
Diverse le tematiche: dal valore della creatività umana nella traccia tratta dall'ultimo libro di Piero Angela a un atteggiamento tipico della nostra società, il non sapere attendere, analizzato nella traccia tratta da un articolo del giornalista Marco Belpoliti.
Abbiamo chiesto di commentare le tracce allo scrittore e direttore creativo di Holden Studios Alessandro Mari. Con Troppo umana speranza, suo romanzo d’esordio, ha vinto il prestigioso premio Viareggio-Rèpaci nel 2011. In libreria con Qualcosa resta, edito da Feltrinelli, Alessandro ha firmato e condotto vari programmi di cultura per la televisione.
Le tracce della Maturità 2023: highlights di quello che è accaduto e che bisogna tenere a mente
Con la prima prova scritta è ufficialmente iniziata la Maturità 2023 e, come sottolinea lo scrittore Alessandro Mari, "quando guardiamo le tracce della Maturità, oltre a pensare agli studenti e alle studentesse che stanno prendendo la mira cercando di capire quella sulla quale vogliono esprimersi al meglio, cerchiamo un disegno che ci aiuti a capire che cosa c'è di essenziale in ciò che accade e in ciò che può accadere nella misura in cui noi mettiamo in relazione qualcosa del passato con quello che accadrà ovvero con il potenziale futuro che abbiamo davanti"."Da queste tracce" - continua Mari - "nasce un disegno, una sorta di highlights di quello che è accaduto sin qui e di quello che è decisivo tenere a mente".
Il filo rosso "tecnologico" che unisce Quasimodo e Piero Angela
È come se a unire le tracce ci fossero dei fili rossi: uno di questi è quello "tecnologico" che parte dalla "poesia di Quasimodo dove si dice che 'con la sua intelligenza laica' l'umanità è riuscita a spedire in orbita qualcosa fissando nel cielo una luce nella stessa maniera in cui Dio con la creazione ha messo le stelle in cielo".Il punto d'arrivo di questo filo rosso è "la traccia argomentativa dove il grande Piero Angela mette per iscritto una cosa decisiva che è già accaduta e di cui dobbiamo solamente renderci conto: oggi è importantissimo coltivare le idee, investire nel cervello, far capire che tutto il benessere che possiamo generare non dipende solamente dalle cose concrete che realizziamo ma delle idee immateriali che fanno la nostra vita e la nostra economia".
Il filo del presente che unisce Federico Chabod a Oriana Fallaci
L'altro filo che ha una certa eco nel nostro presente parte invece dalla traccia di Federico Chabod dove si parla "dell'idea di nazione, un vocabolo che ritorna nella discussione pubblica. Lui cita Mazzini che fa un'operazione avanguardistica, visionaria che ancora non è stata ben compresa: unisce la nazione e la trasforma in un mezzo per l'umanità. Aveva in mente l'Europa ma se estendessimo l'idea visionaria di Mazzini all'umanità e alla libertà di cui questa necessita per stare viva avremmo fatto un grande passo avanti".Dall'altro capo del filo c'è Oriana Fallaci "con la domanda atroce se valiamo qualcosa o non valiamo nulla nella storia. Domanda che oggi risuona dove sentiamo minacciati libertà, diritti, in quelle parti del mondo dove c'è un'idea diversa dello stare insieme e del vivere comune".
Il filo che lega Moravia e Belpoliti
E poi c'è anche Moravia con il suo romanzo d'esordio, "una forma di comprensione degli altri, un tentativo di tenersi lontano dalla realtà della povertà, di trattarla solo come un'eventualità. Quest'ultima però finirà per diventare una cosa concreta che aggredisce e che suscita in chi legge un esercizio di compassione".A questa si unisce "la traccia sul non perdere tempo di Belpoliti che, sostanzialmente, si sofferma sulla nostra incapacità di attendere: sarebbe utile domandarsi chi ci insegna a non perdere tempo. Forse i telefonini, il modo in cui ci raccontano il mondo?"
Infine c'è l'ultima traccia cioè "la lettera spedita da un gruppo di illustri studiosi all'ex ministro dell'Istruzione Bianchi dove si chiedeva la reintroduzione delle prove scritte all'esame di Maturità. È interessante visto che sono degli adulti che parlano di un mondo che è la scuola da cui dipende il futuro del nostro paese e la vita diretta degli studenti e allo stesso tempo è molto curioso, visto che sono loro l'oggetto di quel discorso, sentire la loro opinione in proposito".
Paolo Di Falco