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Sintesi
Italiano: Gabriele D'Annunzio;

Geografia: Il conflitto arabo - israeliano;

Arte: Ponte Duca D'Aosta;

Scienze: Il sistema nervoso;

Musica: Jazz e Percussioni;

Tecnologia: L'elettricità;

Educazione Fisica: Fascismo e sport;

Storia: La I Guerra Mondiale.
Estratto del documento

ITALIANO: Gabriele

d’Annunzio

Gabriele d’Annunzio

• Gabriele d’Annunzio nacque a Pescare nel 1863, la sua vita fu molto avventurosa:

dopo gli studi a Pisa si trasferì a Roma dove condusse uno stile di vita molto

eccentrico. Scrisse molte poesie, ma anche alcuni romanzi come “Il fuoco”, “Il

piacere”, “Il trionfo della morte” , e anche dei testi teatrali.

• Gabriele d’Annunzio voleva offrire con il suo stile di vita il modello di un uomo

eccentrico, fuori dalle regole e dalla morale comune. I valori fondamentali della sua

vita furono la forza e la potenza e coerente con questi due principi partecipò alla I

Guerra Mondiale, come aviatore, durante la quale fu ferito ad un occhio, inoltre non

soddisfatto del modo in cui si era conclusa la guerra, che aveva visto l’assegnazione

della Dalmazia alla Jugoslavia, guidò la marcia su Fiume e occupò la città per ben due

anni fino al 1921 quando il governo Giolitti lo invitò a ritirarsi. Il poeta sostenne anche

la scesa del Fascismo anche se non era particolarmente entusiasta di Mussolini.

• Negli ultimi anni della sua vita si fece costruire una villa principesca sul lago di Garda

che chiamò “Il Vittoriale degli Italiani” dove morì nel 1938.

• Secondo d’Annunzio il ruolo del poeta è quello di rendere accessibile agli uomini il

mistero della natura, solo il poeta, grazie alla sua sensibilità, riesce a capire i suoni, i

colori e i profumi della natura ed è capace di farli capire agli altri (Vate).

• In questa descrizione della natura, d’Annunzio, descrive il suo gusto del bello e del

piacere e dal punto di vista letterario la sua poetica viene collocata tra i Decadentisti.

EDU. FISICA: Il Fascismo

Il Fascismo e lo sport

• Dovendo educare un paese intero alla piena identificazione tra Stato e Partito,

Mussolini capì che gli sforzi del totalitarismo fascista dovevano essere rivolti

principalmente alla formazione di bambini “fascisti”. Prendendo quale esempio

il movimento scout - che in quegli anni andava diffondendosi in Italia e nel

mondo - lo vietò e ne tradì lo spirito pacifista, eliminandone tutti gli aspetti

etici e le caratteristiche componenti di internazionalismo, volontarietà e

solidarietà.

Ecco perciò che i bambini dovevano avere una divisa ed essere inquadrati

militarmente; dovevano prestare un giuramento di fedeltà a Mussolini e

seguire una rigorosa preparazione sportiva, e non mancavano aspetti di

formazione militare. Lo scopo, ovviamente, era quello di formare una

generazione di convinti sostenitori della “causa della rivoluzione fascista”,

pronti a trasformarsi in obbedienti soldati per le battaglie del Duce.

A questo scopo in tutta Italia vennero erette le case del Balilla, costruzioni

comprensive di palestre e piscine nelle quale questa educazione poteva essere

impartita al meglio; oppure si pubblicarono libri, come ad esempio “Lo sport

fascista e la razza” di Camillo Barbarito, che Paravia pubblicò ne “l’Italia

nuova, collana di educazione fascista”.

GEOGRAFIA: Il Conflitto

Arabo-Israeliano

Il conflitto arabo israeliano

• Il medio oriente è stato, dal dopoguerra a oggi, una delle zone più instabili

del mondo. Si tratta di un’area di grandissima importanza strategica ed

economica e per questa ragione, sia gli Stati Uniti sia l’Unione Sovietica

hanno cercato di esercitarvi la propria influenza. Queste tensioni si sono

intrecciate con altro tipo di locale, come le rivendicazioni del nazionalismo

arabo-israeliano e soprattutto, il conflitto fra israele e il mondo arabo.

• Il conflitto fra coloni ebrei e gli arabi della Palestina si aggravò durante e

dopo la seconda guerra mondiale, proseguìnei decenni successivi,

intensificandosi tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta.

