Sintesi
Introduzione
Fin da piccola sono sempre stata terrorizzata dalla trilogia cinematografica Il Signore degli Anelli
diretta da Peter Jackson.
A sedici anni, dopo una serata tra amici dove si discuteva sulle pellicole, ho deciso di approcciare Il
Signore degli Anelli attraverso esse e successivamente, attraverso i romanzi, spinta dal voler scoprire
la differenza tra i due medium. Questo fu un passo molto importante nella mia vita perché mi
introdusse, con amore, verso la letteratura, dando inizio così ad una bramosia quasi ossessiva verso i
libri di qualsiasi genere, rileggendone anche più volte gli stessi.
Personalmente "Tolkien" è stato colui che mi ha dato la spinta verso la lettura che prima ignoravo e in
onore dell’81° anniversario della pubblicazione de Lo Hobbit e il 41° anniversario della pubblicazione
de Silmarillion, voglio omaggiare colui che mi ha trasmesso questa passione illustrando l'opera
primaria, fondamentale e centrale del padre del genere fantasy.
Le storie
Da sempre gli umani si dilettano a raccontare storie; celebrano così le origini del loro mondo e dei
loro popoli, dando vita a dèi venerati ed eroi immaginari.
Nel ventunesimo secolo una di queste storie riscosse successo a livello internazionale: Il Signore degli
Anelli di John Ronald Reuel Tolkien, un romanzo che ha esercitato nel tempo un profondo influsso
culturale e mediatico. Dopo la pubblicazione de Lo Hobbit, primo romanzo dello scrittore, Tolkien
lavorò incessantemente ad un corpus mitologico ed irripetibile, in cui si narrano in maniera più
macroscopica le vicende dei suoi precedenti romanzi, terminate dal figlio Christopher nel 1977 alle
quali seguì la pubblicazione de Il Silmarillion.
Il Silmarillion è un'opera mitopoietica che narra le vicende di Arda, dalla genesi fino alla Terza Era,
arco temporale in cui si snodano gli intrecci narrativi de Lo Hobbit ed Il Signore degli Anelli.
Ne Il Silmarillion si mantiene per tutto lo sviluppo della narrazione su un tenore tecnico, linguistico e
strutturale che risulta assolutamente superiore rispetto ai due romanzi e che in certi passaggi risulta
quasi aulico e di difficile lettura e comprensione.
La raccolta di storie si suddivide in cinque parti:
1. La prima: Ainulindalë, riferisce la creazione di Eä.
2. La seconda parte: Valaquenta, riporta la descrizione dei Valar, le figure divine.
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