
L'ultima terza prova: il prossimo 25 giugno si chiude un'epoca per gli studenti. Quella degli esami di maturità "vecchia maniera", creati dalla riforma Berlinguer a fine anni '90: dall'anno prossimo si cambia e - se non ci saranno sorprese - la terza prova sparirà.
L'esame, quindi, sarà composto da tre prove in tutto (due scritti, più l'orale). Ma è ancora presto per dire addio al famigerato quizzone: lunedì, infatti, i ragazzi saranno costretti ad affrontare i temibili quesiti, anche se - secondo un'indagine di Skuola.net - in tanti hanno ricevuto un "aiutino" dai commissari per prepararsi all'appuntamento.
Come funziona la terza prova
La terza prova ha lo scopo di verificare il grado di conoscenze acquisite dagli studenti nelle varie materie svolte durante l’ultimo anno di superiori. Ha carattere multidisciplinare ed è elaborata dalla commissione d'esame, che sceglie la tipologia di prova e gli argomenti in base allo specifico percorso di studi e in base alle informazioni contenute nel Documento di Classe, compilato dal Consiglio di classe entro il 15 maggio. I professori interni e i commissari esterni decidono quindi quali materie inserire, la modalità di svolgimento e la durata della prova. Il voto massimo è di 15 punti, con la sufficienza fissata a 10.
Terza prova, la più copiata
Come detto, la terza prova di maturità è multidisciplinare e nozionistica: caratteristica, questa, che ha portato spesso gli studenti a cercare stratagemmi per evitare l'effetto sorpresa (in teoria non dovrebbero conoscere, fino al giorno d'esame, le materie contenute nello scritto) e per cercare di "azzeccare" più risposte possibile. Questo, forse, spiega il ricorso al tipico "aiutino": non è un caso che, nel 2017 - secondo le rilevazioni di Skuola.net - la terza prova è stata, dei tre scritti, la più copiata. Circa il 32% degli studenti intervistati (su un campione di 1000 maturandi) aveva infatti ammesso "la sbirciatina". In seconda prova, si trattava del 30%, mentre il dato si fermava al 22% alla prova di Italiano.
Pronti per l'ultima terza prova (e qualcuno "bara")
Anche quest'anno, gli studenti si preparano a ripetere il... copione. Secondo una survey di Skuola.net su 1500 maturandi del 2018 quasi 3 su 5, in barba al divieto, hanno ricevuto informazioni dai professori su quali saranno le materie oggetto di terza prova. Alcuni di loro, hanno addirittura ottenuto una "anteprima" sui quesiti. Nonostante questo, tanti si adopereranno per copiare, anche perché le commissioni sembrano disposte a chiudere un occhio. Solo il 30% degli intervistati, infatti, ha definito i professori particolarmente scrupolosi nei controlli, mentre 1 su 10 sa già che avrà praticamente la via libera. Al 60%, invece, basterà fare un po' di attenzione e non dare troppo nell'occhio, perché raccontano che i commissari - pur mantenendo un certo rigore - tendono a distrarsi.Questo, però, non vuol dire che gli studenti prenderanno la terza prova sotto gamba, anzi. In questi giorni tra seconda e terza prova, niente riposo per loro: quasi il 60% studierà per la maggior parte del tempo.