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Sintesi
Italiano: Umberto Saba

Storia: Seconda guerra mondiale

Inglese: I virus (computer)

Sistemi: Procedura ed applicazioni di sicurezza

Elettronica: I cavi: RJ45

Informatica: Prima, Seconda e Terza Forma normale

Calcolo della probabilità statistica: La Simulazione

Matematica: I Teoremi di: Lagrange, Rolle, Cauchy, De Hospital
Estratto del documento

Scrisse molte raccolte poetiche che riunì poi in un'unica raccolta che prende il nome di

“Canzoniere” (il titolo è un riferimento a Petrarca), la prima edizione risale al 1948, l’edizione

definitiva risale invece al 1961.

Il “Canzoniere” è la “storia di un amore”, ovvero costituisce il racconto di un’esistenza poetica. Ciò

fa pensare al tentativo analogo compiuto in quel giro d’anni da Ungaretti, che intitolava il

complesso della sua opera poetica “Vita di un uomo”. La differenza con Ungaretti è però

sostanziale, infatti Ungaretti ritrova la continuità della sua esperienza a posteriori, nella valutazione

che fa del senso della sua poesia. Saba invece accompagna i vari momenti di uno svolgimento

continuo, è come se si abbandonasse al fluire dell’esistenza, che è amore e dolore.

I sentimenti di cui Saba parla sono sentimenti elementari, rapportati alle manifestazioni elementari

della vita degli animali e legate all’immediatezza del vissuto.

“A mia moglie” è una lirica che fa parte di una delle prime raccolte di Saba: “La casa in

campagna”.

“La capra” Questa poesia è fondata su un rapporto di somiglianza fra mondo umano e mondo

animale nel dolore, nella comune angoscia del vivere. La capra bela, cioè manifesta dolore, proprio

perché esprime la miseria di ogni essere che anela ad un’impossibile libertà.

Gianluca Zaccaro 5IB Tesi di Italiano - Percorso Multidisciplinare

La capra Saba commento

Il poeta elegge un umile animale, una capra, a rappresentare il comune destino di sofferenza del

mondo umano e quello animale,quindi fraternità di tutte le creature. Il quadro è semplice: una capra

solitaria che,sazia d'erba bagnata,bela sul prato.Questi dati esprimono un alto significato morale e

umano perchè in quel belato il poeta trova una consonanza col dolore proprio e di ogni altra

creatura.Questa lirica è nota per un verso:in una capra dal viso senito.Non ha implicazioni razziali

positive e negative ma è solo un verso visivo.L'animale richiama la situazione degli ebrei,le

persecuzioni,il lamento di tutta una razza.Nella capra Saba riconosce un aspetto distintivo di ogni

essere umano:il dolore. Nell'animale, egli scorge le sofferenze e gli atteggiamenti di ogni uomo

quando soffre, perchè la sofferenza è il destino di ogni uomo, quella che rende tutti fratelli. Il poeta

parla ad una capra incontrata prigioniera e belante nel prato ma sazia d'erba, così facendo si

avvicina nell'animo alle sofferenze di tutte le creature viventi.. Quel lamento lo ha convinto che

nella povera bestiola c'era un dolore simile al suo e di cui egli ha inteso alla fine il messaggio,

perché il dolore è universale ed ha una sua voce per tutti e per ciascuno.La capra è una creatura che

nel suo dolore soffre simbolicamente il dolore di tutti; il significato della poesia è il dolore che

accomuna animali e uomini.

La capra analisi del testo

La prima strofa ha un carattere descrittivo : la capra viene mostrata in una situazione che , pur non

essendo disperata , è comunque di profondo disagio (è legata e bagnata dalla pioggia).Nella seconda

strofa si sviluppa la narrazione. Il poeta risponde per scherzo, poi sulla base di una motivazione

profonda: il belato della capra esprime un dolore universale, un " mal di vivere" che è lo stesso per

tutti gli esseri viventi. La risposta del poeta ,quindi, è seria. La terza strofa ha un carattere

sentenziale(giudicare) e mette in rapporto i due termini "male e vita" Saba non imposta il discorso

attraverso una similitudine bensì attraverso un immaginario dialogo.Alla base della poesia c'è una

concezione dell'esistenza di tipo quasi religioso : uomini e animali partecipano ad un'unica vita,

quella universale , di un'unica realtà, quella divina, anche se questa vita e questa realtà sono

dominate dalla sofferenza, dal dolore. La poesia esprima la pessimistica concezione della vita,lo

spunto sulla meditazione sul dolore e male,è simboleggiato da una capra solitaria colta in un

momento di disagio alto nel quale il poeta si sente vicino perchè accomunato ad essa come a tutti gli

altri essere viventi da un identica o eterna legge di dolore.Perciò la risposta del poeta(prima

scherzosa) a quel belato non sembra più ridicolo e buffa(come al 1° verso) ma seria e partecipe.

