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Storia - Prima guerra mondiale: gli interventisti
Letteratura latina - Seneca: Epistulae ad Lucilium 1,1
Filosofia - Stadi dell'esistenza di Kierkegaard
Scienze umane - Dewey, Maritain, Duerkheim
Letteratura inglese - Orwell: 1984 (Winston chooses to love Julia
Divina Commedia - Inferno, canto XXVI, v. 119-120
SCIENZE UMANE
A differenza degli animali, l’uomo non vive solo in un ambiente
naturale, retto da leggi fisiche e biologiche, ma organizza anche
un ambiente culturale nel quale interpreta, controlla e modifica la
natura. Ne deriva che la cultura, finisce per dominare, oltre alla
natura, l’esperienza di ogni essere umano. L’educazione può
essere intesa proprio come un passaggio progressivo dell’uomo
da “animale di natura”, legato al mondo biologico, ad “animale di
cultura”, legato all’universo culturale.
Dal momento però che il sistema culturale non è scritto nel
codice genetico, ne deriva la necessità della trasmissione dello
stesso. L’educazione non è altro che la trasmissione del
patrimonio culturale da una generazione all’altra.
La scuola pertanto non deve attribuire maggiore importanza,
come spesso accade, all’istruzione, ma deve tener conto anche
della trasmissione dei valori, e soprattutto del valore della vita.
FILOSOFIA
Kierkegaard incentrò una delle sue opere sul tema della scelta: “Aut-
aut”. Il titolo di quest’opera è traducibile in “o-o” inteso come “o questo-o
questo”. Egli si sofferma sul fatto che l’uomo è posto continuamente di
fronte alla scelta; scegliere qualcosa però, porta ad escludere
qualcos’altro e, quindi, questa confusione umana associata alla scelta è
la condizione che la filosofia deve prendere in considerazione.
A quest’idea della scelta è connesso un sentimento, cioè l’angoscia,
che è causata dall’indeterminatezza di ciò che può o non può accadere
nella realtà; a questa si accompagna la disperazione.
Secondo Kierkegaard c’è solo una via d’uscita dalla disperazione, ed è
stadio religioso,
la religione cristiana. Di questo ne parla nello dove il
protagonista è Abramo, che nella Bibbia è pronto, per fede, a sacrificare
il figlio Isacco, a cui era molto legato. Dio, con questa richiesta, voleva
solo verificare la sua fede.
Secondo Kierkegaard, lo stadio religioso non prevede compromessi, e
paradosso e scandalo,
lo definisce in quanto va contro o al di là
dell’opinione corrente; però è l’unico modo per uscire dalla
disperazione. STORIA
Nel 1914 durante la Prima Guerra Mondiale l’opinione pubblica
italiana si divise tra interventisti (favorevoli a un intervento dell’Italia
in guerra) e neutralisti (non favorevoli). Gli interventisti scelsero di
rischiare la propria vita perché credevano ingenuamente nella guerra
e nelle possibilità di una vittoria nazionale e popolare.
I neutralisti avevano diverse motivazioni, ma erano solidali nel
dissenso all'uso delle armi per risolvere i conflitti fra le potenze.
Miravano all'accordo più che allo scontro.
Gli interventisti si dividevano a loro volta in: interventisti di destra,
che vedevano la "Grande Guerra" come un sollievo, poiché sopprime
le persone in eccesso; il valore dell'esistenza non viene riconosciuto
da questi intellettuali, anzi viene calpestato con fierezza, senza pietà;
e interventisti di sinistra sostenevano che l'Italia dovesse schierarsi a
fianco della democratica Intesa, contro i regimi autoritari di Austria e
Germania, per liberare tutte le nazionalità oppresse.
LETTERATURA ITALIANA
Ungaretti, per esempio, fu un interventista.
“Il porto sepolto” che dà il titolo ad una sezione della raccolta è proprio l’Io del poeta
sepolto dalla guerra, un Io da cui attingere attraverso la poesia. Il poeta-soldato non è più
l’eroe che trasforma la propria esperienza di guerra in qualcosa di eroico e spettacolare o
in un’opera d’arte, ma è un individuo fragile che da tale esperienza trae pretesto per
guardarsi dentro e rapportarsi al dolore e al mistero della vita e della morte.
Ungaretti non parla della guerra per come si è oggettivamente svolta, non parla cioè di
voglia di combattere o di vittorie esaltanti, ma della guerra descrive solo le proprie
personali reazioni. Sono reazioni di isolamento, di sgomento e di smarrimento nel vedere
lo spettacolo di distruzione che circondava l’uomo.
La tragica esperienza della vita di trincea ha mutato profondamente la sua stessa
concezione della guerra e della poesia. Infatti i componimenti più intensi della raccolta
sono proprio quelli scritti durante il fronte in trincea.
Nella poesia “Veglia”, la guerra si manifesta nella truce immagine del compagno di
Trincea ucciso vicino al poeta.
Leggermente staccata è la frase finale, in cui il poeta mette in evidenza il suo
attaccamento alla vita in una situazione disperata di morte. La violenza della guerra fa
scoprire al poeta il desiderio di vivere.
DIVINA COMMEDIA
Anche Dante, nel XXVI canto dell’Inferno, parla delle virtù
scrivendo:
“
Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir
virtute e conoscenza.”
In questa frase Ulisse si rivolge ai suoi compagni dicendo
che non si è stati creati per essere bestie ignoranti, ma per
seguire le virtù e approfondire la conoscenza. E questo
dimostra quando le virtù sono importanti nell’agire umano e
quindi nella scelta, anche di vita o di morte.
LETTERATURA INGLESE
Anche Orwell, nel romanzo 1984, parla di Winston, che è un membro di
un partito, il cui capo è Grande Fratello. Quest’ultimo controlla la vita di
ogni singolo cittadino dell’Oceania attraverso teleschermi. Winston ha il
compito di aggiornare costantemente le notizie dei giornali, al fine di
adattarsi poi nella strategia del partito. Smith sembra supportare le regole
del ma in realtà non sopporta questa mancanza di libertà.
Winston ha due persone che influenzano la sua vita: Julia e O’Brien.
Con Julia ha una relazione segreta e insieme decidono di ribellarsi contro
le regole del partito, unendosi a un’associazione illegale: "La Fratellanza".
O'Brien è un suo amico, ma anche membro della polizia segreta. Questo
tradisce Winston facendolo arrestare.
Winston viene torturato in tre fasi; nella terza cede e tradisce Julia per
salvare la propria vita, tanto da convincersi che aveva fatto un errore a
contestare il Grande Fratello.