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Concetti Chiave

  • La musica rinascimentale si distingue per lo sviluppo delle linee polifoniche e la laicizzazione, in contrasto con il precedente dominio ecclesiastico.
  • Il madrigale e la frottola sono le due principali forme musicali del Rinascimento, entrambe caratterizzate dalla polifonia.
  • I madrigali affrontano temi d'amore ispirati dai grandi poeti stilnovisti e contemporanei, mentre le frottole trattano temi popolari influenzati dalle tradizioni locali.
  • L'Italia, con la sua frammentazione politica, ha favorito l'evoluzione musicale rinascimentale, con Venezia come centro principale della musica profana.
  • La scuola romana si è distinta per il canto "a cappella", con Giovanni Luigi da Palestrina che ha cercato di unire i modelli sacro e profano.

Indice

  1. Le caratteristiche della musica rinascimentale
  2. Le due principali forme musicali rinascimentali

Le caratteristiche della musica rinascimentale

Il Rinascimento è un movimento culturale che, insieme all’Umanesimo, ha coinvolto gran parte dell’Europa nei secoli immediatamente successivi al Medioevo, quindi XXVI e parte del XXVII, nel quale si assisterà anche al suo declino.
Tra le più importanti innovazioni culturali che questi due movimenti hanno portato, ricordiamo l’idea dell’uomo come artefice del proprio destino e la riscoperta in chiave filologica dei testi classici.

La musica del periodo rinascimentale è caratterizzata dallo sviluppo delle linee polifoniche e dalla profanizzazione dei brani.

Questo perché, in ottica umanista, la Chiesa perdeva il suo valore di guida dell’uomo, sostituita dallo spirito dell’essere umano artefice del proprio destino.
Proprio per questo, la musica si discosto dall’ambiente ecclesiastico.

Le due principali forme musicali rinascimentali

Si svilupparono principalmente due forme musicali: il madrigale e la frottola.

Entrambi caratterizzati dalla polifonia, che andava dalle 4 alle 6 voci, si distinguevano per i temi trattati: i testi madrigali parlano di amore, prendendo ispirazione dai grandi poeti stilnovisti, come Dante e Petrarca, e da quelli a loro contemporanei, come Boiardo e Ariosto.

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Al contrario, la frottola trattava i temi popolari, subendo tantissimo l’influenza locale.

L’Italia ebbe da questo punto di vista un ruolo primario, in quanto la frammentazione politica della penisola fece sì che i musicisti incontrassero lo stimolante ambiente delle corti.
Il principale centro della musica rinascimentale profana fu Venezia.

La scuola veneziana, nata con Adrian Willaert, vide in massimo splendore grazie ad artisti come Claudio Monteverdi, Luca Marenzio, Carlo Gesualdo di Venosa, Andrea Gabrieli e Giovanni Gabrieli, i quali introdussero strumenti a fiato e ad arco accanto al tradizionale organo.

Accanto a tale stile rimase comunque vivo il modello sacro, soprattutto a Roma, sede del potere centrale della Chiesa.
Caratteristica di tale stile era il cantare “a cappella”, ovvero senza il supporto di strumenti musicali (il termine deriva dal luogo in cui avveniva l’esecuzione dei brani, privo appunto dell’organo).
Il massimo esponente della scuola romana fu Giovanni Luigi da Palestrina, che sviluppò un vero e proprio linguaggio polifonico e cercò di unire i due modelli contrapposti proponendo al Papa una messa in sei parti, conforme all’influenza rinascimentale.

A cura di Carlo Rugiero

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali della musica rinascimentale?
  2. La musica rinascimentale è caratterizzata dallo sviluppo delle linee polifoniche e dalla profanizzazione dei brani, riflettendo l'idea umanista dell'uomo come artefice del proprio destino e il distacco dall'ambiente ecclesiastico.

  3. Quali sono le due principali forme musicali rinascimentali e come si differenziano?
  4. Le due principali forme musicali rinascimentali sono il madrigale e la frottola. Il madrigale tratta temi d'amore ispirati dai poeti stilnovisti, mentre la frottola si concentra su temi popolari influenzati dalla cultura locale.

  5. Qual è stato il ruolo dell'Italia nella musica rinascimentale e quali sono stati i principali centri e artisti?
  6. L'Italia ha avuto un ruolo primario nella musica rinascimentale grazie alla frammentazione politica che ha favorito un ambiente stimolante nelle corti. Venezia è stata il principale centro della musica profana, con artisti come Claudio Monteverdi e Giovanni Gabrieli, mentre Roma ha mantenuto vivo il modello sacro con esponenti come Giovanni Luigi da Palestrina.

Domande e risposte