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Concetti Chiave

  • Il litigio tra Achille e Agamennone è un episodio centrale nell'Iliade, scatenato dalla richiesta di Agamennone di avere la schiava di Achille in cambio di Criseide per placare Apollo.
  • Apollo punisce l'esercito greco con una pestilenza a causa dell'offesa di Agamennone al sacerdote Crise, dimostrando la potenza e la vendicatività del dio.
  • Agamennone è descritto come arrogante e noncurante del potere divino, mentre Apollo è rappresentato come un dio temibile e complesso, capace di infliggere malattie e morte.
  • Apollo, nel contesto religioso greco, è un dio onnisciente e protettore delle arti, ma anche un severo vendicatore degli errori umani.
  • La supplica di Crise ad Apollo è il più antico esempio di preghiera nella tradizione letteraria greca, seguendo uno schema rituale che include invocazione, meriti e richiesta.

Indice

  1. L'origine del conflitto
  2. La causa dell'ira di Apollo
  3. Il potere di Apollo
  4. Apollo nell'Iliade
  5. La supplica di Crise

L'origine del conflitto

L'origine del litigio che c’è stato tra le due figure, ovvero tra quella di Achille e tra quella di Agamennone è sicuramente un episodio davvero molto rilevante.

Il brano costituisce un flashback che espone la causa del litigio tra Achille e Agamennone e la conseguente «ira funesta» di Achille, che il poeta si accinge a narrare e che pone come argomento centrale del poema. Infatti Agamennone, costretto a restituire Criseide al padre Crise per placare Apollo e far cessare la pestilenza, vorrà in cambio la schiava di Achille, e da qui avrà origine lo scontro tra i due.

La causa dell'ira di Apollo

Ma perché si è scatenata l'ostilità di Apollo contro l'esercito dei Greci? A causa dell'affronto di Agamennone nei riguardi di Crise, che è il sacerdote del dio: infatti, un'offesa rivolta al suo rappresentante ha la stessa gravità dell'offesa rivolta al dio stesso e nessuna divinità potrebbe lasciare impunito chi le mancasse di rispetto.

Il potere di Apollo

Ciò che il poeta narra in questo semplicissimo brano, dunque, si articola sullo scontro tra due poli: un primo polo che è quasi del tutto e interamente incentrato sull'arroganza di Agamennone, che mostra di non temere il sacerdote del dio, e la potenza di Apollo, terribile divinità che non dà scampo a chi egli decide di abbattere con le sue frecce (→ Come gli dèi punivano gli uomini: Tantalo, Sisifo, Niobe).

Apollo nell'Iliade

Apollo era, tuttavia, anche un dio terribile e temuto persino dagli altri dèi. È in questo aspetto che viene rappresentato nell'iliade: Apollo è il dio che scende dalle vette dell'Olimpo «come la notte» (v. 47), «irato in cuore» (v. 44), porta con sé frecce mortali e l'«Arco d'argento» (v. 37). Quest'arco, nonostante il modo suggestivo in cui è definito, non è solo una prestigiosa arma da guerra, ma anche uno strumento di cui il dio si serve per punire gli uomini colpevoli di aver suscitato la sua ira. Nel mondo religioso dei Greci Apollo occupa sempre una posizione centrale, ma inquietante per la sua complessità: è il dio onnisciente, protettore delle arti e dei giuramenti, apportatore di armonia e ordine, e insieme il dio vendicatore delle colpe degli uomini; è il dispensatore di guarigioni, ma anche di mortifere malattie.

La supplica di Crise

La supplica con cui Crise chiede ad Apollo di essere vendicato rappresenta, nella tradizione letteraria greca, il più antico esempio di preghiera giunto a noi. Essa segue uno schema preciso, che nel mondo greco costituirà un modello per le preghiere e le invocazioni agli dei:

> comincia con un'invocazione, in cui si elencano i luoghi di culto, gli appellativi e gli attributi specifici della divinità (vv. 37-39);

> segue la parte centrale, dove colui che invoca ricorda i propri meriti, acquistati con atti di culto e con manifestazioni di pietà e rispetto verso la divinità (vv. 39-41);

> si conclude con la supplica che esprime la richiesta di ciò che si vuole ottenere (vv. 41-42); sebbene in questo caso non venga espressa, la promessa di doni e sacrifici completa in genere la formulazione della supplica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del conflitto tra Achille e Agamennone?
  2. L'origine del conflitto risiede nel fatto che Agamennone, costretto a restituire Criseide per placare Apollo, vuole in cambio la schiava di Achille, scatenando così lo scontro tra i due.

  3. Perché Apollo si è adirato contro l'esercito dei Greci?
  4. Apollo si è adirato a causa dell'affronto di Agamennone nei confronti di Crise, il sacerdote del dio, poiché un'offesa al suo rappresentante equivale a un'offesa al dio stesso.

  5. Come viene rappresentato Apollo nell'Iliade?
  6. Nell'Iliade, Apollo è rappresentato come un dio terribile e temuto, che scende dall'Olimpo con frecce mortali e l'Arco d'argento, punendo gli uomini colpevoli di aver suscitato la sua ira.

  7. Qual è il ruolo di Apollo nel mondo religioso dei Greci?
  8. Apollo occupa una posizione centrale e complessa, essendo il dio onnisciente, protettore delle arti e dei giuramenti, apportatore di armonia e ordine, ma anche vendicatore delle colpe degli uomini e dispensatore di guarigioni e malattie.

  9. Come si struttura la supplica di Crise ad Apollo?
  10. La supplica di Crise segue uno schema preciso: inizia con un'invocazione, prosegue con il ricordo dei meriti dell'invocante e si conclude con la richiesta di vendetta, solitamente accompagnata dalla promessa di doni e sacrifici.

Domande e risposte

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