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Nova Veneza in Brasile
Nova Veneza è una cittadina nello stato di Santa Catarina nel sud del Brasile. Erano
soprattutto veneti i coloni che arrivarono in questa località tra il 1880 e il 1890, in
meno di una quindicina d’anni le terre di Nova Veneza dovettero accogliere migliaia di
coloni contadini. La cittadina oggi è popolata per il 90% da discendenti di italiani. Oggi
in una delle piazze della città un’autentica gondola ondeggia in un laghetto costruito
appositamente. La gondola nera e veneziana è composta da 280 pezzi, arrivata
recentemente da Venezia via terra.
Curioso invece è il caso del 1925, quando Venezia decise di inviare una statua
rappresentante il leone di San Marco ai suoi immigrati di Nova Veneza. Il tanto atteso
dono però approdò nella città di Nova Venécia, anche questa in Brasile. Gli abitanti di
Nova Venécia festeggiarono così l’inatteso regalo che ancora oggi si trova lì. La povera
Nova Veneza decise saggiamente di farsi inviare un altro leone di San Marco,
soprattutto per il grande attaccamento alla città. Molte tradizioni degli immigrati di
origini venete si conservano in alcuni quartieri, dove la “graspa” accompagna i piatti di
polenta, spaghetti e gnocchi, si gioca a bocce e a morra e il dialetto parlato è il
“talian”, un misto di brasiliano e di veneto.
AFFARI E TURISMO
Abbot Kinney e Venice in
California Abbot Kinney (1850-1920) era un uomo
che parlava 7 lingue, viaggiava in tutto il
mondo e copriva un ruolo importante nel
business del tabacco. Kinney in uno dei
suoi lunghi viaggi si soffermò ad una
ventina di chilometri da Los Angeles dove
il clima era mite e soffiavano fresche
correnti d’aria marine, un luogo ideale per
combattere l’asma che lo aveva afflitto
per tutta la vita. Fu così che decise di
creare un centro culturale che avrebbe
attratto turisti da tutto il mondo, una sorta
di Venezia americana. Erano in molti a
ritenere quel sogno un’illusione e l’idea fu
battezzata come “la follia di Kinney”.
Tuttavia la sua determinazione lo portò a
drenare e scavare molti chilometri di
paludi per lasciare spazio ai canali.
Costruì i pittoreschi ponti ad arco che attraversavano i canali, il molo turistico
che si estendeva per quasi 400 metri sull’oceano, un auditorium, una galleria
in stile veneziano, un ristorante, una pista da ballo e una piscina con acqua
salata riscaldata. Lungo i canali fece navigare delle gondole mentre per le
strade fece correre una ferrovia in miniatura. Per moltiplicare le attrazioni
inoltre fece costruire montagne russe e assunse piloti per far loro compiere
prodezze aeree sorvolando le spiagge affollate di turisti. Inaugurata il 4 luglio
1905, si rivelò subito un grande successo. Nel 1915 i residenti erano più di
10.000 a cui si sommavano tra i 50.000 e i 150.000 turisti nei weekend! Nel
1929 molti canali vennero riempiti e trasformati in strade.
Oggi questa cittadina continua a sprigionare il proprio fascino e ad attrarre
visitatori da tutto il mondo.
1. Venice Plunge
2. Sea Swings
3. California Theater
4. Bandstand
5. Billiard Hall & Bowling Alleys
6. Cafeteria
7. Dance Hall
8. Virgina Reel
9. Whip
10. Great American Racing Derby
11. Auditorium
12. Aquarium
13. Flying Seaplanes
14. Tea Garden & Zoo
15. Over the Falls
16. Hellarity Hall
17. Captive Aeroplanes
18. Clay Pidgeon Gallery
19. Roller Skating Rink
20. Ferris Wheel
21. Ship Cafe
22. Ocean Inn
23. Merry-go-round (Dentzel)
24. Noah's Ark
25. Mill Chutes
26. Big Dipper roller coaster THE VENETIAN
Las Vegas
Il Venetian Resort Hotel Casinò è un
Hotel e casinò a tema di Las Vegas e si
ispira alla città di Venezia, è di proprietà
della Las Vegas Sands Corporation. E’ il
più grande hotel a 5 stelle degli Stati
Uniti e costituisce il più grande
complesso alberghiero del mondo con
ben 7.128 stanze.