• Nel 1948 l’ONU decise la divisione provvisoria della Palestina in due parti,

una amministrata dagli ebrei, l’altra dagli arabi. Gerusalemme fu posta sotto

il controllo internazionale. Il piano fu accettato dagli ebrei ma no dagli arabi.

Il 15 maggio 1948 gli ebrei proclamarono la nascita delle stato di Israele, con

capitale Tel Aviv. Si giunse al conflitto aperto, che si sviluppò in quattro fasi.

• 1948. Contingenti della lega araba (Egitto, Arabia Saudita e altri) attaccano

Israele ma vengono duramente sconfitti. Israele amplia i suoi confini a quasi

tutta la Palestina, eccetto la “striscia di Gaza” (sotto controllo egiziano) e la

Cisgiordania. La Palestina cessa di esistere come stato. Circa 700.000

palestinesi emigrano dai territori conquistati da Israele.

Il conflitto arabo-israeliano

• 1956. In occassione della “crisi di Suex”, Israele occupa il Sinai, ma le forze dell’ONU lo costringono a ritornare ai

vecchi confini. Israele è appoggiato dagli Stati Uniti, mentre l’URSS si sciera con l’Egitto di Nassez.

• 1967. “Guerra dei sei giorni” (5-10 giugno). Con un fulminio attacco, Israele sconfigge gli egiziani, giordani e

siriani. Occupa il Sinai e Gaza, la Cisgiordania, le alture del Golan. Una risoluzione dell’ONU stabilisce che israele

restituisca i territori occupati e gli stati arabi riconoscano Israele. Nulla di tutto ciò accade. Aumentano i profughi

palestinesi. Falliscono tutti i tentativi di mediazione.

• 1973. Nel giorno di Kippur (grande festività ebraica), Egitto, Giordania e Siria attaccano Israele, che riesce a

contenere l’offensiva solo con forti perdite. Gravi conseguenze per tutto il mondo.

• Mentre il conflitto militare tra stati arabi e Israele si aggrava, nacquero diversi movimenti di resistenza palestinese,

che iniziarono la lotta armata contro la presenza isrealiana in Palestina.

• Nel 1977 il presidente israeliano Sadat concluse co Israele una pace che provocò la reazione di altri paesi arabi e dei

movimenti musulmani più intransigenti. Sadat fu assassinato, ma l’Egitto continuònella nuova politica di

pacificazione, mentre anche la Siria accettava l’esistenza dello stato ebraico.

• Si formò un movimento di liberazione, l’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina).

• Presto esso si divise fra gli esponenti favorevoli alle trattative e altri che scelsero invece di ricorrere al terrorismo.

Dopo decenni di tensioni, di lotte continue e talvolta stragi, israeliani e palestinesi riuscirono a sedersi al tavolo

delle trattative. Si dovettero affrontare enormi difficoltà, soprattutto per riuscire a superare le rispettive opposizioni

interne: palestinesi che sostewnevano la via del terrorismo e israeliani contrari a qualsiasi concessione. Tra

quest’ultimi, particolarmente decisi erano i coloni che nel frattempo avevano abitato e coltivato in territori occupati.

• Infine, nel 1995 il presidente israeliano Rabin e il presidente dell’OLP Arafat raggiunsero un accordo di pace: i

palestinesi iniziavano ad amministrare da sé alcune città e territori, nella prospettiva di costruire entro un certo

tempo un vero stato. Fu un risultato eccezionale ottenuto da due personaggi determinati e coraggiosi, contro

l’opposizione di molti estremisti appartenenti ad ambedue gli schieramenti. Caduto vittima di un attentato. Rabin

pagò con la vita la sua dedizione alla causa della pace. Essa, tuttavia, continua lentamente a farsi strada.

ARTE:Ponte Duca d’Aosta

Ponte Duca d’Aosta

• Il ponte Duca d’Aosta è un ponte che

collega il lungotevere Flaminio a

piazza Lauro De Bosis.

• Il ponte lungo 220mt e largo 30,

progetto di V. Fasolo, inaugurato nel

1942, intitolato al Duca Emanuele

Filiberto di Savoia-Aosta eroe della

prima guerra mondiale. Il Duca veniva

chiamato anche “il Duca della vittoria”

proprio perché mandò un telegramma

al Re, che riportava la vittoria.

• Il ponte presenta quattro piloni (due

all’entrata e due all’uscita del ponte)

che raffigurano le scene di guerra sul

fiume Isonzo, Tagliamento, Sile ed

Adige, con bassorilievi.

