Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Journey in time Pag. 1 Journey in time Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Journey in time Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Journey in time Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Journey in time Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Journey in time Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Journey in time Pag. 26
1 su 30
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Indice

Copertina Pag. 1

Citazione Pag. 2

Indice Pag. 3

Presentazione del lavoro Pag. 4

1. E C T

VOLUZIONE ONCETTO DI EMPO

FILOSOFIA

1.1 Tempo secondo la Filosofia Greca Pag. 5

1.2 Tempo secondo la Filosofia Cristiana Pag. 6

1.3 Tempo secondo la Filosofia del ‘600 Pag. 7

1.4 Tempo secondo Kant Pag. 8

1.5 Tempo secondo Hegel Pag. 8

1.6 Tempo secondo Nietzsche Pag. 9

1.7 Tempo secondo Bergson Pag. 10

2. R T

ELATIVITÀ DEL EMPO

FISICA SCIENZE

2.1 Limiti Fisica Classica Pag. 11

2.2 Teoria Relatività Ristretta Pag. 11

2.3 Conseguenza del Principio di Relatività di Einstein Pag. 13

2.4 Paradosso dei Gemelli e Possibilità di viaggiare nel Futuro Pag. 14

2.5 Teoria Relatività Generale Pag. 15

2.6 Buchi Neri Pag. 16

2.7 Principio di Indeterminazione Pag. 17

2.8 Teoria Gatto di Shrodinger Pag. 18

3. L T

E MACCHINE DEL EMPO

FISICA

3.1 Evoluzione Teorie sui Viaggi nel Tempo Pag. 19

3.2 La soluzione Kerr Pag. 20

3.3 La Teoria Quantistica e l’interpretazione dei mondi paralleli Pag. 21

3.4 Il Wormhole di Sagan Pag. 21

3.5 Altre Teorie... Stringhe e Crononi Pag. 23

4. I T L

L VIAGGIO NEL EMPO NELLA ETTERATURA

ITALIANO INGLESE

4.1 Il Romanzo Psicologico e il Viaggio ‘’Virtuale’’ nel Tempo Pag. 24

4.2 Svevo e La Coscienza di Zeno Pag. 25

4.3 Virginia Wolf (Mrs. Dalloway e L’Orlando) Pag. 27

Bibliografia Pag. 29

3

Presentazione del Lavoro

L’ argomento di questa tesina, come si nota dal titolo stesso, riguarda il concetto del Tempo,

e in particolare la possibilità per l’uomo di poter viaggiare nelle varie epoche storiche.

L’immagine di copertina rappresenta il dipinto ‘’Gli Orologi Molli: Persistenza della Memoria’’

di Salvator Dalì, dove l’artista esprime artisticamente gli effetti della relatività di Einstein,

rappresentando orologi sciolti, simbolo della relatività del Tempo.

Il concetto Tempo è, infatti, uno dei maggiori dilemmi dell’umanità. Il tempo è ‘’ciò che è

stato, ciò che sarà e ciò che non è più’’ .

Per questi motivi, prima di dover affrontare direttamente il viaggio nel tempo, ho ritenuto

necessario vedere come si è evoluto il concetto del tempo nel corso delle varie epoche

storiche.

Nella Seconda Parte della Tesina ho scelto, invece, di esporre le principali teorie che stanno

alla base delle possibilità per l’uomo di viaggiare nel Tempo. Ho trattato, quindi, La Teoria

della Relatività Ristretta e Generale di Einstein, assieme a qualche cenno della teoria

quantistica, importante per capire il comportamento della materia quando non si

considerano ambienti immensamente grandi, ma ambienti immensamente piccoli.

Nella Terza Parte, invece, verranno trattate direttamente le varie macchine del Tempo ideate,

solo dal punto di vista teorico, da parte di importanti fisici o scrittori-scienziati. Ho ritenuto

importante, quindi, tenere conto delle varie teorie e presentarle separatamente.

Infine, nella Quarta e Ultima parte, presenterò il viaggio nel tempo in tutt’altro aspetto:

quello del viaggio nel Tempo ‘’Virtuale’’, che ciascuno di noi fa quando è portato a ricordare

determinati avvenimenti passati. Si tratta, quindi, di una parte maggiormente letteraria dove

verrà presentato il Romanzo Psicologico di Italo Svevo, e il Romanzo Moderno di Virginia

Woolf. 4

Evoluzione del Concetto di Tempo

1.1 I F G

L TEMPO SECONDO LA ILOSOFIA RECA

Il primo pensatore nella cui opera viene trattato specificatamente

Anassimandro.

il concetto di tempo è il presocratico

<<Da dove infatti gli essere umani hanno origine, ivi hanno anche la

distruzione secondo necessità: poiché essi pagano l’una all’altro la pena e

l’espiazione della giustizia secondo l’ordine del tempo>>

Le cose, quindi, si sviluppano e si dissolvono, vengono al mondo

e finiscono, ritornando nel principio primordiale da cui hanno

avuto origine. Il tempo è ciò che caratterizza la natura. Esso

regola il divenire degli elementi e assicura l’equilibrio del mondo

e delle sue parti. Alla base della vita dell’universo c’è, quindi, un

ordine, che è il risultato dell’azione del tempo.

