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Sintesi
Storia: la seconda guerra mondiale;

Musica: Schonberg;

Italiano: Salvatore Quasimodo;

Spagnolo: Pablo Picasso (Guernica);

Inglese: la battaglia d'Inghilterra;

Scienze: l'energia nucleare;

Geografia: il Giappone;

Storia dell'arte: Pablo Picasso;

Tecnologia: la bomba atomica.
Estratto del documento

IL NOVECENTO

LA SOCIETÀ E LA CULTURA

Il Novecento si apre con una generale crisi dei valori ottocenteschi.

La rivoluzione in Russia, due guerre mondiali, le dittature fascista e nazista, la guerra

civile di Spagna sono le testimonianze del travaglio di un'epoca tesa e instabile.

Per quanto riguarda in particolare la musica, essa diviene il sottofondo costante

dell’esistenza quotidiana. Importantissimo per la storia della musica è l'avvento del

cinema, della radio e della televisione.

La nascita del nuovo secolo è caratterizzata da un generale desiderio di rinnovamento.

In particolare Schönberg riesce a elaborare un sistema musicale totalmente nuovo, la

dodecafonia, basato sull'utilizzo dei dodici suoni della scala cromatica ordinati in una

specifica successione chiamata serie avendo come obiettivo quello di dare a tutte le note

della scala cromatica la stessa importanza, invece, nel sistema tonale ogni nota ha un

peso diverso a seconda che sia tonica, dominante, ecc.

Nella musica atonale rimangono tuttavia presenti tutti gli altri elementi che concorrono

a formare una musica, ovvero combinazioni ritmiche tra i suoni, andamenti verso l'acuto

e verso il grave delle melodie, e intervalli musicali, se pur sconnessi dal cosiddetto

"sistema tonale". Per tal motivo la musica atonale potrebbe definirsi una musica più

primitiva, a meta' strada tra la musica puramente ritmica realizzata con soli strumenti a

percussione, e la musica tonale tradizionale.

Arnold Schonberg è stato uno dei primi compositori del XX sec. A scrivere musica al

di fuori delle regole del sistema tonale e l’ideatore del metodo dodecafonico.

Schonberg nasce a Vienna nel 1874, di origine ebraica. L’avvento al potere di Hitler nel

1933 lo costringe a fuggire in Francia, poi ottiene asilo negli Stati Uniti dove trascorrerà

il resto dei suoi anni. Si reca a Boston, New York e infine in California, dal 1936 al

1944 insegna all’Università di Los Angeles. Muore nel 1951 per un attacco cardiaco.

La sua prima opera importante è il poema sinfonico “Notte trasfigurata”, tra le principali

composizioni ricordiamo “Attesa”, “Un sopravvissuto di Varsavia” in cui viene

rievocato lo sterminio nazista del ghetto di Varsavia.

All’inizio del Novecento un nuovo genere musicale, il jazz, diviene popolare a New

Orleans e si ispira ai canti di lavoro (work songs) delle piantagioni di cotone, agli

spirituals (canti religiosi), ai blues (canti accorati e nostalgici) e al ragtime (una vivace

musica popolare). Le prime bands, formate da una sezione melodica (cornetta,

clarinetto, trombone) e da una sezione ritmica (banjo, chitarra, bassotuba),

improvvisavano a orecchio e si esibivano in parate stradali in occasione di matrimoni e

funerali. Questo era lo stile hot, ossia il jazz improvvisato. La musica jazz andò

progressivamente affermandosi; risalgono al 1913 le prime incisioni di dischi. A

Chicago negli anni Trenta nasce il boogie-woogie con le grandi orchestre jazz ed

emergono solisti come Louis Armstrong, cornettista-trombettista. Negli anni Trenta

predominò un nuovo genere, lo swing, caratterizzato da anticipazioni e ritardi nel ritmo.

Nell'era dello swing si costituirono le orchestre per la musica da ballo. La cantante Ella

Fitzgerald fu la voce più popolare dello swing, e Benny Goodman divenne il "re dello

swing". Negli anni Quaranta, con la terribile esperienza bellica, vi fu negli Stati Uniti

una nuova presa di coscienza della popolazione nera, e sorse il genere be-bop, un

linguaggio musicale di protesta: i massimi rappresentanti di questo periodo furono il

sassofonista Charlie Parker e il trombettista Dizzy Gillespie. Nel primo dopoguerra si

impose il cool jazz; con un ritmo più pacato, negli anni Cinquanta, l'hard bop, con

sonorità accese e ritmi accentuati, che trovò la sua voce nella tromba di Miles Davis.

