Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 12
Viaggio - Tesina per liceo scientifico Pag. 1 Viaggio - Tesina per liceo scientifico Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Viaggio - Tesina per liceo scientifico Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Viaggio - Tesina per liceo scientifico Pag. 11
1 su 12
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Italiano: Gabriele D’Annunzio (Le Laudi del cielo, del mare della terra e degli eroi);

Inglese: James Joyce (Ulysses);

Latino: Petronio (il Satyricon, i rapporti con la tradizione letteraria);

Arte: Paul Gauguin;

Storia: Imperialismo e Colonialismo (La politica coloniale delle grandi potenze in Asia e Africa);

Geografia Astronomica: la Luna.
Estratto del documento

Così Gauguin descriveva in una lettera a un amico questa sua opera che egli

considerava capolavoro:

<< A destra, in basso, un bambino addormentato e tre donne sedute. Due figure

vestite di porpora si confidano i propri pensieri. Una grande figura accovacciata, che

elude volutamente le leggi della prospettiva, leva il braccio e guarda attonita le due

donne che osano pensare al loro destino. Al centro una figura coglie frutti. Un idolo

con le braccia alzate misteriosamente, sembra additare l’aldilà. Una fanciulla seduta

per ascoltare l’idolo. Infine una vecchia, prossima alla morte, placata e presa dai suoi

pensieri, completa la storia >>

L’opera può essere interpretata come una metafora della vita,

dall’infanzia alla vecchiaia, ma anche una rappresentazione della natura

effimera dell’esistenza e un confronto tra la “natura” e la “ragione”;

rappresentata nel dipinto dalle due donne in atteggiamento di riflessione.

Dunque si tratterebbe di un poema figurato, da non intendersi né come una

narrazione di fatti, né come un’allegoria evidente. Quale nesso, infatti,

intercorre fra il titolo e l’opera? Difficile comprendere il linguaggio criptico del

pittore, se non per alcuni riferimenti: il bimbo addormentato che rappresenta la

nascita; la figura maschile che coglie i frutti (la vita); la vecchia (la morte). Alle tre

inquietanti domande che ogni uomo si pone sul mistero del proprio passaggio

sulla terra, sul perché della propria precarietà, sulle proprie origini e sulla

propria fine, nessuno è stato capace di dare una risposta universale che esuli

dalla propria soggettività. L’espressiva figura eretta che coglie un

frutto da un albero, la più luminosa

dell’intero dipinto, l’unica maschile in

una narrazione tutta al femminile, può

rappresentare l’uomo che coglie – nel

momento più esaltante della propria vita,

quello della giovinezza – il frutto

prezioso e la parte migliore

dell’esistenza.

La vecchia stanca e rassegnata pare,

invece riflettere sulla sua vita passata, sui

rimorsi e i rimpianti. Perciò le parole,

come aveva affermato Gauguin, sono

vane, inutili; esse non risolvono i

problemi né danno risposte alle angosce

della vita.

GEOGRAFIA ASTRONOMICA

La Luna: Viaggio verso nuovi mondi

La medesima spinta propulsiva che indusse uomini verso l’ignoto, verso la ricerca

inesausta delle proprie origini, porterà l’uomo del ventesimo secolo a varcare

addirittura i confini del proprio pianeta e a compiere il viaggio verso la Luna.

L’uomo, da sempre, ha guardato la Luna come a qualcosa di infinitamente

lontano e irraggiungibile: filosofi, poeti, pensatori, fin dall’antichità più

remota, si sono rivolti ad essa attribuendole significati metafisici e allegorici.

Per queste ragioni, il raggiungimento fisico della Luna rappresentò una vera e

propria conquista che permise di acquistare conoscenze di ordine scientifico su

questo sconosciuto a affascinante satellite. Il 20 luglio del 1969, Luis Armstrong

poggia piede sulla Luna.

La missione dell’ Apollo 11 ha permesso di identificare sulla Luna mari,

ovvero aree piatte formate da polveri scure; rilievi, costituiti da rocce chiare:

vere e proprie catene montuose con cime molto alte come i monti Leibnitz;

crateri e cerchi formati dalla caduta di meteoriti e durante il consolidamento

della Luna.

La Luna, è l’unico satellite della Terra. Le sue caratteristiche sono: massa e

dimensione. La sua superficie è un ottantunesimo di quella terrestre. Ha la forma di

un ellissoide (ha una forma sferica leggermente schiacciata ai poli).