I lavori di costruzione del Venetian
cominciarono il 26 novembre 1996,
quando il Sands Hotel, acquistato 8 anni
prima dal miliardario Sheldon Adelson,
venne abbattuto con una spettacolare
esplosione controllata. Sono stati 250 gli
scultori, gli artisti e i decoratori che
hanno lavorato con una cura dettagliata
alla costruzione sotto la guida di Bob
Hlusak. Egli raccontò di aver passato 3
settimane a Venezia scattando circa
3000 foto di tutti i monumenti da
replicare. L'hotel venne inaugurato il 3 maggio 1999: all'epoca
dell'apertura era uno degli hotel con i più alti costi di
costruzione al mondo, valutati in 1,5 miliardi di dollari. Alla
cerimonia inaugurale partecipò anche l'attrice Sophia Loren.
Aldeson scelse lo scenario veneziano per esaudire un desiderio
della seconda moglie Miriam, in ricordo del loro viaggio di
nozze a Venezia nel 1991. Nei giorni dell’inaugurazione
Adelson dichiarava: “Ho speso decine di milioni di dollari per
cercare di replicare tutti i famosi tratti caratteristici di Venezia.
Doveva essere vero, doveva essere proprio così, altrimenti non
sarebbe stata Venezia. Vogliamo trasmettere il lusso e la
decadenza dei palazzi veneziani e vogliamo avere qui il
romanticismo di Venezia e insieme il lusso di Beverly Hills e il
divertimento di Las Vegas…”
Nella zona antistante l'ingresso del Venetian sono riprodotti
fedelmente in scala 1 a 2 il campanile di San Marco e il ponte
di Rialto, tra gli altri monumenti troviamo il Palazzo Ducale, il
ponte dei Sospiri e la Cà d’Oro. Per dare un aspetto più
realistico e antico alle riproduzioni sono state usate pietre
invecchiate. Sono state copiate dettagliatamente circa 80.000
statue ed ornamenti con un materiale insolito per renderle più
simili alle originali, il materiale utilizzato è lo Styrofoam,
ovvero lo stesso polistirolo dei bicchieri usa e getta. Le
tappezzerie e tende sono costituite da pregiati tessuti italiani.
Inoltre per l’illuminazione sono stati utilizzati i veri lampadari
di Murano. Un lago artificiale prosegue all'interno della
struttura con un canale, che costeggia la zona del centro
Le gondole vengono governate a remi come nella realtà. L’acqua dei canali è
di colore cristallino anche dopo i falliti tentativi di rendere l’acqua verdastra
come in laguna. Un altro elemento fondamentale sono i piccioni che sono
stati straordinariamente addomesticati, ne appaiono centinaia ai rintocchi
delle ore del campanile per poi disciplinatamente scomparire nei loro alloggi.
Sotto al Ponte di Rialto non scorre un canale, bensì una diramazione
dell’importante strada nota come Las Vegas Boulevard. All’interno, nella
grande hall, c’è una vasta riproduzione del capolavoro di Paolo Veronese:
l’apoteosi di Venezia, accompagnata da numerose copie delle tele di Tiepolo.
La zona delle piscine, del centro termale e dell'area benessere occupa una
superficie totale di ben 6.400 m². Il casinò, posizionato al di sotto del centro
commericale, offre più di 122 diversi tipi di giochi. Inoltre il Venetian propone
molte possibilità di praticare sport come il tennis, il golf e l’arrampicata.
Infine il complesso ospita anche il museo delle Cere di Madame Tussaud.
Macao
Il Venetian di Macao è stato inaugurato
recentemente, il 28 agosto 2007, anche
questo complesso alberghiero è stato
ideato da Adelson, è identico al Venetian di
Las Vegas, ma grande il doppio. Il Venetian
Macao Resort Hotel è il più imponente
edificio di tutta l’Asia e il secondo più
grande del mondo, occupa un’area estesa
per un milione di metri quadrati distribuiti
su 40 piani. Il complesso comprende una
superficie equivalente a 60 campi da
calcio, con un casinò di più di 50.000 metri
quadrati, 900 tavoli da gioco e 3.500 slot
machine. Ospita un hotel da 3000 camere,
un teatro e uno stadio con 15.000 posti.
Attorno sorge un’area commerciale che
occupa 90.000 metri quadrati, che
comprende una sala congressi e 350
boutiques, attraversata da 3 canali con
gondole. Anche il Venetian di Macao offre
un campo da golf, 5 piscine, una palestra,
una spa e molti altri servizi.
