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Sintesi

Introduzione Vino: sentiero dell'amore, tesina



La seguente tesina maturità per istituto professionale alberghiero parla del vino, un prodotto enogastronomico che il “Bel paese” può offrire tra quelli più apprezzati, amati ed esportati in tutto il mondo. Infatti, il vino risulta il prodotto alimentare italiano più amato e venduto al di fuori dei confini nazionali, rappresentando una vera e propria bandiera per l’esportazione del Made in Italy all’estero. I collegamenti presenti nella tesina sono i seguenti:

Italiano - Gabriele d’Annunzio + “Con il Fiore de la Bocca Umida a bere” (poesia)
Storia - Gabriele D’Annunzio nella prima guerra mondiale e nel dopoguerra
Cucina - Componenti per valutare un piatto + “Il risotto alle rose” (ricetta)
Sala - Franciacorta Rosè Brut DOCG (vino)
Francese - Les trois étapes de la dégustation
Matematica - Funzioni
Economia aziendale - Marchi nazionali per il vino
Inglese - Understanding and serving wine
Alimentazione - Malattie epatiche
Estratto del documento

DOCG

Esiste dal: 1967 - Istituito nel: 30/11/11

Regione: Lombardia – Provincia: Brescia

Vitigni: Chardonnay e Pinot bianco (massimo 50%),

Pinot nero (minimo 25%).

Zona di produzione dei vini: Brescia e provincie.

Caratteristiche dei vini:

I vini a denominazione di origine controllata e garantita

“Franciacorta” all’atto dell’immissione al consumo

dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche:

Spuma: fine, intensa;

 Colore: rosa più o meno intenso;

Odore: fine, delicato, ampio, complesso, con sentori tipici del Pinot nero e con

 note proprie della rifermentazione in bottiglia;

Sapore: sapido, fresco, fine ed armonico;

 Tipologie di sapore: dosaggio zero, extra brut, brut, extra dry, sec e demi-sec.

Abbinamenti consigliati: pizza, antipasti freddi a base di pesce e di verdure, primi

piatti (paste e riso) dove siano protagonisti pesce e crostacei, o piatto classico come il

vitello tonnato.

Temperatura di servizio: 6-8°C.

Tipologie di vini: “Franciacorta” Rosè; “Franciacorta” Rosè millesimato;

“Franciacorta” Rosè riserva.

Les trois étapes de la dégustation

L’examen visuel, la robe du vin.

Pour apprecier, portez votre verre à l’hauteur d’oeil en direction d’une lumière vive.

Abaissez-le ensuite pour observer ses nuances contre les parois du verre. La couleur

du vin peut être intense, signe de puissance, ou plus légère. Elle s’accompagne d’un

éclat, d’une brillance qui révèlent une bonne vivacité. En regardant le vin par

transparence, on peut juger de sa limpidité. Un

ensemble de signes qui est dejà une vraie

promesse de qualité!

L’examen olfactif, le langage des arômes.

Vous avez dit violette, cassis, vanille, truffe? Sentir un vin, c’est d’entrer dans un

vaste univers de parfums qui évoquent la nature, la rondedes saisons, des matièrs

familières ou plus sauvages. Leur révélation se fera en deux temps: verre immobile

d’abord, puis après avoir fait tourner le vin dans le verre pour amplifier la perception

des arômes et leur intensité. Compliqué?

Non. Cela pourrait s’appeler tout simplement

le jeu des 11 familles

L’examen gustative, les sensations de bouche.

Quand on sait que le organs de notre goût n’identifient que le sucré, le salé, l’acide et

l’amer, on s’etonne que le vin puisse déclencher autant de sensations en bouche! Le

secret? Prendre une petite gorgée de vin, la faire circuler doucement dans la bouche,

en aspirant (discrètement!) un petit peu d’air pour amplifier la perception des âromes.

Au cours de ce contact prolongé, le vin va révéler peu à peu sa nature: caractère

velouté, soyeux ou plus rugueux des tannins sur la langue, puissance ou finesse du

goût, et, surtout, sensation d’équilibre et d’harmonie. Dernière étape de la

degustation: avalez le vin et concentrez-vous sur le “souvenir” qu’il laisse dans votre

bouche. Tout autant que la couleur ou le bouquet, une bonne persistance des saveurs

et des arômes révèle la noblesse du vin.

La funzione

Dati due insiemi non vuoti A e B si dice funzione da A a B (o di A in B) una legge che

ad ogni elemento x di A (x appartiene ad A) associa uno e un solo elemento y di B (y

appartenente a B).

A (insieme di definizione/esistenza o dominio) B (codominio)

X  Y

 

Scrittura formale

f : A B A

B 

x y = f (x)

 F

f (A): Insieme  

x = variabile indipendente e contro-immagine di y

delle immagini

y = variabile dipendente e immagine di x

degli elem. di A f (A)

sottoinsieme di B

Definizione di funzione suriettiva

Data una funzione f : A B con y = f (x):

Una funzione si dice SURIETTIVA se risulta f (A) = B, ovvero ogni elemento di B è

immagine di almeno un elemento di A.

A B

 

 

Definizione di funzione iniettiva

Una funzione si dice INIETTIVA se fa corrispondere elementi distinti di A, elementi

distinti di B.

B A

  

  

Definizione di corrispondenza biunivoca

Si dice che due insiemi non vuoti A e B, sono in CORRISPONDENZA BIUNIVOCA quando

esiste una legge che associa, ad ogni elemento di A, uno e un solo elemento di B e,

viceversa, ogni elemento di B è associato ad uno e un solo elemento di A.

 

Il concetto di funzione è stato introdotto nel 1600 per rappresentare un legame

 di dipendenza tra due grandezze (x (variabile indipendente) e y (variabile

dipendente)).

