eddie guerrero
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Concetti Chiave

  • Henry Purcell, accanto a Benjamin Britten, è considerato uno dei maggiori compositori inglesi, e la sua vita inizia come corista nella cappella reale dell'abbazia di Westminster.
  • Purcell, nominato compositore per l'orchestra d'archi reale a 18 anni, è noto per le sue Odi cerimoniali, che hanno elevato il genere a una forma d'arte sofisticata e rispettata.
  • Oltre alla musica cerimoniale, Purcell compone musica sacra per la cappella reale, creando anthems che combinano elementi strumentali e vocali con un profondo sentimento religioso.
  • Purcell si dedica al teatro negli ultimi anni della sua vita, creando dialoghi musicali innovativi e opere come King Arthur e The Fairy Queen, che evidenziano la sua vivacità creativa.
  • Dido and Aeneas, composta nel 1689, è considerata la più bella opera di un compositore inglese, celebre per la sua melodia espressiva e la vivida caratterizzazione dei personaggi.
In questo appunto si descrivono vita ed opere di Henry Purcell che è considerato, accanto a Benjamin Britten, il maggior compositore inglese. Le notizie sulla nascita e sui primi anni di vita di Henry Purcell (1659, Londra - 1695, Londra) sono scarse e confuse.

Indice

  1. Biografia di Purcell
  2. Altro sulle opere e attività musicale

Biografia di Purcell

Presumibilmente figlio di un musicista, da fanciullo è quasi certamente corista della cappella reale nell’abbazia di Westminster.
Nel 1677, a soli 18 anni, è nominato compositore per l’orchestra d’archi reale e scrive un’Elegy for the death of Mr. Matthew Locke, suo amico e predecessore nell’incarico. Questa carica (sostanzialmente è quella di compositore di corte) lo obbliga a scrivere musica per tutte le cerimonie reali. Purcell, Henry articoloHenry Purcell nasce così una serie impressionante di Odi per le più svariate circostanze: per l’incoronazione del nuovo sovrano (Giacomo III, 1689), per i compleanni della regina, per il ritorno del re da un viaggio, ecc. La cerimoniale ode diventa nelle mani di Purcell un genere sempre più sapientemente elaborato, con introduzioni orchestrali, arie, duetti e cori, che vanno ben al di là della semplice musica di circostanza per raggiungere una dignità artistica notevolissima. Meritano in particolare di essere ricordate le ultime Odi per i compleanni della regina Mary, e l’Ode per il giorno di Santa Cecilia (la patrona della musica) del 1692, Hail, bright Cecilia!, con il suo tono giubilante sostenuto da uno straordinario virtuosismo vocale e strumentale.

Altro sulle opere e attività musicale

Accanto alla musica da cerimonia, l’attività di Henry Purcell si rivolge alla musica sacra e a quella per il teatro. La composizione di musica per la liturgia rientra fra i suoi compiti istituzionali e per le funzioni religiose della cappella reale scrive decine di anthems (gli inni tipici della liturgia anglicana), utilizzando anche in questo caso molte delle forme strumentali e vocali delle odi o della musica teatrale. Il risultato sono opere sacre in cui il sentimento religioso è sempre espresso in modo particolarmente vivo e umano.
L’altro grande amore di Henry Purcell è il teatro, anche se ad esso riesce a dedicarsi solamente negli ultimi anni di vita. Il teatro inglese ha una solida tradizione di commedie recitate con intermezzi musicali e non si piega all’introduzione della nuova forma italiana dell’opera interamente cantata. Henry Purcell, però, non si limita a scrivere solo i classici intermezzi (utilizzati generalmente per intrattenere gli spettatori durante i cambi di scena) e le canzoni che tradizionalmente inframmezzano l’azione, ma anche ampi brani di dialogo musicale che raggiungono i risultati più vivaci in King Arthur del 1961 (con la famosa scena del freddo “dipinto” musicalmente da un agghiacciante vibrato degli archi) e nella The Fairy Queen (1692), vivacissima rielaborazione del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.

Purcell, Henry articolo

Non solo. Per una rappresentazione privata, scrive Dido and Aeneas (1689), un’opera completamente cantata, destinata a restare per molto tempo (e, secondo numerosi critici, fino ad oggi) la più bella opera scritta da un compositore inglese. Grazie all’uso di una melodia appassionata ed espressiva (di chiara derivazione popolare) che si intreccia con canzoni, cori e danze, Purcell riesce a caratterizzare vivamente, nonostante la brevità dell’opera, il dolore e la tragedia della protagonista.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Henry Purcell alla musica cerimoniale?
  2. Henry Purcell ha trasformato le odi cerimoniali in opere artisticamente elevate, con introduzioni orchestrali, arie, duetti e cori, come dimostrato nelle sue Odi per i compleanni della regina Mary e l'Ode per il giorno di Santa Cecilia.

  3. In che modo Purcell ha influenzato la musica sacra?
  4. Purcell ha scritto decine di anthems per la liturgia anglicana, integrando forme strumentali e vocali delle odi e della musica teatrale, esprimendo il sentimento religioso in modo vivo e umano.

  5. Qual è il ruolo di Purcell nel teatro musicale inglese?
  6. Purcell ha innovato il teatro musicale inglese scrivendo non solo intermezzi e canzoni, ma anche dialoghi musicali vivaci, come in King Arthur e The Fairy Queen, contribuendo a una tradizione teatrale solida.

  7. Qual è l'opera più celebre di Purcell e perché è significativa?
  8. L'opera più celebre di Purcell è Dido and Aeneas, considerata la più bella opera inglese per la sua melodia appassionata ed espressiva che caratterizza vividamente il dolore e la tragedia della protagonista.

  9. Quali sono le caratteristiche distintive delle opere di Purcell?
  10. Le opere di Purcell si distinguono per il virtuosismo vocale e strumentale, l'integrazione di elementi popolari e la capacità di esprimere emozioni profonde, sia nella musica cerimoniale che in quella teatrale e sacra.

Domande e risposte