Concetti Chiave
- Il Mahabharata è il poema nazionale indiano e la più grande opera letteraria dell'antichità, composta da oltre 90.000 versi doppi.
- La struttura del poema consente l'integrazione di vicende secondarie, con un narratore che introduce i discorsi dei personaggi.
- Oltre a narrazioni e leggende, il Mahabharata è un'enciclopedia filosofica, religiosa e giuridica, fondamentale per l'induismo.
- Il nucleo del poema è la lotta tra le stirpi dei Pandava e dei Kaurava, culminando in una battaglia decisiva con l'aiuto del dio Krishna.
- Le storie riflettono una possibile vicenda storica, interpretata come la sconfitta della cultura vedica da parte di popolazioni asiatiche centrali.
Indice
Il Mahabharata: un'opera monumentale
Il Mahabharata è il poema nazionale indiano e rappresenta nel contempo, la più grande opera letteraria dell’antichità (composta da oltre 90.000 distici, ossia versi doppi); il suo autore, però è ignoto. La struttura del poema permette di aggiungere continuamente alla vicenda principale una serie di vicende secondarie: la figura è, infatti, quella di un narratore che recita i fatti e man mano introduce i discorsi di altri personaggi.
Enciclopedia dell'induismo
Il poema non è soltanto una serie di narrazioni e leggende, ma può essere considerato una vera e propria enciclopedia filosofica, religiosa e giuridica. Si tratta di un libro sacro che, pur senza sostituire del tutto le opere canoniche del brahamanesimo, costituisce il testo fondamentale dell’induismo. Nucleo del poema è la lotta combattuta fra due stirpi di cugini, i Pandava e i Kaurava, per il possesso della regione fra i due fiumi Yamuna e Gange.
La lotta tra Pandava e Kaurava
I cento Kaurava si servirono di un stratagemma per privare i cugini della loro capitale, la città Indraprastha, che si trovava sul luogo dove ora sorge Nuova Delfi (attuale capitale dell’India): i Pandava furono invitati a un torneo di dadi ma, giocando, persero ogni proprietà, finirono esiliati nella foresta per dodici anni e furono costretti a passare un tredicesimo anno nella clandestinità. Tornati in patria, affrontarono i Kaurava nel “Campo dei Kuru”, in un’importante battaglia durata diciotto giorni, e ottennero la vittoria grazie all’auto aiuto del dio Krishna.
Le storie mitiche dei Pandava e dei Kaurava riflettono probabilmente una vicenda storica: alcuni studiosi, per esempio, hanno interpretato la sconfitta dell’antica cultura vedica di fronte a una popolazione straniera proveniente dalle regioni dell’Asia centrale.