OSSERVAZIONE: Può capitare che a un elemento di A non sia associato un elemento

di B.

Definizione dell’insieme di definizione

Alcune funzioni sono definite non su tutto R, ma su particolari sottoinsiemi di R.

Il sottoinsieme di A formato dai soli elementi che hanno il corrispondente in B.

Domizia Lucilla Registro V C eno

V C eno

Funzione dell’insieme dei vini DOCG e dei vitigni della Lombardia

DOCG

VITIGNI Franciacorta

Oltrepo’ Pavese

metodo classico Chardonnay

Pinot nero

Scanzo/Moscato

di Scanzo Moscato di

Scanzo

Sforzato della

Valtellina Nebbiolo

Valtellina

Superiore

I marchi nazionali del vino

I marchi italiani DOCG (denominazione di origine controllata e garantita), DOC

(denominazione di origine controllata) e IGT (indicazione geografica tipica) per il vino

sono antecedenti ai marchi europei visti sopra. Essi non sono stati aboliti ma sono

utilizzati in abbinamento ai marchi DOP e IGP.

Si tratta di marchi che attestano per il prodotto vinicolo italiano il legame tra le

caratteristiche del prodotto e l’ambiente geografico di produzione.

A causa della loro larga diffusione tra i consumatori, il Regolamento CE 607/2009 ha

concesso la facoltà di mantenerne l’uso, poiché la loro soppressione avrebbe potuto

generare confusione di mercato. Il successivo DM 30/11/2011 (Approvazione

disciplinari consolidati vini DOP) ha stabilito quali sono in Italia le 73 DOCG e le 330

DOC; tuttavia, anche per la globalizzazione del mercato del vino, la competenza

legislativa in materia è ormai europea.

La sigla DOCG è riservata ai vini già riconosciuti come DOC e a zone espressamente

delimitate di una DOC da almeno 10 anni che siano ritenuti di particolare pregio, perle

caratteristiche qualitative intrinseche e per la rinomanza commerciale acquisita, e che

abbiano dimostrato la propria rilevanza per la sostenibilità economica della zona del

oggetto di protezione. Il riconoscimento di una DOCG prevede una disciplina viticola

ed enologica più restrittiva rispetto a quella della DOC di provenienza.

Analogalmente, i vini IGT possono ottenere la DOC se provengono da zone già

riconosciute, anche con denominazione diversa, come IGT da almeno 5 anni.

Il riconoscimento di una DOC prevede una disciplina enologica più restrittiva rispetto a

quella della IGT precedentemente rivendicata.

Rispetto alle DOCG e alle DOC di altre parti del mondo, quelle europee sono più legate

al territorio e alla tradizione locale. Perciò DOCG e DOC sono anche strumenti di

marketing per la conquista e la fidelizzazione del consumatore finale.

Understanding and serving wine

Wine is fermented fruit essentially liquid.

You pick ripe grapes, put them in a clean container, crush them to release their juice

and then wait for a fermentation (is when yeasts come into contact with the sugar

and gradually converts it in alcohol).

The factors that can affect the taste of wine are: the material and size of container,

the temperature and the length of fermentation.

The factors that can affect the characteristic of wine are: the variety of grapes, the

climate, the soil they are grown in and the additives during fermentation.

White wines can be produced from green grapes or fermenting red grapes discarding

the skins. They are light in character, with crisp and fruit flavours and aromas, often

considered aperitif wines or served in place of cocktails.

Red wines come from red grapes. They have a deep and velvety colour and spicy. The

wine is more tannic when the longer the juice stays in contact with the skins, and it is

less tannic when the sooner skins are removed.

Rosé wines are pink wines come from red grapes, but the grape juice stays in contact

with the dark sking for a very short time. Some rosés are called “blush wines”, thanks

to a trendy rebranding of them in the 1980s.

Some people prefer “old world” winemaking, less bold in colour, more elegant and

subtle in taste.

Other people prefer “new world” winemaking, bolder in colour and taste, bursting with

fruit aromas and with higher alcohol content.

Le malattie epatiche

Il fegato è una voluminosa ghiandola, del peso di circa 1,5 kg, localizzata sotto

l’arcata costale destra. Può essere colpito da numerose patologie in grado di alterare

la sua funzionalità.

Indicazioni dietetiche

Gli ammalati cronici di fegato necessitano di una dieta bilanciata sia dal punto di vista

quantitativo che qualitativo, ossia con un giusto apporto di grassi, proteine e zuccheri.

Attualmente soltanto l’alcol viene imputata un’azione nociva nei confronti del fegato,

perciò come misura dietetica in caso di disfunzioni epatiche è fondamentale

l’astensione assoluta dall’alcol. E’ inoltre consigliato limitare i grassi da condimento e

preferire quelli vegetali (olio d’oliva, di semi); i fritti possono essere consumati

occasionalmente in modesta quantità. Va anche limitato il consumo del sale da

cucina.

Epatite

L’epatite è un’infiammazione del fegato che determina una progressiva distruzione

degli epatociti (cellule che costituiscono il tessuto del fegato). La forma più comune di

epatite è causata da virus (epatite virale). Alcuni farmaci, droghe, funghi tossici,

sostanze presenti in particolari ambienti di lavoro possono anche condurre a epatite

(epatite tossica). Le epatiti virali possono presentarsi in forma acuta oppure cronica

(quando l’epatite si protrae per oltre sei mesi):

Le forme acute sono causate dai virus dell’epatite A, B, D o E; esse si

 manifestano con malessere generale, inappetenza, nausea, debolezza, mal di

testa, dolori addominali e febbre.; il sintomo più caratteristico è l’ittero: le

mucose, la cute e i tessuti in genere, assumono una colorazione giallastra a

causa della presenza nel

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