<<Il tempo è l’immagine mobile dell’eternità’’>>

Questa celebre definizione di Platone richiama questa idea dell’eterna

ripetizione del tempo cosmico, di cui il tempo umano è un imperfetto

riflesso.

Secondo Platone il tempo è nato con il mondo, plasmato dal demiurgo, il

divino artigiano, prendendo come modello il mondo delle idee. Nel Timeo il

tempo viene misurato oggettivamente dal movimento del cielo, e diventa

l’immagine sensibile più vicina alla perfezione delle idee.

Tuttavia, la più coerente dottrina del tempo, prima di Galileo e

della scienza moderna, è senz’altro quella fornitaci da Aristotele.

Egli è convinto che il tempo sia qualcosa di oggettivo, legato alla

natura del movimento. Noi, infatti, quando siamo addormentati

non percepiamo alcun movimento.

Il tempo è, quindi, la misura del movimento. Il corpo che si muove

sarà prima in un luogo e poi in un altro, secondo una specifica

legge della natura.

<<Pertanto il tempo non è movimento, ma il movimento lo possiede in

quanto misura. Eccone la prova: giudichiamo il più e il meno col numero, un

movimento sarà maggiore e minore col tempo. Il tempo è, pertanto, un certo

numero. E poiché il numero è in due sensi (infatti chiamiamo numero sia ciò

che viene numerato, sia ciò che è numerabile, sia ciò con cui numeriamo), il

tempo è ciò che è numerato e non ciò con cui misuriamo.

E come il movimento è di volta in volta sempre diverso, così anche il tempo

[..].>> 5

A differenza di Platone, appare subito chiaro ad Aristotele che il tempo non può essere ridotto al

movimento circolare dei cieli. Il tempo non può essere identificato né con il movimento né con il

mutamento, in quanto il tempo è presente dappertutto, mentre il mutamento esiste solo nella

singola cosa che cambia. Tuttavia si può stabilire una connessione tra il tempo e il mutamento,

poiché non c’è coscienza del tempo ove non ci sia coscienza del mutamento; quindi il tempo dovrà

essere necessariamente una proprietà del movimento.

Saranno, infine, gli Stoici a far prevalere l’idea della perfetta ciclicità del tempo. Tutti i processi

naturali sono inseriti in un’unica concatenazione di cause, che risultano esaurite dalla infinità ciclicità

del tempo, che si ripete sempre uguale a se stesso. E’ il cosiddetto Eterno Ritorno del tempo, un

tema che sarà in seguito ripreso da Nietzsche.

1.2 I F C

L TEMPO SECONDO LA ILOSOFIA RISTIANA

Mentre i Greci avevano una concezione oggettiva del tempo, saranno i

Cristiani i primi ad introdurre una concezione soggettiva del tempo.

Precursore di queste teorie, può essere considerato Plotino, che

assegna distinti gradi all’eternità e al tempo. Parlando dell’Anima del

Mondo, egli individua all’origine del tempo cosmico e di quelle storico

una causa di minore perfezione rispetto all’eternità della noùs, qua

inteso come prima emanazione, da parte di Dio, dell’Uno. Il tempo

esprime, dunque, l’inquietudine dell’anima. Da questa caduta

dell’anima, secondo Plotino, ci libera soltanto il ritorno alla quiete

dell’eterno, da lui concepita nella contemplazione mistica dell’Uno.

Il principale esponente del mondo Cristiano è, tuttavia Sant’Agostino.

