Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • L'oboe a tre chiavi del 1722, con marchio "Anciuti", è un esempio raro e di grande valore estetico e storico.
  • È uno dei pochi strumenti a portare il nome "Anciuti", insieme a flauti e un controfagotto, con esemplari presenti in musei prestigiosi.
  • Lo strumento è noto per l'eleganza del design ottagonale e la lavorazione raffinata dell'avorio, attribuita all'abilità di Anciuti.
  • Comprende un corpo di ricambio che permette di modificare l'intonazione, aumentando la sua versatilità musicale.
  • Nonostante l'uso intenso, l'oboe è in condizioni quasi perfette, caratteristica rara per strumenti in avorio.

Oboe a tre chiavi, con corpo di ricambio

Il magnifico oboe, straordinario anche dal punto di vista estetico, porta il marchio “Anciuti” sulla campana e la data “1722” sul pezzo mediano dove è inciso il Leone di San Marco.
Pochi sono gli strumenti conosciuti marchiati con il suo nome: alcuni flauti dolci, un flauto basso, un controfagotto e quattro oboli. Si questi ultimi, due sono di proprietà del museo del Conservatorio di Parigi, uno, già proprietà di Rossini, è esposto al Victoria and Albert Museum di Londra e il quarto è questo del Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco.

Il museo del Castello possiede anche un flauto traverso in avorio con corpi di ricambio, non marchiato, costruito con grande cura e precisione, che viene attribuito ad Anciuti. L’abilità di questo costruttore è indiscussa, notevole soprattutto nella lavorazione dell’avorio.
Lo strumento ha sezione ottagonale con proporzioni e disegno estremamente raffinati ed eleganti. È stato acquistato nel 1997 dal museo, completo di un corpo di ricambio che consente di variare l’intonazione dello strumento per la sua diversa lunghezza rispetto al corpo attualmente montato. Per la sua perfezione e rarità è un pezzo di assoluto valore mondiale. Lo strumento ha avuto una lunga vita musicale, come si può dedurre dall’ingiallimento del canneggio interno e dall’usura in corrispondenza dei fori. Esternamente è stato forse troppo energicamente pulito o addirittura raschiato, il che ha reso poco leggibili i marchi. Le chiavi sono di dubbia originalità: non presentano infatti alcun segno di usura e hanno delle decorazioni incise di gusto rinascimentale. Dai segni presenti nell’avorio attorno alla sede dei perni si può dedurre che queste siano smontate e rimontate più volte e probabilmente sostitutite,
nonostante il suo uso intenso lo strumento è perfetto (presenta solo una piccola stuccatura in una parte non funzionale), senza crepe o cipollature, evidenza molto rara in strumenti di avorio, materiale di difficilissima conservazione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica e artistica dell'oboe a tre chiavi descritto nel testo?
  2. L'oboe a tre chiavi è un pezzo di assoluto valore mondiale per la sua perfezione e rarità, con il marchio "Anciuti" e la data "1722", ed è uno dei pochi strumenti conosciuti con questo marchio.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive dell'oboe a tre chiavi?
  4. Lo strumento ha una sezione ottagonale con proporzioni e disegno raffinati, è stato acquistato con un corpo di ricambio per variare l'intonazione, e presenta segni di usura che indicano una lunga vita musicale.

  5. Quali sono le condizioni attuali dell'oboe e le sue chiavi?
  6. Nonostante l'uso intenso, l'oboe è in perfette condizioni senza crepe, mentre le chiavi sono di dubbia originalità, non mostrano usura e hanno decorazioni rinascimentali, suggerendo che siano state sostituite.

Domande e risposte