Karmabelle
Sapiens
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Concetti Chiave

  • La dodecafonia, o musica seriale, utilizza dodici suoni con uguale valore, senza gerarchie tra le note, a differenza della scala tonale.
  • È simbolicamente collegata alla perdita di dignità, paragonata alla tragedia dell'olocausto ebraico.
  • La prima composizione dodecafonica fu il n.5 dell'op. 23 di Schoenberg, un breve brano per pianoforte.
  • Schoenberg, pur avendo creato la tecnica, non la seguì rigidamente in tutte le sue opere e si allontanò da essa nei lavori successivi.
  • Alban Berg e Anton Webern, allievi di Schönberg, svilupparono interpretazioni personali del metodo: Berg lo usava liberamente, mentre Webern seguiva una struttura più rigida.
La dodecafonia è detta anche musica seriale ed è un modo di scrivere con dodici suoni invece che con sette, i quali hanno tutti lo stesso valore e non c’è nessuna gerarchia fra le note, come invece nella scala tonale.
Questa particolare caratteristica è da collegare allo sterminio degli ebrei, infatti nella musica si toglie la dignità delle note, nei lager delle persone. La prima composizione basata sul metodo dodecafonico fu il n.5 dell'op.
23 di Schoenberg, un breve brano per pianoforte solo.
In seguito Schoenberg scrisse molte composizioni dodecafoniche, ma in genere la sua tecnica seriale non era troppo rigida, e negli ultimi lavori egli si allontanò ulteriormente dal metodo. Tra gli esponenti di rilievo della dodecafonia vanno citati i due allievi di Schönberg, Alban Berg e Anton Webern, l'uno con una sua visione personale del metodo dodecafonico (del quale si serviva liberamente, come d'altronde il suo maestro), l'altro con una propensione all'utilizzo ferreo della tecnica seriale.

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