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Chimica - Catecolamine (noradrenalina, adrenalina)
Geografia astronomica - Gli effetti del sole sull'umore
Fisica - La tecnica del neuroimaging (fMRI)
Filosofia - Freud (Il motto di spirito.) , Bergson (Il riso. Saggio sul significato del comico.)
Italiano - Pirandello (L'Umorismo)
Storia - Charlie Chaplin (Il grande dittatore)
Inglese - Samuel Beckett (Waiting for Godot), The Simpson
Latino - Giovenale e Marziale , Petronio (Satyricon)
Arte - Il movimento Dada, Magritte, Mirò e Dubuffet
ITALIANO:
Pirandello (L'umorismo
●
come sentimento del contrario.)
FILOSOFIA:
Bergson (Il riso. Saggio
BIOLOGIA: sul significato del comico.)
La terapia del sorriso: effetti di serotonina,
Freud (Il motto di spirito.)
endorfine e catecolamine sul sistema nervoso.
Accenni al sistema immunitario.
INGLESE:
Samuel Beckett (Waiting for Godot)
The Simpson
CHIMICA:
Catecolamine
STORIA:
Charlie Chaplin
(Il grande dittatore)
GEOGRAFIA ASTRONOMICA: LATINO:
Il sole e i suoi effetti sull'umore.
Giovenale e Marziale
Petronio (Satyricon)
ARTE:
FISICA: Il movimento “DADA”
.
Tecnica del neuroimaging Magritte, Mirò, Dubuffet
Ridere fa bene alla salute.
Da ormai trent’anni, in campo medico,si è affermata una nuovo disciplina, la gelotologia (dal greco - Riso)
γελὸς
o terapia del sorriso.
Tale disciplina, dimostra come ridere sia utile sia come forma di prevenzione che come forma riabilitazione.
I precursori principali della gelotologia sono due: PATCH ADAMS
HUNTER DOHERTY
NORMAN COUSINS Norman Cousins, divulgatore
scientifico, venne colpito da
spondilite anchilosante.
Il giornalista decise di curarsi
seguendo un'insolita terapia: ridere
tre-quattro ore al giorno guardando
film comici e assumere soltanto
vitamina C.
Dopo qualche mese riprese a
scrivere e nel giro di un anno la
malattia spontaneamente regredì
fino alla guarigione.
A 18 anni circa, Patch Adams in seguito,
viene ricoverato in un ospedale psichiatrico
a causa di una forte depressione che lo
spinge a tenare il suicidio.
Qui scopre il suo amore per la medicina.
Decide dopo solo due settimane di uscire
dalla clinica psichiatrica per studiare
medicina.
Nel 1971 si laurea in Pediatria e nel 1977
fonda il GESUNDEITH! clinica in cui presterà
cure gratuite a circa 15000 pazienti.
In un’intervista dichiarerà:
«La medicina è uno scambio d'amore, non un
business. L'antidoto a tutti i mali è
l'umorismo.»
La Scienza ha dato prova dell’efficacia della terapia del sorriso studiando, in particolare, ciò che accade nel
Sistema Nervoso e nel Sistema Immunitario:
Durante una battuta o un evento divertente difatti nel nostro organismo aumenta la secrezione di alcuni
neurotrasmettitori e di alcuni ormoni. In particolare di beta-endorfine e catecolamine che sono definiti
analgesici naturali e di serotonina.
Le CATECOLAMINE sono un gruppo di ammine (prevalentemente ammine biogene) derivate dal catecolo o 1,2 –
diidrossibenzene associato ad una catena amminica.
catecolo
Le catecolamine che vengono rilasciate durante il meccanismo della risata sono:
NORADRENALINA ADRENALINA
Sono neurotrasmettitori e ormoni monoaminici.
• Stimolano la circolazione sanguinia e riducono le infiammazioni velocizzando il processo di guarigione.
• La sintesi avviene nella midollare del surrene e nel sistema nervoso periferico.
• Si formano in 3/4 passaggi:
• DECARBOSSILAZIONE
OSSIDAZIONE Dopamina
Tirosina Diidrossifenilalanina
Adrenalina Noradrenalina - OSSIDAZIONE
METILAZIONE β
La serotonina è invece una triptamina sintetizzata dal sistema nervoso centrale.
• È conosciuta come «l’ormone del buonumore» in quanto regola l’umore, rendodoci allegri e aumentando la
• soglia di sopportazione del dolore.
Essa viene prodotta anche durante l’esposizione alla luce solare:
• Nella zona della fotosfera, in corrispondenza
di macchie solari e protuberanze si
manifestano i brillamenti (vampate di luce
improvvise).
