Concetti Chiave
- Il rap è un genere musicale nato negli Stati Uniti alla fine degli anni '60 e fa parte del movimento culturale hip-hop.
- Consiste nel parlare seguendo un ritmo, utilizzando rime, assonanze, consonanze e allitterazioni.
- Il rapper esegue la parte vocale su un beat prodotto dal dj, spesso creato campionando percussioni da brani funk o soul.
- Il termine rap deriva dall'acronimo "rhythm and poetry" e ha radici nella tradizione orale dei Griot dell'Africa occidentale.
- Originariamente nato come strumento di protesta, oggi i temi del rap variano a seconda dei sottogeneri.
Il rap
Il rap è un genere musicale nato negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’60, è oggi la tecnica di musica più popolare e distintiva al mondo.
Fa parte di un movimento culturale chiamato hip-hop e consiste nel parlare seguendo un certo ritmo, ovvero in una sequenza di versi molto ritmati basate su tecniche come rime baciate, assonanze o consonanze ed allitterazioni.
Questa tecnica vocale è eseguita da un mc, il rapper, e lo fa su una successione di note chiamate beat seguendo un certo ritmo che viene prodotto alla console dal dj.
Questo beat è spesso creato usando un campionamento percussioni di un’altra canzone, la maggior parte delle volte funk o soul.

Il termine rap deriva dall’acronimo inglese rhythm and poetry e questo termine è stato inventato dal cantante di colore Joe Tex, e comparso nella lingua inglese all’inizio del ventesimo secolo con il significato di conversazione o discussione informale.
Le radici del rap si possono ritrovare nella musica dell’africa occidentale, dei cantastorie chiamati Griot.
I Griot erano dei cantastorie che trasmettevano le tradizioni oralmente raccontando storie di eventi familiari e del villaggio, in forma di musica, poesie o storie cantate, suonando un semplice strumento fatto a mano.
Il rap è nato come strumento di protesta e le tematiche dei testi di oggi variano a seconda dei diversi sottogeneri del rap.