finalmente quando Bartolo ritorna accompagnato dalla Guardia Civile che deve arrestare Lindoro. Rivela la sua vera identità, il che scoraggia ulteriormente l'ufficiale. Bartolo, deluso, si consolerà con la dote di Rosina di cui il conte non sa che farne. Alla fine, viene celebrato il matrimonio tra il Conte Almaviva e Rosine.

Personaggi

In Il barbiere di Siviglia, 5 sono i ruoli importanti da conoscere per comprendere appieno la storia:
•Il conte di Almaviva è un signore spagnolo di altissima distinzione. È il pretendente della giovane Rosina. È disposto a tutto pur di sposarla. È molto spericolato e, nel corso della storia, diventa sempre più astuto.
•Bartolo è un medico. È il tutore della giovane Rosina, desidera sposarla il prima possibile. Questo personaggio è molto geloso. Nella commedia, è descritto come un vecchio geloso: un tipico personaggio della commedia.
•Rosine è una giovane donna, di nobile origine. È la protetta di Bartolo, ossia una ragazza minorenne e orfana, posta sotto la sua tutela. Rosina è un personaggio ingenuo. Nel corso della storia, acquisisce fiducia e non esita più ad opporsi al suo tutore per far valere il proprio modo di pensare.
•Figaro è il barbiere di Siviglia e l'affittuario di Bartolo. È molto astuto e intelligente. È colui che sviluppa tutte le strategie messe in atto nell’opera.
•Don Basilio è il maestro di canto di Rosina. È lui che dovrebbe organizzare il matrimonio di Bartolo con la ragazza. La sua assenza permetterà l'incontro tra Rosina e il Conte di Almaviva. È un personaggio molto venale.

Commento

Il Barbiere di Siviglia è l'unica opera di Rossini sopravvissuta all'oblio, in cui il compositore cadde dal 1860 in poi. Beneficia di un libretto di straordinaria precisione e di una partitura frizzante, comica, vivace e, volte, perfino audace, a cominciare dall'ouverture che riassume tutta l'arte di Rossini.
L'aria più nota è sicuramente la cavatina (=aria semplice, di breve durata, eseguita al termine di un recitativo) di Figaro "Largo al factotum", di cui Stendhal parla in questi termini: "Che fuoco! Che tanto spirito nella linea! L'"aria di calunnia", cantata da Basilio, è un altro momento di bravura.
Il punto centrale del primo atto rimane la cavatina di Rosine, "Una voce poco fa". In seguito, i grandi soprani trasformeranno quest'aria in seguito per farla propria e poter primeggiare, prima di ritornare, sotto l'impulso di Claudio Abbado nei primi anni Settanta, ad una lettura della partitura originale.
La genialità de Il barbiere sta nel fatto che non c'è un solo momento di tregua, tutto è legato in un vortice musicale, come l'incredibile finale del primo atto che riunisce tutti i protagonisti. Rossini riesce a tradurre il ritmo e l'allegria dell'opera di Beaumarchais, rendendo Il barbiere di Siviglia uno dei caposaldi più significativi dell'opera-buffa e del bel canto.