Musica nel Classicismo

Musica nel Classicismo

Il periodo che va dalla metà del Settecento ai primi dell'Ottocento viene chiamato "Classicismo". In ambito artistico e musicale ci si ispira uno spirito classicista, e cioè vengono seguiti criteri e armonia e simmetria, modello anche nell'arte antica. Le composizioni che risalgono a questo periodo sono molto equilibrate e armoniche, e devono riuscire a commuovere il pubblico. Per questo motivo i compositori impiegano suoni dolci e tonalità allegre.

La musica deve essere semplice e piacere sin da subito.
Con l'esigenza di melodie più semplici vengono abbandonate le forme musicali complesse come la fuga.
L'armonia nei brani è molto semplice, talvolta ripetitiva, ma qualche compositore utilizza delle dissonanze che sembrano essere in contrasto.
In questo periodo nascono le prime case editrici di musica, si stampano i primi giornali musicali. Il compositore diventa un professionista libero, non più dipendente da un ricco signore.
L'esigenza di melodie semplici influenza l'opera seria, che è diventata uno spettacolo troppo complesso nel Settecento. Grazie al tedesco Gluck una semplificazione viene applicata in Orfeo ed Euridice, la quale farà da modello per le opere successive. L'opera buffa conosce un periodo di grande splendore con Mozart. Nello stesso periodo nasce la sinfonia, termine con cui si intendeva, nel Seicento, un brano strumentale che doveva introdurre il melodramma. Col passare del tempo diventa una composizione a sé divisa in quattro movimenti. Non abbiamo una gerarchia degli strumenti, ma gli strumenti coinvolti si trovano in un equilibrio collettivo.
Il concerto solista continua a essere molto praticato anche grazie alla diffusione del pianoforte. in questo periodo si sviluppa anche la musica da camera, così definita in quanto nasce per essere eseguita in contesti privati.