Nell'ultima strofa la dimensione del dolore si stende all'universale

La capra La capra parafrasi

Ho parlato a una capra. Ho parlato con una capra

Era sola sul prato, era legata. Era legata in un prato ed era sola

Sazia d'erba, bagnata Aveva appena mangiato

dalla pioggia, belava. era bagnata per la pioggia e belava(lamentava).

Quell'uguale belato era fraterno Il suo belato mi sembrava fosse solidale

al mio dolore. Ed io risposi,prima con il mio dolore.E io ho risposto, prima

per celia, poi perché il dolore è eterno, per scherzo, poi perchè il dolore è eterno

ha una voce e non varia. ha una voce sola ed è uguale per tutte le creature.

Questa voce sentiva Sentivo questa voce

gemere in una capra solitaria. gemere nel verso di una capra solitaria

In una capra dal viso semita In una capra dal viso simile a quello degli ebrei

sentiva querelarsi ogni altro male, sentivo il lamento di tutti i mali,

ogni altra vita. di tutte le vite.

Gianluca Zaccaro 5IB Tesi di Italiano - Percorso Multidisciplinare

A mia moglie commento

Saba compose questa lirica nel 1911 e la giudicò fin da subito la propria poesia più bella. In essa

l'amore per la moglie Lina si esprime in modo davvero insolito, attraverso una serie di paragoni con

le femmine di alcuni animali: la gallina, la giovenca, la cagna, la coniglia, la rondine, la formica,

l'ape. La stessa moglie del poeta in un primo tempo si sentì quasi offesa di tali accostamenti; in

realtà il componimento è prevaso da un sentimento di intensa tenerezza e dolcezza, accentuate

entrambe da un tono apparentemente ingenuo, quasi infantile: il poeta guarda al mondo della natura

nei suoi aspetti quotidiani con occhi semplici, avvertendo in essa le migliori qualità e la condizione

di maggiore vicinanza a Dio.

A mia moglie analisi

E' un elogio alla moglie Lina attraverso termini di paragone inconsueti.Vuole celebrare la

superiorità del genere femminile e la sua vicinanza alla natura, mettendo in evidenza l'energia vitale

e la fisicità.Saba non vuole mancare di rispetto alla moglie e alla donna in generale ma lodarle con

una concezione del femminile non proprio moderne.Saba parlando della moglie descrive la virtù

della donna secondo angolazioni tradizionali.Ne sottolinea la protettività materna(v25),l'eleganza

della movenza come la rondine(v69),fedeltà laboriosa come la formica(v72).E' un testo semplice

nel linguaggio e trasparente nei significati.Le strofe iniziano tutte allo stesso modo:"Tu sei come",

introducendo paragoni con animali.I versi sono bravi con presenza di enjambment: gravida,

giovenca,cagna,pavida,coniglia.Nel finale le 3 parole "animali,donna,Dio" all'ultimo verso,

rispecchiano l'opinione di Saba secondo il quale la donna come gli animali si avvicina a Dio.

L'amore per la moglie viene espresso attraverso paragoni con le femmine di alcuni animali, essi

sono:gallina,giovenca,coniglia,rondine,formica,ape.La moglie Lina ha il portamento eretto e

superbo della gallina; la componente materna,affettuosa e allo stesso tempo triste che assomiglia a

quella della giovenca; della cagna la devozione incondizionata,amore tenace per il suo uomo,gelosia

di chi lo avvicina; come la coniglia, si allieta degli atti di gentilezza a lei rivolti mentre si chiude in

sè stessa se è abbandonata; come la rondine, fa tornare la primavera nella vita triste e vecchia del

poeta, però a differenza della rondine lei rimane a casa mentre la rondine vola via;è previdente

