Concetti Chiave
- Dal IX secolo, la scrittura musicale iniziò a stabilizzare il repertorio musicale precedentemente tramandato a memoria, evolvendosi dai semplici accenti ai neumi sul pentagramma.
- Guido D'Arezzo fu fondamentale nello sviluppo della notazione musicale moderna, assegnando alle note i nomi che ancora oggi utilizziamo.
- In epoca medievale, la musica era un elemento chiave nelle feste popolari e nei banchetti nobili, con un'ampia varietà di strumenti a corda, fiato e percussione.
- Artisti come menestrelli e giullari narravano storie epiche e d'amore attraverso canti e danze, spesso esibendosi nei castelli e durante i tornei cavallereschi.
- La polifonia si diffuse dalla musica sacra a quella profana, portando alla nascita di generi come la ballata, utilizzata per accompagnare la danza e popolare anche nelle tradizioni inglesi.
Indice
Origini della scrittura musicale
Dal IX secolo iniziò a diffondersi un rudimentale sistema di scrittura musicale per stabilizzare il repertorio che fino ad allora era stato tramandato a memoria.
Inizialmente la scrittura musicale segnava soltanto l'innalzarsi o l'abbassarsi della voce attraverso l'indicazione dell'accento acuto o di quello grave.
In seguito gli accenti furono sostituiti da piccole figure chiamate neumi che successivamente vennero collocati sul pentagramma.
Il monaco benedettino Guido D'Arezzo vissuto tra i 992 e i 1050 perfezionò la scrittura musicale assegnando alle note il nome che possiedono ancora oggi.
Evoluzione della musica medievale
In epoca medievale la musica era utilizzata anche come intrattenimento durante le feste popolari nelle piazze dei villaggi che, durante i banchetti nei castelli dei Signori utilizzavano strumenti a corda come la viella, la ghironda o l’arpa, a fiato come il flauto e a percussione come il tamburo o il triangolo.
Gli artisti girovaghi, menestrelli e giullari cantavano le mitiche avventure dei cavalieri e le struggenti storie d'amore, accompagnati da strumenti a fiato o a corda.
Questi artisti si esibivano nei castelli dei signori durante i tornei di cavalieri o più semplicemente per allietare le loro giornate con canti e danze.
La polifonia si estese dalla musica sacra a quella profana e andò affermandosi un particolare genere musicale: la ballata, nato appositamente per accompagnare la danza.
Ballate e tradizioni popolari
L'eco del successo di certe ballate è giunto fino a noi, in Inghilterra, per esempio durante le feste popolari si era soliti eseguire una ballata dal titolo Ring Around The Rosey che nacque come filastrocca per allontanare un’ epidemia di peste nel 1347.
I danzatori si tenevano per mano in cerchio e ancora oggi i bambini conoscono questa ballata come girotondo.