Questi brillamenti producono radiazioni, tra cui i raggi UV.
I raggi UV raggiungendo la terra permettono alcune reazioni tra gli esseri viventi.
Negli esseri umani essi aumentano la
produzione di Vitamina D (ormone
steroideo del calcio) che a sua volta
stimola la produzione di serotonina.
Endorfine, catecolamine e serotonina provocano effetti calmanti, antidolorifici, euforizzanti ma soprattutto
IMMUNOSTIMOLANTI
E’ stato documentato dagli scienziati Dillon e Berk il fatto che l’azione del ridere, provochi attraverso questi
neurotrasmetittori una risposta del sistema immunitario che aumenta significativamente i livelli di
immunoglobuline IgA e IgG , delle cellule T e delle cellule «natural killer»
Un ulteriore prova scientifica dei benefici della risata è data dalle ricerche condotte alla Stanford
University dallo psichiatra Allan Reiss, lo stimolo risorio viene rilevato dal cervello, attivandone
alcune aree deputate al meccanismo del piacere e della ricompensa.
Si attiva in particolare l’area
mesolimbica.
Allan Reiss ha fatto visionare ad un gruppo di adulti 180 scene di cartoni di cui una parte a carattere
umoristico.
Attraverso la tecnica del neuroimaging, in particolare utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI)
egli ha potuto constatare l’umorismo di alcune scene , portava all’attivazione della regione limbica (in
particolare del «nucleus accumbens» e dell’ippocampo).
La risonanza magnetica funzionale serve a
individuare l'area celebrale che è preposta
ad una particolare funzione mentale.
Ciò avviene attraverso l’utilizzo di un
macchinario composto da un tomografo,
uno scanner che si comporta come un
potente magnete di 1,5 Tesla (25000 volte il
campo magnetico terrestre) e da alcune
bobine generanti ulteriori campi
elettromagnetici. Il nostro corpo essendo
formato dal 60% da acqua
contiene atomi di idrogeno e
ossigeni.
Gli atomi di idrogeno (legami
dipoli) si comportano come
aghi di piccole bussole.
Quando questi atomi sono
sottoposti al campo
magnetico del tomografo, si
allineano nella direzione del
campo magnetico,
raggiungendo una posizione
di equilibrio.
Utilizzando le bobine si può
applicare una perturbazione
al campo magnetico che farà
cambiare direzione agli atomi
di idrogeno.
Alcune delle bobine utilizzate
generano un campo
magnetico omogeneo nello
spazio e variabile nel tempo,
altre (solitamente 3) viceversa.
Quando questa perturbazione cessa gli atomi di
idrogeno tenderanno a tornare alla posizione di
equilibrio, oscillando intorno ad essa.
Tali oscillazioni genereranno un campo
elettromagnetico, che dipenderà dal tempo che gli
atomi impiegheranno per tornare alla posizione di
equilibrio e dalle posizione che essi assumono al
cessare della perturbazione.
Inoltre varierà a seconda della natura della molecola.
Grazie ai campi elettromagnetici generati dalle bobine e dal campo magnetico statico iniziale del tomografo, si
avrà la composizione di alcune immagini che indicheranno le aree attive del cervello.
Ma l’umorismo, le cause della sua nascita, le sue conseguenze sul singolo e sulla civiltà e le differenze
che esistono con il comico erano già state prese in esame da alcuni filosofi e letterati.
In particolare: Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio.
Sigmund Freud con il saggio del 1905: Il riso. Saggio sul significato del comico.
Henry Bergson con il saggio del 1900: L’Umorismo
Luigi Pirandello con il saggio del 1908:
Freud nel suo saggio si occuperà di descrivere i meccanismi comunicativi che contraddistinguono il linguaggio
dell’inconscio.
Sostiene che per un motto di spirito «meglio riuscito» ci vogliano tre persone:
1. La persona che lo pronuncia
2. La persona che ascolta e ride
3. La persona vittima della derisione
Il motto di spirito, se riesce, reca sempre un piacere in quanto l’uomo si libera da alcune inibizioni con un conseguente
risparmio di energia psichica.
Tuttavia si può fare una classificazione in base all’intento del motto:
Il motto si spirito ASTRATTO: Il motto di spirito TENDENZIOSO:
Il cui piacere è dato dalla capacità Il cui piacere è dato dal liberarsi da
dal saper usare l’arguzia ma fine a pulsioni represse. Può essere
se stessa, è una attività ludica. osceno, scettico, ostile e cinico.