<<Come potevano passare innumerevoli secoli, se non li avessi creati tu, autore e

iniziatore di tutti i secoli? Come sarebbe esistito un tempo non iniziato da te? e come

sarebbe trascorso, se non fosse mai esistito? Tu dunque sei l'iniziatore di ogni tempo, e

se ci fu un tempo prima che tu creassi il cielo e la terra , non si può dire che ti astenevi

dall'operare. Anche quel tempo era opera tua, e non poterono trascorrere tempi

prima che tu avessi creato un tempo. Se poi prima del cielo e della terra non esisteva

tempo, perché chiedere cosa facevi allora? Non esisteva un allora dove non esisteva

un tempo.>>

Il Dio cristiano o è perfetto, e allora non si capisce perché senta la

necessità di creare l'universo, oppure era imperfetto e solo con la

creazione ha raggiunto la perfezione. Quindi: o perfetto prima e

imperfetto dopo, o imperfetto prima e perfetto dopo. Ma il "prima" e il

"dopo", dice Agostino,i limiti del tempo, non riguardano Dio. Il tempo è

una sua creatura; la sua dimensione è quella dell'eternità.

Se il tempo però non è un problema per Dio, lo è per la comprensione

degli uomini. Il tempo è infatti una strana realtà: il passato non è più, il

futuro non è ancora e il presente non posso identificarlo nell'istante attuale, perché questo è subito

trascorso, non è più. Quindi una realtà costituita dal non essere ma che modifica l'essere. La

soluzione di Agostino, che anticipa quella di Henri Bergson, è assolutamente originale: per

concepire il tempo, realtà dinamica, non possiamo utilizzare una definizione "statica" ma una

altrettanto dinamica; come non concepiremo mai un fiume, sempre diverso per le sue acque, se non

ci fosse il letto su cui scorrono, così lo scorrere del tempo è accompagnato dalla nostra coscienza

che fa sì che noi abbiamo l'apprensione del tempo come memoria del passato, attenzione al

presente, attesa del futuro. 6

1.3 I F S

L TEMPO SECONDO LA ILOSOFIA DEL EICENTO

Il fondatore della Rivoluzione Scientifica può essere

considerato Galileo. Il problema principale da cui

parte è il moto. Per studiarlo occorre studiare il tempo

e lo spazio. E lo studio deve essere quantitativo.

Occorre inventarsi degli strumenti di misura. Le

lunghezze non presentano alcun problema: dei buoni

regoli possono risolvere ogni questione. Il tempo

presenta invece notevoli difficoltà (in assenza di

orologi di qualunque tipo, se si escludono le non

affidabili clessidre): Galileo le risolve utilizzando un

fenomeno che egli stesso aveva scoperto in gioventù,

l'isocronismo del pendolo. E non solo. Altri strumenti

di misura del tempo, che egli utilizza per controllare la

correttezza delle prime misure, sono i battiti del polso

e una sorta di orologio ad acqua (da un serbatoio

l'acqua cade, goccia a goccia, in un recipiente

sottostante disposto sul piatto di una bilancia; l'ago della bilancia è l'indice del trascorrere del

tempo). Un grande problema è costituito dalla misura di piccoli intervalli di tempo, fatto che si

presenta, ad esempio, nello studio degli oggetti in caduta. A questa difficoltà Galileo sopperisce

"rallentando" la caduta mediante un piano inclinato: anziché far cadere un oggetto verticalmente

egli usa delle sfere che "cadono" lungo un piano inclinato. In queste modo, il medesimo fenomeno

di caduta avviene in un tempo maggiore, tale da poter essere registrato dagli strumenti di misura di

Galileo.

Nella seconda metà del seicento Newton propone una concezione

dello spazio e del tempo come realtà assolute. Tale concezione è

perfettamente funzionale alla fisica matematizzata quale si è venuta

sviluppando a partire soprattutto dall’opera di Galileo.

<<Il tempo assoluto, vero, matematico, in sé e per sua natura senza relazione ad

alcunché di esterno, scorre uniformemente, e con altro nome è chiamato

durata; quello relativo, apparente e volgare, è una misura (accurata oppure

approssimativa) sensibile ed esterna della durata per mezzo del moto, che

comunemente viene impiegata al posto del vero tempo: tali sono l’ora, il giorno,

il mese, l’anno.>>

Newton si propone di distinguere nettamente il tempo e lo spazio

relativi, di cui fa uso il senso comune, da quelli assoluti, che

vengono utilizzati nell’ambito del discorso scientifico. Per Newton il

tempo vero è di per sé assoluto, poiché la sua natura non risulta

modificata da eventuali enti in esso esistenti. Il tempo, in analogia

con lo spazio, viene concepito come una sorta di recipiente, la cui natura non risulta influenzata

dalla presenza o meno in esso di un contenuto, né dalle caratteristiche di tale contenuto. Il tempo

relativo, contrariamente, è quello che si calcola utilizzando come unità di misura determinati

movimenti dotati di una certa regolarità: esempi ne sono il giorno, misurato dal moto di rotazione

Dettagli
Publisher
30 pagine
140 download