TECNOLOGIA: Elettricità

Energia elettrica

• Con il nome di elettricità si intendono tutti quei

fenomeni fisici nei quali intervengono cariche

elettriche, sia ferme che in movimento.

• Per capire maglio come funziona l’elettricità bisogna

avere presente come è formato l’atomo e il

magnetismo. L’atomo è formato sostanzialmente da

due parti: il nucleo e gli elettroni. Il nucleo è la parte

centrale dell’atomo ed è formato da protoni e

neutroni (protoni = +, neutroni = /); invece gli

elettroni sono particelle ancora più piccole del nucleo

e girano a velocità spropositate (elettroni = -).

• L’atomo a sua volta si divide in ione positivo e

negativo: lo ione positivo è quell’atomo che ha più

protoni che elettroni (protoni =10 elettroni = 5),

invece lo ione negativo è quell’atomo con più

elettroni che protoni (protoni =6 elettroni =10).

• L’elettricità allora come si forma? Per natura, gli

atomi tendono a raggiungere l’equilibrio, cioè

quando l’atomo ha sia i protoni che gli elettroni di

ugual numero; e per raggiungere l’equilibrio

l’elettrone con meno influenza da parte del nucleo

(cioè l’elettrone dell’ultimo guscio) deve spostarsi su

un altro atomo: questo spostamento crea energia.

SCIENZE: Il sistema nervoso

Il sistema nervoso

• Il sistema nervoso si divide in sistema nervoso centrale (SNC) e quello periferico.

• Gli organi principali del sistema nervoso centrale sono l’encefalo e il midollo spinale.

• L’encefalo è composto da tre organi: il cervello, il cervelletto e il tronco encefalico. Il cervello è il più grande dei tre

(rappresta i 4/5 dell’encefalo) ed è suddiviso in due parti uguali, detti emisferi cerebrali. Ha una superfice molto

rugosa.

• Il cervelletto è situato al di sotto del cervello, nella parte posteriore della testa (regione occipitale); è anch’esso

diviso in due emisferi, detti emisferi cerebellari, separati da una sorta di cordone, chiamato verme. Il tronco

encefalico è il più piccolo degli organi dell’encefalo e costituisce una sorta di collegamento tra l’encefalo e il

midollo; occupa la parte inferiore del cranio. È composto di sostanza bianca all’esterno e grigia all’interno, al

contrario del cervello e dal cervelletto, che hanno la sostanza grigia all’esterno e grigia all’interno.

• Il midollo spinale è un cordone di fibre che parte dal tronco encefalico e corre all’interno della colonna vertebrale.

• Come la scatola cranica costituisce una protezione ossea per l’encefalo, allo stesso modo la colonna vertebrale,

protegge il midollo spinale. Il midollo è un cordone che parte dal tronco encefalico e coore all’interno della colonna

vertebrale. Nello spazio tra una vertebra e l’altra, il cordone si ramifica sia a destra che a sinistra, dando origine ai

nervi spinali, che infatti sono sempre considerati a due a due. Come il tronco encefalico, anche il midollo ha la parte

esterna di colore bianco, mentre quella interna e grigia.

• Il sistema nervoso periferico autonomo o vegetativo si divide in: sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Il

centro direttivo del sistema nervoso simpatico è situato in due file di neuroni organizzati in gangli situati lungo la

colonna vertebrale ed ha le seguenti caratteristiche:

• Fibre pregangliari corte e post gangliari lunghe;

• Neurotrasmettitore l’adrenalina.

• Il sistema parasimpatico si contrappone al sistema nervoso simpatico avendo al contrario fibre pregangliari lunghe e

post gangliari corte. Il neuro trasmettitore è l’acetincolina. Il sistema parasimpatico stimola la quiete, rilassamento,

il riposo, la digestione e l’immagazzinamento d’energia (riposo e digestione) il sistema simpatico favorisce, invece,

l’eccitazione e l’attività fisica (attacco e fuga). A differenza di quanto viene nel sistema nervoso somatico

(volontario) gli impulsi del sistema vegetativo raggiungono i visceri attraverso 2 nueroni dei quali il primo è situato

nel sistema nervoso centrale, mentre il secondo si trova nel sistema nervoso periferico.

MUSICA: percussioni e jazz

Percussioni

• Con il termine percussioni si indicano tutti quegli

strumenti che si perquotono, cioè che si battono. In

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