JOHN SCARPA E LA GONDOLA SOCIETY OF AMERICA
La gondola è sicuramente uno dei simboli più importanti di Venezia, di
conseguenza anche uno dei più copiati. Come abbiamo visto ad esempio per i
canali artificiali del Venetian, oltre alle gondole, anche i gondolieri sono diventati
personaggi imitati in ogni dettaglio. In America se ne contano talmente tanti di
servizi di gondole che esiste persino una Gondola Society of America, chiamata
anche The Gondola Network. Fu fondata nel 1983 con il dichiarato intento di
sviluppare e promuovere “gondolas and gondoliering” nel continente
nordamericano e oltre. Greg E. Mohr, presidente della Gondola Society of
America, sostiene che fu Abbot Kinney, il fondatore di Venice in California, a
importare in America gondole e gondolieri agli inizi del Novecento. Kinney si
recò nella Venezia originale e si assicurò il servizio di diversi gondolieri con le
rispettive gondole e li caricò sulla nave diretta alla Venice della California.
Uno dei 36 gondolieri fatti arrivare a Venice si chiamava John Scarpa. Era
descritto come un uomo piccolo ma dal cuore grande. Diversamente dagli
altri emigrati al seguito di Kinney, John Scarpa non gradiva affatto le nuove
condizioni di lavoro. Un giorno Scarpa prese le sue cose, le mise nella sua
gondola e prese il largo in mare. Intorno al 1907 raggiunse Newport Beach. La
gente del posto dice che lì conobbe una ragazza, la sposò e avviò un’attività
di servizio gondole nella baia. La signora Scarpa quindi preparava da
mangiare e da bere per i passeggeri e John li portava in giro in gondola. Nel
1908 in occasione dell’Indipendence Day, Jhon decorò la sua gondola con
lanterne orientali. Il fatto ebbe così tanto successo che nella stessa occasione
l’anno dopo numerose barche furono addobbate come la gondola di Scarpa.
Così al gondoliere veneto John Scarpa si deve la prima parata in America di
barche illuminate, un’idea che nel corso di un secolo si è diffusa in tutto il
mondo.
ELIZABETH DILLER, RICARDO SCOFIDIO E CHARLES RENFRO
ALLA BIENNALE ARCHITETTURA 2008
Elizabeth Diller, Ricardo Scofidio e Charles
Renfro sono tre architetti che vengono
dalla polonia e dagli Stati Uniti. Hanno
partecipato insieme alla Biennale di
Archittettura di Venezia 2008 con il
progetto “Chain city”. L’installazione, che
si trovava alle corderie dell’arsenale,
consisteva in una sorta di gondola virtuale:
un certo numero di sgabelli al centro e due
schermi contrapposti ai lati sui quali
venivano proiettati filmati di Venezia ripresi
dalla prua e dalla poppa di una gondola. I
filmati che si alternavano sono stati ripresi
nella vera Venezia e nelle imitazioni della
città come ad esempio i canali nei
complessi dei Venetian. Il tutto è
accompagnato da un sottofondo sonoro di
conversazioni della popolazione e del
rumore dell’acqua. Quest’opera è stata
maggiormente interpretata come un
modello della città iper-moderna, dove i
RIFLESSIONI PERSONALI
Trovo bello il fatto che tutto il mondo sia così attaccato a Venezia, tanto da
copiarne il nome e gli elementi più belli della città. Credo però che a volte sia un
po’ esagerato il fatto che ad una città venga attribuito il nome Venezia
solamente per la presenza di qualche canale o qualche barca. Sinceramente alle
riproduzioni dei complessi alberghieri preferisco che una città prenda le
caratteristiche della Venezia originale per motivi legati alle tradizioni, come nel
caso di Nova Veneza in Brasile. Inoltre penso che per quanto gli elementi copiati
possano essere studiati e riprodotti nei minimi dettagli, è impossibile
trasmettere le sensazioni, gli odori, le emozioni e i paesaggi che solo la Venezia
originale riesce a donare.
SITOGRAFIA:
• www.gondolanetwork.com , the gondola society of America, Greg Mohr
• www.westland.net/venice , Venice history
• www.a2zlasvegas.com/hotels/history/h-venetian.html , history of the Sands/ Venetian
• http://www.casinoamacao.com/il-super-casino-con-la-sala-di-giochi-piu-grande-del-mondo-
4.html , il super caninò con la sala giochi più grande del mondo
• http://www.macauresorts.com/hotels/venetian-macau.html , Venetian Macau
BIBLIOGRAFIA:
• Guido Moltedo, Welcome to Venice, Consorzio Venezia Nuova – Marsilio Editori, Verona
2007. London