Egli poi compie una differenziazione tra il motto di spirito e l’umorismo, la quale si base sul ruolo svolto dal Super-io:
Il motto di spirito è causato da “un pensiero
preconscio viene abbandonato per un momento Nell’umorismo invece a scatenare l’effetto della
all’elaborazione inconscia e ciò che ne risulta comicità sarà l’intervento del Super-io che solo
viene colto immediatamente dalla percezione in questo caso è meno rigoroso con l’Io.
cosciente.” La risata umoristica sarà certamente più leggera,
L’inconscio, in questo caso, scatenerà l’effetto tuttavia più nobilitante.
comico quindi attraverso l’arguzia.
Bergson invece nel suo saggio tratta del perché, del fine e di come sia nata la risata e il comico.
I punti fondamentali del suo saggio sono 4:
1. Il riso ha una funzione sociale
2. Il riso e il diavolo a molla
3. Il riso come castigo sociale
4. Il riso e la metafisica bergsoniana
1. il riso ha una funzione sociale:
«Il "comico" nasce quando uomini riuniti in un gruppo dirigono l'attenzione su uno di
Bergson dirà che:
loro, facendo tacere la loro sensibilità, ed esercitando solo la loro intelligenza» , da questa frase si può ben
capire la tesi di Bergson: egli sostiene che il riso sia un’esperienza corale e che si scatena solo nel momento
in cui un gruppo di persone deride un uomo, eliminando il sentimento della pietà e della compassione.
Inoltre l’oggetto dello scherno è sempre un umano o qualcosa che rimanda ad esso.
2. Il riso e il diavolo a molla:
Ciò che scatena la risata sono i gesti
meccanici non dovuti dalla volontà, da quei
gesti che mettono in opposizione l’anima
con il corpo e che sono ripetitivi.
L’esempio che ci riporta il filosofo è quello
del diavolo a molla:
Noi tutti abbiamo giocato [...] col diavolo
«
che esce dalla sua scatola. Lo si schiaccia ed
ecco si raddrizza; lo si ricaccia più in
basso ed esso rimbalza più in alto, lo si
scaccia sotto il coperchio ed esso fa saltare
tutto .
E' il conflitto di due ostinazioni, di cui l'una
puramente meccanica finisce
ordinariamente per cedere all'altra, che se
ne prende gioco» ed è proprio questo
conflitto a generare la comicità.
3. Il riso come castigo sociale.
«È comico qualunque individuo che segua automaticamente il suo cammino senza darsi pensiero
- scrive Bergson -
di prendere contatto con gli altri. Il riso è là per correggere la sua distrazione e per svegliarlo dal suo sogno.»
Il riso ha quindi anche una funzione correttiva, nel senso che il soggetto del comico sottoposto all’umiliazione delle
risate, dovrebbe correggere il suo comportamento mettendo di contro ai suoi gesti meccanicistici (simili a quelli di
una marionetta), atteggiamenti più elastici e duttili.
4. Il riso e la metafisica bergsoniana.
«La nostra immaginazione - scrive Bergson - ha una sua filosofia ben salda; in tutte le forme umane essa scorge lo sforzo di
un'anima che forgia la materia, anima infinitamente agile, eternamente mobile sottratta al peso perché non è la terra che
l'attira... Con la sua leggerezza alata quest'anima comunica qualcosa al corpo che anima: l'immaterialità che passa così
nella materia è ciò che si chiama grazia. Ma la materia resiste e si ostina. Essa attira, e vorrebbe convertire la propria
inerzia e fare degenerare in automatismo l'attività sempre sveglia di questo principio superiore [...].
Laddove la materia riesce a far crassa esteriormente la vita dell'anima, irrigidendone il movimento ed ostacolandone la grazia,
ottiene dal corpo un effetto comico» Evoluzione creatrice,
Ed è in queste parole che si trova l’inizio di quella filosofia sviluppata poi nell’ in cui si assiste alla lotta
tra la necessità del dinamismo e della duttilità della vita e l’immobilità eterna che la materia cerca di imporre.
L’Umorismo
Pirandello con il saggio del
1908 parla della differenza tra la
comicità e l’umorismo e della
contrapposizione tra vita e forma.
Il saggio sarà inspirato dalla teoria sul
comico del sopracitato di Bergson.
E riporterà una dedica: «Alla buon’anima
di Mattia Pascal, blibliotecario»
COMICO: UMORISMO:
Avvertimento del contrario Sentimento del contrario
Non esiste la riflessione Riflessione
Scatena il riso Il riso è accompagnato dalla pietà
Celebre è l'esempio della "vecchia signora", goffamente imbellettata e vestita di abiti giovanili, che suscita il riso del lettore,