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Ominide
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Concetti Chiave

  • Il brano omerico utilizza una struttura narrativa che alterna i focus tra Achille e Agamennone, con l'inclusione di flashback per arricchire la storia e mantenere l'attenzione degli ascoltatori.
  • L'episodio del pianto di Achille mostra un lato più umano dell'eroe, che esprime la sua vulnerabilità e complessità emotiva, senza perdere la sua virilità.
  • Taltibio ed Euribate, seppur figure mute, sono descritti in modo tale da trasmettere il loro disagio e comprensione dell'ingiustizia dell'ordine di Agamennone.
  • Teti è rappresentata come una madre premurosa, pronta a confortare Achille e a sostenere le sue richieste presso Zeus.
  • Briseide, nonostante il suo silenzio, è caratterizzata da epiteti che ne esaltano la bellezza e mostra un legame affettivo sottile ma significativo con Achille.

Indice

  1. Il Narratore e la Struttura del Racconto
  2. Taltibio, Euribate e l'Ira di Achille
  3. Teti e il Conforto Materno
  4. Briseide: Bellezza e Devozione

Il Narratore e la Struttura del Racconto

Questo brano ne è un felice esempio: il narratore segue da una parte Achille (vv. 306-307), dall'altra Agamennone (vv. 308-326), quindi ritorna ad Achille, che viene rappresentato prima nella sua tenda, poi sulla riva del mare a colloquio con Teti. La sequenza formata dai versi 366-392 è occupata da un lungo flashback che recupera la parte precedente della storia e ci trasporta in luoghi e tempi diversi da quelli in cui sono ambientate le sequenze che lo incorniciano. Questo accorgimento agevolava l'aèdo nella sua recitazione, perché poteva staccare dal contesto l'episodio del pianto di Achille e recitarlo autonomamente, senza che gli ascoltatori perdessero il filo del discorso.

Taltibio, Euribate e l'Ira di Achille

Taltibio ed Euribate sono due figure mute, eppure riusciamo a indovinare il loro stato d'animo: essi eseguono contro voglia l'ordine del re, comprendendo quanto sia ingiusto e gravido di fatali conseguenze, come hanno preannunciato le parole di Achille riguardo al suo ritiro dalla battaglia.

Achille non scarica su di loro la sua ira, anzi ordina a Patroclo di consegnare immediatamente Briseide, ma subito dopo si apparta sulla riva del mare e dà sfogo alla sua rabbia con il pianto. Ci troviamo dunque di fronte a un personaggio ben diverso da quello che abbiamo visto minacciare Agamennone e aggredirlo con parole offensive. L'ira ha lasciato il posto a un pianto accorato che lo rende umano senza togliergli nulla della sua virilità di eroe.

Teti e il Conforto Materno

Quanto a Teti, il suo comportamento è quello di una madre affettuosa che accorre immediatamente al richiamo del figlio, pronta a condividerne le ansie e il dolore. Dopo aver ascoltato le parole di Achille, visto che egli si può dire che dapprima si tormenta al pensiero che la sua breve vita non sia immune dalla sofferenza e dalla sventura; ma subito dopo gli dà forza e conforto, garantendogli che si recherà dal super Zeus e lo convincerà a esaudire la sua molto ardua richiesta.

Briseide: Bellezza e Devozione

L'altra figura femminile che compare nel brano è quella rappresentata Briseide, la quale era niente altro che la schiava di Achille, per il cui possesso i due guerrieri achei sono venuti a contesa. Anche lei è una figura muta, che però acquista una sua vita poetica grazie ad alcune efficaci notazioni. Innanzitutto viene c’è da dire che viene indicata con due epiteti che ne hanno il solo e unico scopo sottolineano la bellezza e la grazia: «Briseide dalla bella guancia» (v. 323), «la donna dalla bella cintura» (v. 429). Inoltre, quando si allontana dalla tenda di Achille, lo fa «a malincuore» (v. 348). I due non si scambiano né un gesto né una parola, ma basta quell'espressione per farci intuire che la donna nutre un sentimento profondo di devozione e forse di amore per l'eroe. Ci piace pensare a tutti noi lettori che anche le lacrime di Achille siano in parte dovute al distacco da una creatura che aveva saputo addolcire con la sua presenza e il suo affetto le pause della guerra.

La mancanza di comunicazione fra i due, del resto, non deve affatto stupire, ma anzi tutt’altro dal momento che Briseide è una prigioniera di guerra e quindi una schiava, priva di diritti e tenuta all'obbedienza e al silenzio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura narrativa del racconto?
  2. Il racconto segue una struttura che alterna tra Achille e Agamennone, con un flashback che aiuta a mantenere il filo del discorso durante la recitazione.

  3. Come reagiscono Taltibio ed Euribate all'ordine del re?
  4. Taltibio ed Euribate eseguono l'ordine controvoglia, comprendendo la sua ingiustizia e le possibili conseguenze fatali.

  5. Qual è la reazione di Achille alla perdita di Briseide?
  6. Achille non sfoga la sua ira su Taltibio ed Euribate, ma si ritira sulla riva del mare per piangere, mostrando un lato umano e vulnerabile.

  7. Come si comporta Teti nei confronti di Achille?
  8. Teti si comporta come una madre affettuosa, pronta a confortare Achille e promettendo di intercedere presso Zeus per lui.

  9. Qual è il ruolo di Briseide nel racconto?
  10. Briseide è una figura muta ma poetica, la cui bellezza e devozione per Achille sono sottolineate, e il suo distacco da lui contribuisce al dolore di Achille.

Domande e risposte

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