Concetti Chiave
- Nel 1580 a Firenze, la Camerata de Bardi cercò di rivitalizzare la musica dell'antica Grecia, enfatizzando le emozioni tramite la recitazione intonata.
- Vincenzo Galilei, padre di Galileo, contribuì con il "Dialogo della musica antica e moderna", promuovendo una musica monodica con basso continuo.
- Roma inizialmente seguì lo stile fiorentino, concentrandosi su temi pastorali, ma presto esplorò soggetti mitologici e storici.
- Nel 1637, l'opera "Andromeda" di Francesco Manelli segnò un punto di svolta, essendo la prima rappresentazione in un teatro aperto a un pubblico pagante.
- Nella seconda metà del XVII secolo, l'opera italiana si diffuse in Europa, con Napoli che divenne un centro di riferimento per lo stile compositivo.
Indice
La nascita della Camerata de Bardi
A partire dal 1580 a Firenze presso la casa del nobile Giovanni Bardi incominciò a riunirsi un gruppo di uomini di cultura che desideravano ridare vita alla musica dell’’antica Grecia. Vincenzo Galilei, il padre di Galileo Galilei, scrisse in proposito il "Dialogo della musica antica e moderna". Gli uomini della cosiddetta "Camerata de Bardi" volevano realizzare il recitar contando: una sorta di recitazione intonata con la musica che dava un maggiore risalto alle emozioni espresse attraverso le parole. La musica doveva pertanto essere monodica e l’accompagnamento era realizzato attraverso il basso continuo.
L'influenza della scuola fiorentina
Nacquero così alcuni drammi di argomento essenzialmente pastorale. A Roma inizialmente l’opera in musica subì l’influenza della scuola fiorentina, soprattutto nella scelta di argomenti a sfondo pastorale; ben presto però si musicarono anche soggetti di argomento mitologico o storico. Nel 1637 a Venezia presso il teatro San Cassiano venne rappresentata l’opera Andromeda del romano Francesco Manelli. L’avvenimento non esprimeva nulla di particolare nei contenuti artistici, ma fu un evento di portata storica: per la prima volta, infatti, un teatro veniva aperto a un pubblico pagante.
L'opera italiana conquista l'Europa
Nella seconda metà del XVII secolo l’opera italiana si andò affermando in tutta Europa. Tra le città che fecero scuola è da ricordare Napoli: lo stile compositivo dei suoi musicisti fu quello che maggiormente si affermò all’estero.