Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La vocazione lirica di Virgilio si manifesta anche nei canti di guerra, seguendo il modello dell'Iliade.
  • Mezenzio è presentato come un personaggio empio e crudele, cacciato dal trono e ora alleato di Turno.
  • Gli Etruschi odiano Turno e sostengono Enea, unendosi alle forze troiane contro Mezenzio.
  • L'interiorità dei personaggi emerge attraverso la pietà filiale di Lauso e la riluttanza di Enea a uccidere.
  • Mezenzio prova un dolore disperato per la morte del figlio, suscitando pietà anche in Enea.

Indice

  1. La guerra tra Latini e Troiani
  2. Mezenzio e la sua empietà
  3. L'interiorità dei personaggi

La guerra tra Latini e Troiani

La vocazione lirica di Virgilio si manifesta anche nei canti che raccontano la guerra tra Latini e Troiani, seguendo da vicino il modello dell’Iliade. Nel canto X la battaglia infuria, grandi guerrieri compiono imprese eroiche e si scontrano in lotte crudeli.

Mezenzio e la sua empietà

Oltre ai due condottieri, Enea e Turno, che sono destinati a misurarsi più tardi nel duello finale, una figura giganteggia fra tutte: Mezenzio.

Al suo primo apparire in scena, è presentato in una dimensione di empietà, come “disprezzatore dei numi”. Re dell’etrusca città di Cere (o Argilla: tale sembra sia stato il primo nome della città), era stato cacciato dal trono per la sua inaudita crudeltà; rifugiandosi presso Turno, è ora il più forte sostegno del suo esercito. Gli Etruschi dunque odiano Turno, che protegge il re esiliato, e hanno subito accettato di sostenere Enea quando questi è ricorso a loro per aiuto; ora stanno per unirsi alle forze troiane.

L'interiorità dei personaggi

Nel brano che segue Mezenzio entra in campo mostrando grande possanza e anche maggiore protervia. Enea subito lo sceglie come suo degno avversario e quello lo aspetta imperterrito. Ma su questo sfondo guerriero si fa luce ed emerge in primo piano l’evocazione dell’interiorità sentimentale dei personaggi. È la pietà filiale di Lauso, trepidante per il padre in pericolo, è la riluttanza di Enea nell’uccidere un nemico giovane e generoso, è soprattutto lo straordinario ritratto dei sentimenti paterni di Mezenzio: prima la sollecitudine ansiosa per la sorte del figlio, quando ancora non sa nulla ma già teme, poi il dolore disperato, senza freni né pudori, infine la volontà e il piacere di morire, perché è insopportabile sopravvivere al figlio. Il suo strazio è così grande, pervaso da un così profondo furore distruttivo contro se stesso, che il pio Enea ha pietà di quell’empio bestemmiatore, di quel re famoso solo per la sua efferata crudeltà; e il lettore con lui.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Mezenzio nella guerra tra Latini e Troiani?
  2. Mezenzio è una figura centrale nella guerra, noto per la sua empietà e crudeltà. È un alleato di Turno e un avversario di Enea, ma la sua complessa interiorità emerge attraverso il suo rapporto con il figlio Lauso.

  3. Come viene rappresentata l'interiorità dei personaggi nel racconto?
  4. L'interiorità dei personaggi è evidenziata attraverso i sentimenti di pietà filiale di Lauso, la riluttanza di Enea a uccidere un giovane nemico, e il dolore paterno di Mezenzio, che prova un profondo strazio per la morte del figlio.

  5. In che modo Virgilio si ispira all'Iliade nel descrivere la guerra?
  6. Virgilio segue il modello dell'Iliade nel descrivere la guerra tra Latini e Troiani, con battaglie intense e imprese eroiche, ma aggiunge una dimensione lirica che esplora l'interiorità dei personaggi.

Domande e risposte

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