La Luna, probabilmente a causa del basso valore di gravità, è priva di

atmosfera, non essendo riuscita a trattenere le particelle di gas che poi si sono perse

nello spazio. L’assenza di atmosfera provoca anche l’assenza di fenomeni

crepuscolari.

La Luna è dotata di tre movimenti principali:

- Il moto di rotazione intorno al proprio asse;

- Il moto di rivoluzione intorno alla Terra;

- Il moto di traslazione, con la Terra, intorno al Sole.

Durante il mese sinodico ( intervallo di tempo tra due uguali

allineamenti Luna-Sole) cambia l’aspetto della Luna perciò si

distinguono quattro fasi lunari:

- Congiunzione (Novilunio) o Luna Nuova: la Luna si trova tra il

Sole e la Terra. Rivolge alla Terra la faccia non illuminata.

- Primo quarto: si vede solo un quarto di Luna illuminata.

- Opposizione (Plenilunio): la Luna si trova dalla parte opposta

del Sole rivolgendo verso di noi la faccia illuminata

- Ultimo quarto: si vede l’ultimo quarto illuminato.

La conquista della Luna non ha comunque esaurito l’ansia del

a

conoscere. La curiosità dell’uomo, ha portato l’umanità

superare i propri limiti, spingendosi fino ai confini

dello Spazio… LETTARATURA LATINA

Petronio: Il Satyricon

Viaggio senza etica, senza morale

La tradizione ci riporta la data attribuibile al Satyricon attorno al II sec. D.C., e quel

poco che sappiamo di Petronio ci viene dagli Annales di Tacito. Tacito nel XVI libro

degli Annales descrive la figura inimitabile e irraggiungibile di un cortigiano di

Nerone, T. Petronius Niger, a cui lo stesso imperatore guardava ammirevolmente

come modello di eleganza, chic e gusto estetico (Tacito però non fa nessun

riferimento al Satyricon). Famosa è la descrizione fatta da Tacito stesso sul suicidio di

Petronio: egli si incise le vene e, facendo in modo da allontanare il più possibile il

momento della morte, andò ad un banchetto discutendo tranquillamente di argomenti

poetici. Il suo suicidio sembra essere stato concepito dallo stesso autore come una

sorta di parodia teatrale del suicidio, ed è proprio questo che ci fa identificare il

Petronio descritto da Tacito con il Petronio del Satyricon, cioè un uomo di grande

spregiudicatezza, e con un grande acume critico. Tacito però omette il Satyricon,

forse perché ritenuta da lui opera immorale, forse perché non lo conosceva. La

datazione è certamente attribuibile non oltre l’impero di Nerone. Lo stile del

romanzo ha dato più problemi ai critici: infatti il linguaggio parlato di alcuni

personaggi minori è profondamente diverso dal linguaggio letterario normalmente

usato. Questi volgarismi sono riconducibili, attraverso altre fonti in altre opere), al

linguaggio parlato dai strati più bassi della popolazione. Petronio quindi fece una

grossa opera per portare alla luce questo tipo di linguaggio armonizzandolo

perfettamente al resto del linguaggio del romanzo.

Del Satyricon ci sono rimasti frammenti del XIV e XVI libro e l’intero XV libro in

cui vi è narrato il famoso episodio della cena di Trimalcione.

La storia è narrata in prima persona da Encolpio, un giovane avventuriero che

compare in tutte le scene del romanzo e che racconta tutte le peripezie che gli sono

capitate. Da principio Encolpio ha a che fare con un maestro di retorica da strapazzo,

Agamennone, con cui parla della decadenza della retorica. Apprendiamo che

Encolpio viaggia in compagnia di una altro avventuriero, Ascilto, e di un bel giovane,

Gitone, con cui forma un triangolo amoroso. Entra così in scena Quartilla che

convince i giovani a celebrare dei riti in favore di Priapo, dio che simboleggia il sesso

maschile, ma che in realtà è un trucco per soddisfare i propri capricci lussuriosi.

Appena sfuggiti da Quartilla i tre giovani vengono scritturati per una banchetto a casa

di Trimalcione, un potente ma rozzo liberto. Petronio descrive con accuratezza il

banchetto da Trimalcione, il modo rozzo di parlare suo e degli altri liberti invitati.

