Concetti Chiave
- Il mito della fontana di Dirce spiega l'origine del nome della fontana, legato alla figura mitologica di Dirce.
- Anfione e Zetto, figli di Antiope, furono abbandonati sul monte Citerone e cresciuti da un pastore.
- Antiope, imprigionata dalla zia Dirce, si liberò e trovò i suoi figli che riconobbero la vera madre.
- Dirce, che si spacciava per la madre dei ragazzi, fu uccisa dai fratelli e gettata nella fontana.
- Nel mito della mela d'oro, la dea della Discordia scatenò eventi che portarono alla guerra di Troia.
Il mito della fontana di Dirce
Questo mito è un mito eziologico, ossia che spiega perché la cosa presa in questione, in questa caso la fontana di Dirce si chiama così. Sul monte Citerone vennero abbandonati deu fratelli: Anfione e Zetto, figli di Antiope, che vengono raccolti da un pastore. Nel frattempo la loro madre era stata catturata dalla zia Dirce e rinchiusa incatenata in una prigione.
Un giorno però, senza motivazione precisa, le catene si sciolsero e Antiope riuscì a liberarsi. Lei trova i suoi figli che erano in compagnia di Dirce, che si spacciava per la loro madre. Dirce ordina quindi ai due ragazzini di uccidere Antiope, loro però si accorgono che Antiope era la loro vera madre e uccidono quindi Dirce. Lei venne gettata nella fontana da cui appunto il nome: fontana di Dirce.La vendetta di Iris e la guerra di Troia
Si narra che la dea della Discordia, Iris, non era stata invitata da Peleo e Teti, genitori di Achille, al loro matrimonio, si dice allora che lei per vendicarsi aveva dato una mela d’oro che doveva dare alla dea che reputava migliore. Allora lui scelse Afrodite, dea dell’amore che le diede in premio la donna più bella dell’epoca, Elena. Lei però era moglie di Menelao, re di Sparta, da qui nacque quindi la guerra di Troia che fu vinta dai Greci, anche se entrambe le parti si potevano dire sconfitte. Si può dire quindi, secondo questo mito, che la guerra di Troia è stata una vendetta di Iris.