Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 39
Walt Disney tesina Pag. 1 Walt Disney tesina Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Walt Disney tesina Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Walt Disney tesina Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Walt Disney tesina Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Walt Disney tesina Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Walt Disney tesina Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Walt Disney tesina Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 39.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Walt Disney tesina Pag. 36
1 su 39
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Sintesi Walt Disney tesina


“Tanta voglia di crescere per poi accorgersi che rimanere bambini è la cosa più bella che ci sia”,
Peter Pan (Jeremy Sumpter).
Vengono spesso considerati un prodotto per bambini, ma in realtà sono nati per gli adulti e ancora oggi, non fa differenza l’età, tengono tutti incollati allo schermo: sono i cartoni animati, così chiamati dall’italianizzazione, se vogliamo un po’ grezza, dell’americano "cartoon".
La vera e propria comparsa dei disegni animati va collocata nel Novecento, quando cominciò a prendere piede sugli schermi questa nuova forma di intrattenimento, che negli anni Trenta, in America, raggiunse con Walt Disney il top del successo; ed è soprattutto dei cartoni americani che ci occuperemo.
La mia tesina parlerà della storia della Walt Disney, partendo dalla trattazione letteraria della poetica del Fanciullino di Pascoli, per poi affrontare il periodo storico del Nazismo, citando alcune pellicole della Disney che lo ridicolizzano. Quindi, nella mia tesina di maturità passerò alla trattazione della tematica fiscale, la differenza tra imposte, tasse e contributi, citando un cartone che utilizza la figura di Paperino per convincere i cittadini ad adempiere all’obbligo di pagare le tasse. Poi tratterò la legge sul diritto d’autore parlando di Oswald, il coniglio fortunato e passerò alle imprese industriali. Per finire parlerò di Internet, del World Wide Web e di un personaggio di Paperinik, uno scienziato pazzo che crea un potente virus distruggendo la rete Internet. Infine concluderò con il Database.
Questa tesina riunisce i classici Disney come il famoso Donald Duck (Paperino) e Peter Pan, l’eterno bambino che non vuole crescere e si rifugia lontano dal mondo degli adulti visto pieno di pericoli e potrebbe avere ragione: chi non vorrebbe tornare per un istante bambino?


Collegamenti

Walt Disney tesina


Italiano - Peter Pan e Pascoli, il fanciullino.
Storia - Disney contro il nazismo e il nazismo.
Diritto - Oswald, il coniglio fortunato e il diritto d'autore.
Scienze delle finanze - Paperino e le entrate pubbliche.
Economia aziendale - Le imprese industriali.
Inglese - Ewan Loke, Internet e World Wide Web.
Informatica- Il Database.
Estratto del documento

Pertanto, perduta la fede nella forza liberatrice della scienza, Pascoli fece oggetto

di meditazione proprio ciò che il Positivismo aveva rifiutato di indagare: il mondo

che sta al di là della realtà fenomenica, il mondo dell’ignoto e dell’infinito, il

problema dell’angoscia dell’uomo, del significato e del fine della vita. E concluse

che tutto è mistero nell’universo e che gli uomini sono creature fragili ed

effimere, soggette al dolore e alla morte, vittime di un destino oscuro e

imperscrutabile.

L’UMANITARISMO PASCOLIANO: Da questa constatazione Pascoli fu tratto a

formulare una teoria etico-sociale un po’ nebulosa, di origine sentimentale,

improntata a un generico umanitarismo. “La vita è bella, - dice nella prefazione a

Myricae – tutta bella, cioè sarebbe Pascoli esorta gli uomini a bandire, nei loro

rapporti, l’egoismo, la violenza, la guerra, a unirsi e ad amarsi come fratelli

nell’ambito della famiglia, della nazione e dell’umanità., se noi non la

guastassimo a noi e agli altri… Gli uomini amano più le tenebre che la luce, e più

il male altrui che il proprio bene. E del male volontario danno, a torto, biasimo

alla natura, madre dolcissima ”. E giacché il male e il dolore sono un prodotto

degli uomini e non della natura,

Soltanto con la solidarietà e la comprensione reciproca gli uomini possono

vincere il male e il destino di dolore che incombe su di essi. I due

Tale condizione umana è rappresentata simbolicamente nella poesia

fanciullini:

