Concetti Chiave
- Orfeo, figlio di Apollo, è legato a una corrente mistico-religiosa chiamata orfismo, che promette una vita perfetta dopo la morte.
- Il mito di Orfeo include una discesa agli Inferi per salvare la moglie Euridice, simboleggiando il viaggio dell'anima verso una vita spiritualmente superiore.
- Due versioni del mito raccontano esiti diversi: il ritorno felice di Orfeo ed Euridice o la perdita definitiva di Euridice per aver infranto il divieto di guardarla.
- Orfeo è considerato l'iniziatore della poesia lirica, caratterizzata dall'espressione soggettiva dei sentimenti con l'accompagnamento della lira.
- La figura di Orfeo unisce elementi religiosi e poetici, riflettendo la radice magica e mistica attribuita alla poesia dagli antichi.
Origini e Significato di Orfeo
Orfeo è figlio di Apollo, dio dei vaticini e delle arti; dalle complesse caratteristiche del padre deriva il duplice significato che gli è connesso.
Al suo nome si richiama un’importante corrente mistico-religiosa, l’orfismo appunto, che promette ai suoi fedeli una vita perfetta dopo la morte; non ne sappiamo molto poiché i fedeli erano tenuti al segreto (si parla infatti di “misteri orfici”).
L’aspetto religioso è ribadito anche da un mito di catabasi (ovvero discesa agli inferi, dal greco “katábasis”, “discesa”) che narra del viaggio di Orfeo agli Inferi per ottenere dal dio che li governa la liberazione dalla morte dell’amatissima moglie Euridice.Il Mito di Orfeo ed Euridice
Resta incerto come vada a finire: una versione della storia vede marito e moglie tornati alla vita e alla felicità, mentre un’altra racconta di Orfeo che perde nuovamente la sposa perché, vinto dall’ansia, si è girato a guardarla durante la risalita verso la superficie. Il dio dell’oltretomba gli aveva esplicitamente vietato di farlo, poiché non è consentito all’uomo di spingere il suo sguardo nel mistero della salvezza. Infatti, dal punto di vista della religione dei misteri, il mito va interpretato come un’allegoria: Euridice è strappata agli Inferi come l’anima immortale è liberata dalla prigione del corpo: dopo la morte compie un “viaggio di salvezza” verso una vita più spiritualmente nobile nell’Oltremondo.
Orfeo e la Poesia Lirica
Orfeo è però soprattutto l’iniziatore della poesia lirica (cioè recitata e cantata con l’accompagnamento del suono della lira). La lirica è un genere poetico che esprime in modo soggettivo i sentimenti dell’autore, e in questo si oppone all’epica, racconto di un mondo eroico lontano. I testi antichi ci parlano della forza poetica di Orfeo come miracolo: il suo canto ha una virtù sovrumana, che placa il mare in tempesta, anima e rende sensibili i sassi, ammansisce le belve, accorda alla musica il gorgheggio degli uccelli.
L’intrecciarsi nella figura di Orfeo di elementi religiosi – in particolare relativi alla vita dell’oltretomba – e di doti poetiche allude alla radice magica e mistica della poesia. Questa per gli antichi era una connessione usuale: anche le parole sacre dei vaticini erano espresse in versi e in musica, il sacerdote era anch’egli un poeta.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'orfismo associato a Orfeo?
- Come viene interpretato il mito di Orfeo ed Euridice dal punto di vista religioso?
- Qual è il contributo di Orfeo alla poesia lirica?
L'orfismo è una corrente mistico-religiosa che promette ai suoi fedeli una vita perfetta dopo la morte, legata al mito di Orfeo e ai "misteri orfici", che richiedevano segretezza.
Il mito è visto come un'allegoria in cui Euridice rappresenta l'anima immortale liberata dalla prigione del corpo, compiendo un "viaggio di salvezza" verso una vita più nobile nell'Oltremondo.
Orfeo è considerato l'iniziatore della poesia lirica, caratterizzata dall'espressione soggettiva dei sentimenti e accompagnata dalla lira, con un canto di virtù sovrumana che incanta la natura e gli esseri viventi.