Concetti Chiave
- Adrasto, re di Argo, offrì rifugio a Polinice esiliato da Tebe e lo aiutò nell'impresa di riconquistare il trono.
- L'impresa dei "Sette di Tebe" coinvolse sette eroi, tra cui Adrasto e Polinice, per affrontare il regime di Eteocle a Tebe.
- Anfiarao, indovino riluttante a partecipare, fu costretto dalla moglie sotto l'influenza di una collana magica donata da Polinice.
- L'impresa iniziò male a Nemea, dove Ofelte fu ucciso da un serpente, dando origine ai Giochi Nemei in suo onore.
- Sotto le mura di Tebe, ogni eroe assediò una delle sette porte della città, ma l'assedio si concluse senza successo.
Indice
Il Conflitto tra Eteocle e Polinice
Mitico re di Argo, dette rifugio a Polinice scacciato dalla propria patria. Dopo la fuga di Edipo da Tebe, i figli che egli aveva generato con sua madre Giocasta, Eteocle e Polinice, stabilirono di regnare sul dominio avito a turno, un anno per uno; ma alla line del primo anno di regno, Eteocle non aveva voluto cedere il trono al fratello e lo aveva esiliato.
L'Impresa dei Sette di Tebe
Ad Argo, Polinice, dopo avere sposata Argia, la figlia di Adrasto, convinse il re ad aiutarlo nella riconquista del trono di Tebe. Ebbe in tal modo origine l’impresa detta dei «Sette di Tebe», dal numero dei partecipanti.
La Profezia di Anflarao e la Collana Magica
Oltre a Polinice e a Adrasto, vi figurava Anflarao, poeta e indovino della stirpe di Melampo che, avendo previsto l’esito fatale dell’impresa, non avrebbe voluto prendervi parte: fu costretto a farlo dalla moglie Enflle, sorella di Adrasto, che fu invogliata alla causa di Polinice dal dono di cui egli le fece omaggio: la splendida collana magica che Afrodite aveva a sua volta donato ad Armonia (ava di Polinice ed Eteocle), in occasione delle sue nozze con Cadmo. Oltre a Tideo, marito dell’altra figlia di Adrasto, Deilìle prendeva parte alla spedizione animato dalle stesse intenzioni di Polinice: era stato infatti anch’egli cacciato dal proprio regno di Calidone dopo aver ucciso il fratello Melanippo e contava di riconquistarlo dopo l’impresa di Tebe. Anche Capaneo, Ippomedonte (nipote di Adrasto) e Partenopeo, valorosi capi argivi, aderirono prontamente all'appello di Adrasto.
La Tragedia di Nemea e i Giochi Nemei
La prima tappa della spedizione, Nemea, rivelò subito le nefaste sorti dell’impresa. Vi regnava Licurgo, il cui figlioletto Ofelte, stando alla profezia, non avrebbe mai dovuto toccare il suolo con i piedi finché non fosse stato in grado di camminare; ma Ipsipile, la nutrice che si curava del bambino, lo appoggiò in terra distrattamente per guidare i sette guerrieri assetati a una fonte, e Ofelte fu subito ucciso da un serpente. Gli eroi si distinsero in ognuna delle sette gare previste dai Giochi Nemei, appositamente istituiti in onore del piccolo Ofelte, il cui nome, su proposta del guardingo Anfìarao, fu mutato in quello di Archemoro («colui che guida alla morte»).
L'Assedio di Tebe
Giunti sotto le mura di Tebe, dopo un fallito tentativo di conciliazione con Eteocle, essi assediarono la città: ciascuno di loro si dispose davanti a una delle sette porte che si aprivano nella cinta muraria.
Domande da interrogazione
- Qual è la causa principale del conflitto tra Eteocle e Polinice?
- Chi sono i partecipanti principali all'impresa dei Sette di Tebe?
- Qual è il ruolo della collana magica nella profezia di Anflarao?
- Cosa accade durante la tragedia di Nemea e quali sono le sue conseguenze?
Il conflitto tra Eteocle e Polinice nasce dal mancato rispetto dell'accordo di regnare a turno su Tebe, con Eteocle che rifiuta di cedere il trono al fratello dopo il primo anno di regno.
I partecipanti principali includono Polinice, Adrasto, Anflarao, Tideo, Capaneo, Ippomedonte e Partenopeo, tutti uniti nel tentativo di riconquistare il trono di Tebe.
La collana magica, donata da Polinice a Enflle, convince Anflarao a partecipare all'impresa nonostante la sua previsione di un esito fatale, poiché Enflle è persuasa a sostenere la causa di Polinice.
Durante la tragedia di Nemea, il figlio di Licurgo, Ofelte, viene ucciso da un serpente, portando all'istituzione dei Giochi Nemei in suo onore, e il suo nome viene cambiato in Archemoro, simbolizzando il presagio di morte.