Alla fine degli anni Cinquanta, negli Usa, vi è una nuova coscienza politica tra la

popolazione nero-americana e i problemi razziali sono molto sentiti. Nasce il free jazz

(jazz libero), dove "libero" significa la volontà di liberarsi delle esperienze jazzistiche

precedenti e affermare una cultura nera indipendente dalla cultura bianca. Dagli anni

Settanta il jazz subisce le influenze del rock e delle nuove tecniche elettroniche.

SALVATORE QUASIMODO

I temi principali delle sue poesie sono

l’amore per la terra siciliana, la malinconia e il ricordo

dell’infanzia

Una delle figure più significative della letteratura del Novecento è Salvatore

Quasimodo, come dimostrano i numerosi riconoscimenti attribuitigli dalla cultura

internazionale, che culminarono nel 1959 con il premio Nobel per la letteratura.

Salvatore Quasimodo nacque a Modica, in provincia di Ragusa, il 20 agosto 1901.

Trascorse la sua infanzia in vari paesi della Sicilia dove via via si era trasferito il padre

che faceva il capostazione. Dopo il diploma di geometra nel 1919 si trasferì a Roma

dove si iscrisse alla facoltà di ingegneria, ma le ristrettezze economiche e gli interessi

per la lingua latina e greca lo dissuasero dal laurearsi. A Firenze, nel 1929 fu introdotto

dal cognato nell’ambiente letterario dove conobbe Eugenio Montale e cominciò le sue

pubblicazioni poetiche. Nel 1940 fu chiamato ad insegnare letteratura italiana al

Conservatorio. Il poeta fu profondamente turbato dallo scoppio della II guerra mondiale

e decise che la poesia dovesse interessarsi agli orrori della guerra. Nacquero le raccolte

poetiche: Giorno dopo giorno, La vita non è sogno, La terra impareggiabile. Il poeta

morì il 14 giugno 1968 a seguito di un’emorragia cerebrale, mentre presiedeva ad

Amalfi un premio di poesia. Da Napoli, dove era stato trasportato d'urgenza, venne

trasferito a Milano, e seppellito nel Cimitero Monumentale.

Alle Fronde dei salici

E come potevamo noi cantare

con il piede straniero sopra il cuore,

fra i morti abbandonati nelle piazze

sull’erba dura di ghiaccio, al lamento

d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero

della madre che andava incontro al figlio

crocifisso sul palo del telegrafo

Alle fronde dei salici, per voto,

anche le nostre cetre erano appese,

oscillavano lievi al triste vento.

Dal punto di vista metrico, la poesia è costituita da versi endecasillabi sciolti, cioè non

legati da rima. Sono tuttavia presenti varie rime imperfette. Nei primi due versi, per

esempio, "cantare", "straniero" e "cuore" sono legati da rime imperfette che accentuano

il significato espresso, cioè l'impossibilità di comporre poesia davanti all'oppressione

dell'invasione nazista. L'immagine del giovane crocifisso sul palo del telegrafo rimanda

alla figura di Cristo morto in croce. Il giovane diventa così, insieme ai fanciulli, simbolo

delle vittime innocenti morte a causa della guerra.

Questa poesia si ispira ad un salmo in cui gli Ebrei espressero il proprio lamento per

l’esilio a Babilonia. E’ la rappresentazione degli orrori commessi dai nazisti sulla

popolazione inerme degli italiani, massacri che suscitavano panico e paura tra i civili.

Orribile erano i morti abbandonati nelle piazze, il lamento dei fanciulli, il grido

straziante della madre che vedeva il proprio figlio appeso al palo del telegrafo. Scene

reali che si verificavano nelle città e nelle campagne italiane. Così come gli ebrei

deportati in Babilonia si rifiutarono di cantare per la sofferenza che stavano provando,

allo stesso modo il poeta vede nell'invasione nazista dell'Italia un dolore troppo grande

per poter continuare a comporre poesia; egli depone quindi la cetra, che ne è il simbolo :

"anche le nostre cetre erano appese". In tal modo l'autore esprime anche la sua

concezione della poesia: il poeta deve essere attento al mondo circostante e provare dei

sentimenti per esso, talvolta talmente forti da impedirgli di comporre. La poesia cioè

non deve essere estranea al mondo, ma avere un ruolo sociale attivo, contribuendo allo

sviluppo della società.

L’opera è l’emblema e denuncia contro la guerra.