come la formica e laboriosa come l'ape

A mia moglie testo Parafrasi

Tu sei come una giovane, Tu sei come una giovane

una bianca pollastra . Una bianca pallastra

Le si arruffano al vento A lei si arruffano le piume al vento

le piume , il collo china china il collo

per bere , e in terra raspa ; per bere e gratta in terra

ma, nell'andare , ha il lento ma nel suo modo di camminare ha lo stesso

tuo passo di regina , tuo passo lento di della regina

ed incede sull'erba e procede sull'erba

pettoruta e superba . Pettoruta e superba

E' migliore del maschio . E' migliore del maschio

E' come sono tutte E' come tutte

le femmine di tutti le femmine di tutti

i sereni animali i sereni animali

che avvicinano a Dio. Che sono vicini a dio

Così se l' occhio ,se il giudizio mio Cpsì se l'occhio e se il mio giudizio

non m ' inganna , fra queste hai le tue uguali , non mi ingannano,hai fra queste le uguali

e in nessun ' altra donna . A te e in nessun'altra donna

Quando la sera assonna Quando la sera fa venire sonno

le gallinelle , alle gallinelle,

metton voci che ricordan quelle, esse emettono voci che ricordano quelle

dolcissime , onde a volte dei tuoi mali , dolcissime, con le quali avvolte ti lamenti

Gianluca Zaccaro 5IB Tesi di Italiano - Percorso Multidisciplinare

ti quereli , e non sai dei tuoi mali e non sai

che la tua voce ha la soave e triste che la tua voce ha la musica soave e triste

musica dei pollai . Dei pollai

Tu sei come una gravida Tu sei come una mucca

giovenca ; incinta

libera ancora e senza ancora agile e senza

gravezza , anzi festosa ; pesantezza anzi festosa

che , se la lasci , il collo la quale se la accarezzi rivolge il collo

volge , ove tinge un rosa dove un rosa

tenero la sua carne. Tenero colora la sua carne

Se l ' incontri e muggire Se la incontri e la odi muggire

l'odi , tanto è quel suono quel suono è

lamentoso , che l ' erba tanto lamentoso che strappi l'erba

strappi , per farle un dono . Per farle un dono

E' così che il mio dono E' così che ti offro il mio dono

t ' offro quando sei triste . Quando sei triste

Tu sei come una lunga Tu sei come una lunga cagna

cagna , che sempre tanta che ha sempre

dolcezza ha negli occhi , negli occhi tanta dolcezza

e ferocia nel cuore . E ferocia nel cuore

Ai tuoi piedi una santa ai tuoi piedi sembra una stanta

sembra , che d ' un fervore che emana

indomabile arda , un colore spirituale invincibile

e così ti riguarda e in questo modo ti guarda

come il suo Dio e Signore . Come il suo Dio e Signore

Quando in casa o per via quando segue in casa o via

segue , a chi solo tenti mostra i denti

avvicinarsi , i denti bianchissimi a chi tenta solo

candidissimi scopre . Di avvicinarsi

Ed il suo amore soffre ed il solo amore soffre

di gelosia. A causa della gelosia

Tu sei come la pavida tu sei come la pavida

coniglia . Entro l ' angusta coniglia paurosa.Si aza diritta

gabbia ritta al vederti dentro la gabbia stretta e

s 'alza , protende

e verso te gli orecchi verso te gli orecchi

alti protende e fermi ; lunghi e fermi

che la crusca e i radicchi dal momento che tu le porti

tu le porti , di cui la crusca e i radicchi

priva in sé si rannicchia, priva dei quali si ramicchia in sè

cerca gli angoli bui . Alla ricerca gli angoli bui.

Chi potrebbe quel cibo Chi potrebbe ritorglierli

ritoglierle? Chi il pelo quel cibo? Chi il pelo

che si strappa di dosso , che si strappa di dosso ,

per aggiungerlo al nido per aggiungerlo al nido

dove poi partorire? dove poi partorire?

Chi mai farti soffrire? Chi mai farti soffrire?

Tu sei come la rondine Tu sei come la rondine

che torna in primavera . Che in primavera ritorna

Ma in autunno riparte ; Ma in autunno riparte

e tu non hai quest ' arte . E tu non hai questa abitudine

Tu questo hai della rondine : tu hai della rondine questa caratteristica,

le movenze leggere ; il modo di muoversi aggraziato questo

questo che a me , che mi sentiva ed era che annunciavi a me che mi sentivo ed

vecchio , annunciavi un 'altra primavera . ero vecchio annunciando un altra primavera

Gianluca Zaccaro 5IB Tesi di Italiano - Percorso Multidisciplinare

Tu sei come la provvida Tu sei come la formica

formica. Di lei, quando previdente.Di lei parla

escono dalla campagna , al bimbo la nonna

parla al bimbo la nonna che lo accomagna quando

che l ' accompagna . passeggiano nei campi

E così nella pecchia E così ti ritrovo

ti ritrovo , ed in tutte nell'ape ed in tutte

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