“Due fratellini, dopo essersi picchiati, messi a letto dalla madre, nel buio che li

avvolge (simbolo del mistero) dimenticano l’odio che li aveva divisi e si

abbracciano trovando l’uno nell’altro un senso di conforto e di protezione, sicchè la

madre, quando torna nella stanza, li vede dormire l’uno accanto all’altro e rincalza

con un sorriso le loro coperte ”.

IL SENSO DEL MISTERO: La poetica di Pascoli è legata alla sua concezione del

mistero come realtà che ci avvolge. A esplorare questo mistero si sono rivelate

impotenti tanto la filosofia quanto la scienza, perché l’una non ha saputo dare una

spiegazione sicura del mondo, l’altra non ha saputo assicurare all’uomo la felicità

promessa e il dominio incontrastato sulla natura. Ma là dove hanno fallito il

filosofo e lo scienziato può riuscire il poeta, il quale, anche se non perviene alla

10

piena rivelazione del mistero, può illuminarlo mediante improvvise intuizioni,

Pag.

scoprendo il segreto della vita universale e le corrispondenze arcane tra le creature

e le cose. Partendo da questa capacità conoscitiva della poesia, Pascoli elaborò

una particolare poetica che va sotto il nome di “poetica del fanciullino”, dal titolo di

una sua prosa, in cui sviluppò il concetto prerazionale e intuitivo della poesia.

Fedone

>>| Egli prende lo spunto da un passo del di Platone: a Socrate che,

ormai deciso a bere la velenosa cicuta, ha parlato dell’immortalità dell’anima,

Cebéte e Sìmmia, pur convinti delle parole del maestro, dicono di aver paura

un fanciullino, che ha di questi sgomenti.

della morte, come se in essi ci fosse

Per Platone dunque, il fanciullino era il simbolo delle superstizioni e dei

terrori della morte e dell’oltretomba da cui siamo turbati sin dalla

fanciullezza e che sopravvivono in noi anche quando siamo adulti,

nonostante le persuasioni contrarie della ragione.

Pascoli s’impadronisce di questa immagine, ma fa del fanciullino il simbolo

dell’irrazionale: del modo, cioè, tutto particolare, ingenuo e incantato, di vedere

e di sentire che è proprio del poeta. Questo fanciullino -egli dice- è in tutti gli

uomini, i quali perciò sono tutti più o meno poeti, ma nella maggior parte di

essi, distratti e presi dalle loro attività pratiche, il fanciullino tace; in altri,

invece, più sensibili e sognanti,cioè nei poeti veri e propri, il fanciullino fa

sentire continuamente la sua voce di stupore davanti alla bellezza della natura

e al fascino del mistero. |<<

PUER UT POETA: A prima vista può sembrare che la “poetica del fanciullino” sia

un modo mitico di affermare la liricità della poesia, ossia l’idea della poesia

pura, genuina espressione del sentimento, immune da interferenze

intellettualistiche e da ogni finalità pratica. Vista sotto questo aspetto, essa è

analoga a quelle poetiche che possiamo definire, in senso lato, dal Vico al

Croce.

Ma, quando le poetiche romantiche parlano del poeta ut puer, intendono una

fanciullezza ideale, tipica della poesia che contempla stupita le cose. Pascoli,

invece, confonde questa fanciullezza ideale con la reale fanciullezza, chiusa in

un mondo limitato, e pertanto inverte i termini: passa cioè dal concetto del

poeta ut puer a quello del puer ut poeta, del fanciullo-poeta, facendo così

fare al poeta <<un vero e proprio regresso psicologico>>.