Liberatisi da Trimalcione, Encolpio e Ascilto hanno un violento litigio per debba stare

con Gitone: Ascilto si porta via Gitone e non si fa vedere più. Nel frattempo Encolpio

entra in una pinacoteca ove incontra Eumolpio, un vecchio poeta vagabondo. Così,

recuperato gitone, i tre formano un nuovo triangolo amoroso. Le scene per ora si sono

svolte in una cittadina della Campania, ma i tre sono costretti a imbarcarsi

clandestinamente su una nave mercantile. Quando le cose stavano per mettersi male

per i tre scoppia una tempesta che fa colare a picco la nave. I tre naufraghi si

ritrovano così nella città di Crotone, una città che aveva conosciuto antichi splendori

ma che ora era in balia di cacciatori di eredità in quanto ai nobili mancavano gli eredi.

Eumolpio ha un’illuminazione: finge di essere un nobile senza erede e che Encolpio e

Gitone siano i suoi due schiavi per attirare le attenzioni e i favori dei cacciatori di

eredità. Intanto le cose si mettono male per i tre che stanno per essere scoperti dai

cacciatori di testamenti; l’ultimo episodio di cui siamo in possesso è la lettura di un

finto testamento da parte di Eumolpio in cui afferma che chi vuole la sua eredità deve

prima mangiare i suoi resti: tutti i cacciatori però sono disposti a farlo per l’eredità….

Non possiamo assolutamente immaginare cosa ci sia dopo nel racconto, in quanto

non abbiamo elementi necessari per farlo.

Il Satyricon è una parodia del romanzo stesso. Infatti prendendo in considerazione

quello più diffuso ,ossia quello d’amore, dovrebbe riscontrare questi aspetti: centralità

del tema amoroso, serietà dei personaggi, nessuna indulgenza all’erotismo, fedeltà

amorosa, tono elevato e letterario. Invece nella vicenda viene scelta una coppia non

eterosessuale, i personaggi non possiedono alcuna serietà, appaiono privi di valori

morali, pensano solo al soddisfacimento del piacere. Quest’opera si presenta come

una stratificazione di generi e ciò serve proprio a dissacrare questi stessi. Le

tematiche fondamentali sono: il sesso, che ossessiona i personaggi continuamente, il

denaro la cui ricerca e l’avidità nel custodirlo finiscono per farne un valore di

riferimento per gli uomini che vengono apprezzati o sviliti in base al possesso di esso,

e la morte, ora motivo di paura, altre volte invocata e desiderata per curiosità come

nel caso di Trimalchione. Un altro tema importante è quello del viaggio ma Encolpio

non viaggia per tornare a casa o come Ulisse per riprendere le redini del suo regno in

balia dei Proci, il suo, di Encolpio, è un viaggio senza etica, senza morale, è come se

gli avvenimenti e le azioni gli cadessero addosso… Ulisse nelle peripezie ci cresce, è

come se, inconsapevolmente, innalzassero il suo animo e il suo spirito a creare un

uomo, ed in fondo, un eroe vero... Encolpio non è certo un eroe! è solo il protagonista

quasi passivo in una storia non sua, cioè, in una storia che lui stesso non vuole.

LETTERATURA INGLESE

James Joyce: Ulysses

One of the greatest writers of the early twentieth century, James

Joyce suffered from an incurable case of wanderlust. He was born

in Dublin in 1882 and died in 1941. During his 58 years, he lived

in many different parts of the world. He began his life in Dublin,

Ireland, which was the setting for most of his great fiction. In

1903, he moved to Paris, but returned to Dublin a year later when

his mother was dying.

Joyce’s life was a troubled one with bouts of alcoholism, depression, and poverty. Despite

his problems, he managed to write many influential pieces of literature: Ulysses, , the short

story collection Dubliners, and a autobiographical novel, A Portrait of the Artist as a Young

Man. Ulysses

The whole novel takes place on a single day, Thursday, June 16, 1904, which was special to

Joyce because it was the day when I met Nora Barnacle, his future wife. During the course

of this day, three main characters wake up, have various encounters in Dublin, and go to

sleep eighteen hours later. The central character, Leopold Bloom, a middle-aged, is Joyce’s

common man. He leaves his home at eight o’clock to buy his breakfast and after lands on

the shores of many streets, attends a funeral endures misadventures and delight. During his

wanderings, Bloom meets Stephen Dedalus, who becomes his adopted son: finally there's

bloom's wife, molly, a voluptuous singer who is planning an afternoon of adultery with her

music director. As its title suggests, Ulysses is related to Homer’s great epic the Odyssey.

Joyce used the Odyssey as a structural framework for his book, arranging

Dettagli
Publisher
12 pagine
145 download