Concetti Chiave
- Gilgamesh, re storico della dinastia di Uruk, è celebre per la costruzione delle mura di Uruk e per essere l'eroe nazionale dei Sumeri e degli Assiro-Babilonesi.
- Enkidu, creato dagli dei come uomo selvaggio, si avvicina alla civiltà attraverso Shamkat, instaurando una profonda amicizia con Gilgamesh dopo un iniziale scontro.
- Utanapishtim, unico sopravvissuto al diluvio universale, riceve l'immortalità come riconoscimento della sua saggezza, un dono esclusivo deciso dagli dei.
- Il toro celeste, mandato dal Dio Anu per punire Gilgamesh, viene ucciso dall'eroe e da Enkidu dopo aver causato devastazioni a Uruk.
- Shamash, Dio del Sole, è associato al diritto e alla giustizia, sovrintende ai sogni e agli oracoli, e protegge tutte le creature viventi.
Indice
Gilgamesh
Fu un re storico appartenente alla dinastia degli Uruk, dove avrebbe regnato per ben centoventisei anni (2700 a.C.), fece costruire le mura di Uruk e rappresentava l'eroe nazionale per i Summeri e gli Assiro-Babilonesi.
Enkidu
Nacque per volontà degli Dei come un uomo selvaggio, in quanto viveva insieme agli animali di cui imita il comportamento, si avvicinò alla civiltà, grazie alla prostituta, sacra agli Shamkat, che gli trasmetterà la dignità di essere umano. Il primo incontro con Gilgamesh avvenne con una lotta feroce che sfocerà in una amicizia profonda.
Utanapishtim
Fu l'unico sopravvissuto del diluvio universale e per questo motivo gli venne donata la vita eterna come premio per la sua saggezza e, sotto decisione degli dei, nessun altro potrà mai ricevere l'immortalità.
Shamkat
Fu la prostituta sacra agli dei che aveva il compito di avvicinare il selvaggio Enkidu a Gilgamesh.
Siduri
Fu un personaggio con molti significati simbolici ed era a capo del giardino di Shamash presso la riva del "mare della morte".
Urshanabi
Fu l'accompagnatore di Gilgamesh a Uruk nel viaggio di ritorno.
Khubaba
Era il mostro posto dagli dei a guardia della "Foresta dei Cedri" e rappresenta il male che il re di Uruk vuole allontanare dalla Terra.
Il Toro Celeste
Venne inviato a Uruk dal Dio Anu per punire Gilgamesh che ha rifiutato di sposare Ishtar e fece una strage di giovani e subì anche lui la stessa fine da Gilgamesh e Enkidu.
Shamash
Dio del Sole, presiede il diritto e la giustizia, interpreta i sogni e da gli
oracoli. Si prende cura di ogni creatura vivente.
Anu
Era Dio del cielo, capo degli dei e padrone dei fenomeni meteorologici.
Aruru
Dea madre, colei che è presente alla nascite. Crea le persone con argilla e saliva e fu colei che creò Enkidu.
Ea
Dio della saggezza, della magia e delle acque sotterranee. Rivelò a Utanapishtim del diluvio consigliandoli di costruire l'arca dove fare salire du esemplari di ogni specie di animali.
Enlil
Figlio di Anu, Dio della Terra e responsabile , secondo Utanapishtim, del diluvio.
Ishtar
Dea babilonese dell'amore e della guerra.
Ramat-Ninsun
Divinità femminile, madre di Gilgamesh.
Domande da interrogazione
- Chi era Gilgamesh e quale fu il suo contributo a Uruk?
- Come avvenne la trasformazione di Enkidu dalla natura alla civiltà?
- Qual è il significato di Utanapishtim nella storia del diluvio?
- Qual era il ruolo di Shamash nella mitologia?
- Chi era Aruru e quale fu il suo contributo nella creazione di Enkidu?
Gilgamesh era un re storico della dinastia di Uruk, noto per aver regnato per centoventisei anni e per aver costruito le mura di Uruk, diventando un eroe nazionale per i Sumeri e gli Assiro-Babilonesi.
Enkidu, creato dagli dei come uomo selvaggio, si avvicinò alla civiltà grazie a Shamkat, una prostituta sacra, che gli trasmise la dignità umana, portandolo a incontrare e stringere amicizia con Gilgamesh.
Utanapishtim fu l'unico sopravvissuto del diluvio universale e ricevette l'immortalità come premio per la sua saggezza, un dono unico deciso dagli dei.
Shamash era il Dio del Sole e della Giustizia, presiedeva il diritto, interpretava i sogni, dava oracoli e si prendeva cura di ogni creatura vivente.
Aruru era la dea madre che creava le persone con argilla e saliva, ed è colei che creò Enkidu, contribuendo alla sua esistenza.