Con questo concetto del fanciullo-poeta si spiegano sia la tendenza a

pargoleggiare che guasta tante poesie di Pascoli –la tendenza, cioè, a fingere

un’anima fanciulla, artificiosa come lo sono tutte le finzioni- sia la condanna

della cosiddetta <<poesia applicata>>.

11

Giovanni Pascoli nel 1900

Pag.

Casa Pascoli. Lo studio del poeta con le tre

scrivanie: per la poesia italiana, per

quella latina e per la saggistica dantesca

Disegno del Pascoli

Un taccuino del laboratorio pascoliano

Storia

12

Pag. Disney contro

il nazismo e le

pellicole a

tema

Nel corso della sua carriera Walt Disney e i suoi collaboratori, come tanti altri

cineasti, non rimasero esclusi dalla produzione

durante il tumultuoso periodo storico della

seconda guerra mondiale. Appunto tra il 1941 e

il 1945 gli studi Disney, dopo l’attacco

13

giapponese a Pearl Harbor, furono occupati da

soldati dell’esercito americano con la richiesta

Pag.

di creare film d'intrattenimento e d'istruzione

per i militari, nonché film di propaganda. A

Disney non piacque lavorare con molte delle

autorità militari e di governo che avevano il

compito di esaminare i suoi film. «Certune di

quelle persone, quando si infilavano

un’uniforme, si sentivano investiti di chissà

quale potere», si rammaricò nel 1956. «Proprio

non riuscivano a resisterle». Tra le tante

Education for Death: The Making of the Nazi (

pellicole a tema ricordiamo: 1943),

Der Fuehrer's Face (1943).

Education for Death: The Making of the Nazi

Il cortometraggio disneyano, tratto dal libro di Gregor Ziemer, scrittore e

pedagogista che visse a Berlino, racconta la storia del piccolo Hans, nato nella

Germania di Hitler. Viene quindi mostrata l’educazione nazista dei bambini, scene

terribili: viene narrato come un timido bambino indifeso possa diventare, con il

lavaggio del cervello, così spietato nell’uccidere. Hans viene sbeffeggiato dai

compagni di classe e dal professore per essere tanto altruista e buono con i più

deboli; il piccolo decide, ad un

certo punto, di unirsi alla marcia

nazista inneggiando al Führer,

cercando così di integrarsi con i

compagni e non sentirsi

inferiore. La sequenza dei

bambini che marciano continua

fino a al mutare della scena, con

i bambini che ora sono ragazzi

cresciuti, acclamati dalla folla. Si

verifica un altro cambio di

immagini: ora sono tutti adulti,

in un campo di battaglia, dove

continuano a marciare

ininterrottamente per Hitler. Alla

fine il paesaggio scompare e rimane solo più un triste prato ricoperto di

tantissime lapidi. Questo cartone esprime bene il lato più oscuro del nazismo con

la sua educazione improntata sulla bugia.

Der Fuehrer's Face (La faccia del Führer)

In questo cortometraggio il

protagonista è il divertente

Donald Duck

papero (Paperino).

L’inizio del cartone avviene con

l’entrata a passo di marcia, in un

ideale villaggio tedesco

tappezzato ovunque di svastiche,

di una banda musicale che

include Benito Mussolini alla

grancassa, Goering all'ottavino,

14 l'Imperatore Hirohito al

bassotuba, Goebbels al trombone.

