Concetti Chiave
- La civiltà cretese, nota anche come minoica, si sviluppa sull'isola di Creta nel Mar Mediterraneo, con il leggendario re Minosse al potere intorno al 1600 a.C.
- I palazzi minoici, come quello di Cnosso, sono famosi per essere complesse cittadelle reali che combinano potere civile e religioso.
- L'arte cretese è caratterizzata da dipinti murali ricchi di colori e dettagli realistici, raffiguranti scene naturalistiche e festose, spesso legate alla leggenda del Minotauro.
- La leggenda del Minotauro e il tributo umano imposto ad Atene simboleggiano il potere di sottomissione di Creta sulle città greche rivali.
- L'unione delle civiltà cretese e micenea, attraverso conflitti e scambi culturali, getta le basi per la nascita della Grecia classica.
Indice
La nascita della civiltà cretese
La civiltà cretese si sviluppa sull’isola di Creta nel Mar Mediterraneo, a sud del Peloponneso. Questa civiltà viene detta anche minoica perché tutta l’isola è avvolta da favolose leggende sul re Minosse che, intorno al 1600 a.C., governa Creta.
I palazzi e l'arte minoica
Dal punto di vista archeologico, l’isola è famosa per i suoi palazzi, tra cui molto visitati sono i resti del palazzo di Cnosso.
In realtà si trattava di vere e proprie cittadelle reali con gli edifici del potere civile e religioso e per questo si parla di città-palazzo.
Stupefacenti per la ricchezza cromatica e per il disegno realistico, restano i dipinti che decoravano le pareti del palazzo con tematiche naturalistiche ma anche ricreavano ambienti festosi con danzatrici e giochi agonistici come la taurocatapsia, cioè il gioco del salto del toro. Anche il toro fa parte della leggenda del labirinto del Minotauro.
La leggenda del Minotauro
La leggenda racconta di come il re Minosse, disobbedendo a Zeus, risparmia un meraviglioso toro bianco dall’altare sacrificale. Il gesto di pietà oppure di bramosia gli si ritorce contro e per volere divino la giovane moglie del re, invaghitasi del toro, si congiunge a lui e dalla loro unione nasce il Minotauro: una poderosa creatura, metà uomo e metà toro.
L’increscioso frutto del tradimento è prontamente rinchiuso in un labirinto da cui è impossibile uscire perché costruito dall’abile architetto Dedalo che ne fugge solo volando via. Ma questa è un’altra storia…
Il sacrificio e il potere di Creta
Il minotauro, crescendo, diventa sempre più famelico e il suo cibo preferito è la carne umana così il patrigno Minosse fa venire ogni anno da Atene sette fanciulle e sette ragazzi da sacrificare al mostro. Se leggiamo oltre la leggenda, possiamo capire come l’ingente obolo che Atene è costretta ad inviare sono in realtà le tasse che Creta impone alle città greche rivali e ci rivela tutto il suo potere di sottomissione.
L'eroe Teseo e Arianna
Tuttavia, la leggenda non finisce qui perché arriva un eroe, Teseo, figlio di Egeo re di Atene che veleggia verso Creta per sconfiggere il Minotauro e spezzare il giogo mortale. Entrare nel labirinto, uccidere il mostro e riuscirne incolume però non è un’impresa facile.
In aiuto dell’eroe arriva una giovane fanciulla, molto intelligente oltre che bella, Arianna che consegna a Teseo il capo di un gomitolo di lana da svolgere mentre si inoltra nel labirinto così, per uscirne gli sarebbe bastato riavvolgerlo per percorrere la strada a ritroso e trovare l’uscita. L’ingegnoso piano di Arianna funziona perfettamente: Teseo uccide il mostro e seduce la fanciulla con la promessa di sposarla.
Il destino di Teseo e Creta
Però Teseo in patria ha già una moglie da cui tornare e così abbandona Arianna sull’isola di Nasso (da qui l’espressione abbandonare in Nasso). Il pianto disperato della ragazza dal cuore spezzato giunge al dio Dioniso che la conforta e ne fa la sua sposa.
Ma il dio, per vendicare l’amata, invia una tempesta all’imbarcazione di Teseo sulle coste di Atene e ne squarcia le vele. Il principe acheo è costretto a issare le vele nere, quelle del lutto. Scorgendole dalla torre del palazzo, il padre Egeo, credendo nella morte del figlio ad opera del Minotauro, si getta nel mare che da quel momento porterà il suo nome.
Dunque, la leggenda ripercorre la storia dell’ascesa e della decadenza di Creta che sarà sopraffatta dagli Achei di cui Teseo è il capostipite. Gli Achei sono chiamati anche Micenei e queste due civiltà, cretese e micenea, scontrandosi si amalgamano dando vita alle basi per la nascita della Grecia classica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine della civiltà cretese?
- Cosa caratterizza i palazzi minoici?
- Qual è la leggenda del Minotauro?
- Chi è Teseo e quale impresa compie?
- Qual è il destino finale di Teseo e Arianna?
La civiltà cretese si sviluppa sull'isola di Creta nel Mar Mediterraneo, ed è conosciuta anche come civiltà minoica, legata alle leggende del re Minosse.
I palazzi minoici, come quello di Cnosso, erano cittadelle reali con edifici civili e religiosi, noti per i loro dipinti ricchi di colori e temi naturalistici.
La leggenda narra che il Minotauro, una creatura metà uomo e metà toro, nacque dall'unione della moglie di Minosse con un toro, e fu rinchiuso in un labirinto costruito da Dedalo.
Teseo è un eroe ateniese che si reca a Creta per uccidere il Minotauro e liberare Atene dal tributo di giovani da sacrificare al mostro, riuscendo nell'impresa grazie all'aiuto di Arianna.
Teseo abbandona Arianna sull'isola di Nasso, dove viene consolata e sposata dal dio Dioniso. Teseo, creduto morto dal padre Egeo, causa involontariamente la sua morte, segnando l'inizio della decadenza di Creta.