Guernica è dunque il nome di un famoso dipinto del 1937 di Pablo Picasso, che

rappresenta il bombardamento aereo da parte della (Legione Condor), durante la guerra

civile spagnola.

Guernica, afferma il rifiuto dell’orrore, la tela è stata ispirata dal bombardamento della

cittadina basca di Guernica ad opera degli aerei tedeschi, contro il governo repubblicano

spagnolo.

In quest'opera Picasso si impegnò a raffigurare il tragico bombardamento di Guernica

(capitale storica del paese basco) compiuta dall'aviazione del terzo Reich il 26 Aprile

1937:vuole rappresentare l' abominevole brutalità di quest'azione contro la popolazione

del piccolo villaggio sotto forma di una "Strage degli Innocenti".

GUERNICA

Guernica es una obra encargada por el gobierno republicano espanol en

1937. Picasso la pinta despuès de conocer la noticia de la destruccion de

Guernica, bombardeada por la aviacion alemana, aliada del general Franco.

El bombardeo de una ciudad sin armas commocionò a todos los

intelectuales europeos.

Guernica es una obra pintada en gris, blanco y negro. En su composicion

apreciamos influencias clasicas, como el triangulo de luz central, cubistas,

cuello del caballo y surrealistas como los ojos en forma de lagrimas.

Actualmente se encuentra en el Museo Nacional Centro de Arte Reina

Sofia, en Madrid.

Battaglia d'Inghilterra Battle of Britain

The battle of Britain was made for a strategic reason. The battle ended

with a success by the British aviation and Hitler gave up the invasion of the

United Kingdom. The battle ended in May 1941 with the “Operation

Barbarossa”.

Il motivo strategico della battaglia fu la volontà tedesca di conquistare la supremazia sui

cieli della Manica e dell'Inghilterra meridionale per vanificare la supremazia della Royal

Navy che avrebbe impedito qualunque tentativo di attraversamento del canale della

Manica.

La battaglia terminò con un pieno successo da parte dell'aviazione britannica, che

mantenne il controllo aereo della Manica e segnò un punto di svolta importante a favore

delle forze alleate nel corso della guerra, costringendo Hitler a rinunciare al piano di

invasione del Regno Unito.

Gli storici di scuola inglese affermano che la battaglia durò dal 10 luglio al 31 ottobre

1940. Per contro, le fonti tedesche danno come inizio della battaglia la metà di agosto

1940 e ne pongono la fine nel maggio 1941, quando furono ritirate dal fronte le unità di

bombardieri in previsione dell'attacco alla Russia, operazione Barbarossa.

LA BOMBA ATOMICA

Poco prima che venisse sganciata la bomba sul Giappone si levarono voci di dissenso al

suo utilizzo da parte di alcuni scienziati, tra cui Enrico Fermi, che avevano concepito

quell’ordigno spaventoso, ma questi non furono ascoltati, ormai il dado era stato tratto e

la loro opinione era mera formalità per i politici, bramosi di potere, o forse impauriti

dalla minaccia nipponica, tanto da non essere trattenuti da alcun tipo di scrupolo

dall’uso bellico del nucleare.

La bomba atomica è un involucro di metallo in cui avviene un fenomeno di fissione

nucleare, cioè un atomo di uranio, colpito da un neutrone, si scinde in due atomi più

leggeri con conseguente emissione incontrollata di energia. La prima bomba atomica

venne fatta esplodere in un deserto negli U.S.A. Una settimana dopo un ordigno di

uguale potenza distruttiva venne fatta esplodere sulla città di Hiroshima e, due giorni

dopo, sulla città di Nagasaki. GIAPPONE

L’arcipelago giapponese è costituito da oltre 3000 isole; le isole maggiori sono quattro:

Hokkaido, Honshu, Shikoku e Kyushu.

Questo vasto arcipelago, a nord è bagnato dal Mare di Ohotsk, a sud dal Mar Cinese

Orientale, mentre ad est esso è abbracciato dall’Oceano Pacifico.

Le coste sono in genere molto articolate e ricche di insenature, soprattutto sul versante

pacifico, dove sorgono le più importanti città; ad ovest invece la costa si presenta più

regolare, con alcuni tratti bassi e sabbiosi.

Il Giappone presenta un territorio per circa ¾ montuoso: una buona parte dei suoi

rilievi, sono di origine vulcanica.

I vulcani sono circa 200, alcuni dei quali ancora attivi: il più elevato è il Fuji che

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