Pag. Cantano inni in onore delle virtù

naziste. Nel frattempo Paperino sta

dormendo nella sua branda ma al

suono della marcia nazista alza

istintivamente il braccio in segno di

saluto a Hitler. Viene poi svegliato

quando passano vicino alla sua casa

e lo cacciano fuori minacciandolo

con la baionetta per mandarlo a

lavorare. La sua colazione consiste, a causa della crisi economica, in una tazza

di acqua con un solo chicco di caffè intinto, uno spray al gusto di bacon e uova

e del pane molto raffermo. Durante la colazione gli viene posta una copia del

Mein Kampf,

libro per un momento di rapida ma attenta lettura; poi la scena si

sposta in una fabbrica dove lavora. In questa catena di montaggio il

Paperino vi

suo compito consiste nell'avvitare le spolette di granate di artiglieria. Mescolate

alle granate ci sono ritratti del Führer, che lo costringono ad interrompere il lavoro,

ogni volta che appare un ritratto, per fare il saluto nazista. La velocità della catena

aumenta mentre Paperino deve continuare ad avvitare le spolette insieme al

saluto. Paperino alla fine non riesce a tenere il ritmo. Per di più viene

continuamente bombardato da messaggi propagandistici sulla superiorità della

razza ariana e sulla gloria derivante dal lavoro per il Führer. Paperino è obbligato a

fare turni straordinari, e soffre di frequenti allucinazioni, durante le quali vede

granate di artiglieria dappertutto. Solo quando le allucinazioni finiscono e si ritrova

nel proprio letto, a casa, negli Stati Uniti, capisce che è stato solamente un terribile

incubo. Alla fine, Paperino abbraccia una Statua della Libertà in miniatura,

ringraziando di essere cittadino degli Stati Uniti d'America.

La fine della Repubblica di Weimar

La crisi della repubblica e la radicalizzazione delle opposizioni: Nelle elezioni

presidenziali del 1925 venne eletto Hindenburg, esponente della destra. Nelle

elezioni politiche del 1928 la sinistra non riuscì a conquistare una solida

maggioranza e fu necessario quindi formare un governo di coalizione, che si rivelò

molto debole. Nel 1929, con la fine dei crediti statunitensi, la Germania entrò in

crisi economica. Sia a destra che a sinistra vi fu un processo di radicalizzazione

delle opposizioni, che portò alla caduta del governo (1930). Il nuovo cancelliere, il

cattolico moderato Bruning, decise di indire nuove elezioni. Il Partito nazista di

Hitler ottenne un ottimo risultato: il 18,3% dei voti.

La fine della Repubblica: Tra il 1930 e il 1932, Bruning restò al governo grazie

all’appoggio dell’ SPD che voleva difendere le istituzioni democratiche dal pericolo

nazista e comunista. Ma con il successo elettorale, Hitler era ormai diventato un

importante interlocutore politico anche per la destra non estremista. La grande

industria, gli agrari e l’esercito diedero il loro appoggio al Partito

nazionalsocialista che nelle elezioni del 1932 divenne il primo partito tedesco. Nel

1933 così venne affidato a Hitler l’incarico di formare il nuovo governo.

Il nazismo

Origine e fondamenti ideologici del nazismo: Il Partito nazista nacque nel clima

di delusione e di rabbia per gli esiti della pace di Versailles. Il nazionalsocialismo

15

si inseriva infatti nel panorama della destra tedesca, nazionalista e militarista,

che rifiutava gli esiti della prima guerra mondiale. L’ideologia nazista

Pag.

aveva inoltre un aspetto anticapitalista, anche se la lotta di classe veniva

condannata in favore del corporativismo.

La purezza della razza: Nelle premesse ideologiche del Partito nazista era

centrale il concetto di purezza della razza del popolo tedesco, il mito

dell’arianesimo. Occorreva sottomettere le razze inferiori, creando una comunità

purificata da ogni elemento estraneo. L’apice del razzismo nazista fu

l’antisemitismo: il nazismo identificò nell’ebraismo la fonte di tutti i mali che

affliggeva la Germania. Ma la difesa della purezza della razza doveva essere

esercitata anche contro gli zingari, i portatori di handicap, gli omosessuali e i

malati di mente.

Hitler e il Fuhrerprinzip: I cardini del pensiero politico di Hitler erano:

La lotta contro il liberalismo e la democrazia, ritenuti simboli di

 decadenza rispetto all’unità del corpo sociale ;

Dettagli
39 pagine
190 download