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Introduzione

Storia del teatro

8 La storia del teatro, definita in tempi che ne condiziona l’andamento e

moderni “ Disciplina autonoma”, decodifica l’espressività dell’evento

interpreta e ricostruisce lo spettacolo artistico. Questa disciplina, nata

teatrale basandosi su i due pilastri e sviluppatasi in Europa, tende

principali: l’attore e lo spettatore e in genere a restringere il campo

soprattutto sul rapporto che li lega, di indagine alle forme di teatro

la relazione teatrale. Mentre l’attore occidentali, e a fondarne le origini

rappresenta un corpo in movimento nel teatro classico dell’Atene del V

(non necessariamente fisico o secolo a.C., allargando la visuale ad

accompagnato dalla parola) in uno un’ottica mondiale solo a partire dal

spazio, con precise finalità espressive teatro contemporaneo. Gli Ateniesi

e narrative, lo spettatore è l’utente svilupparono la consuetudine di

attivo e partecipe dell’avvenimento, organizzare regolarmente grandi

festival in cui i maggiori autori tutta Europa, non apprezzò il Teatro

teatrali dell’epoca gareggiavano per e scomunicò gli attori. A questa

conquistarsi il favore del pubblico. La situazione, però, sopravvissero i

forma d’arte d’ispirazione più elevata giullari, eredi del mimo, intrattenendo

era considerata la tragedia, i cui temi la gente nelle città e nelle campagne

ricorrenti erano derivati dai miti e dai con canti ed acrobazie. Nel

racconti eroici. Le commedie, che frattempo, la Chiesa fondò un’altra

spesso sostituivano le tragedie, di forma di Teatro: il dramma religioso o

carattere più leggero e divertente, sacra rappresentazione, per mezzo

prendevano spesso di mira la politica del quale i fedeli, spesso analfabeti,

e i personaggi pubblici del tempo. apprendono gli episodi cruciali delle

Dopo la caduta dell’Impero romano Sacre scritture. Il Seicento fu un

il teatro era destinato a morire. La secolo molto importante per il teatro.

Chiesa cattolica, ormai diffusa in In Francia nacque e si consolidò il 9

teatro classico basato sul rispetto giornata dall’alba al tramonto.

delle tre unità aristoteliche: • unità di azione - il dramma doveva

• unità di luogo - cioè in una comprendere un’unica azione,

sistemazione unica, nella quale i con l’esclusione quindi di trame

personaggi agissero o raccontassero secondarie o successivi sviluppi della

le vicende accadute. Nella tragedia stessa vicenda.

greca infatti, spesso le azioni non In Italia il teatro dei professionisti,

vengono agite e viste direttamente, i comici della Commedia dell’arte,

ma soltanto riferite o raccontate sulla sostituì il teatro istruito rinascimentale.

scena. Per circa due secoli la commedia

• unità di tempo - la più comune italiana influenzò la Spagna e la

interpretazione di questa norma fu che Russia e molti personaggi teatrali

l’azione dovesse svolgersi in un’unica furono direttamente condizionati dalle

maschere della commedia dell’arte. Settecento pose le basi anche dello

La situazione italiana, dopo questa sviluppo teorico della recitazione

lunga epoca, dedicò l’inizio di e della funzione dell’arte teatrale

questo secolo all’analisi delle forme per la società. Già sin dal 1728

teatrali e la riconquista degli spazi l’attore italiano Luigi Riccoboni con

scenici di una nuova drammaturgia il trattato dell’arte rappresentativa e

che oltrepassasse le buffonerie del L’Histoire du Théâtre Italien (1731)

10 teatro all’improvviso. In tutta Europa aveva cercato di fare il punto sulla

la commedia delle maschere fu recitazione partendo dalla sua

considerata la “commedia italiana” esperienza di attore della Commedia

con i suoi pregi ma anche i difetti di dell’Arte. Il teatro europeo all’inizio

una drammaturgia quasi assente e dell’Ottocento fu dominato dal

la poca cura dei testi rappresentati, dramma romantico. Ma fu anche

spesso quasi mai pubblicati. Il il secolo degli anticonformisti sia

a livello artistico sia nella giustizia del teatro naturalista fu Victor Hugo

sociale, ben rappresentati dal e del teatro verista Giovanni Verga.

Society Drama portato in scena Con l’affermarsi delle avanguardie

da Oscar Wilde. In Inghilterra, in storiche, come il Futurismo, il

Francia ed in Italia, in concomitanza Dadaismo e il Surrealismo, nacquero

con la nascita del naturalismo nuove forme di teatro come il teatro

e del verismo (perenne ricerca della crudeltà e, nella seconda metà 11

della realtà in maniera oggettiva), del secolo, il teatro dell’assurdo.

intorno alla metà del secolo le Contemporaneamente il teatro

grandi tragedie cedettero il posto al italiano fu dominato, per un lungo

dramma borghese, caratterizzato periodo, dalle commedie di Luigi

da temi domestici, intreccio ben Pirandello, dove l’interpretazione

costruito e abile uso degli espedienti introspettiva dei personaggi dava

drammatici. Il maggiore esponente una nota in più al dramma borghese

che divenne dramma psicologico. se non lavora a fondo su se stesso

Mentre per Gabriele D’Annunzio e sul proprio corpo. Imparare a

il teatro fu una delle tante forme conoscersi, rispettarsi, modificarsi,

espressive del suo decadentismo e il avere fiducia di sé è altrettanto

linguaggio aulico delle sue tragedie importante dell’agilità fisica, della

va dietro al gusto liberty imperante. scioltezza muscolare e della vivacità

Nella prima metà del Novecento, vocale, traguardi raggiunti grazie

12 Copeau, Stanislavskij e Vachtangov al training e alla vita di gruppo.

sostengono un’idea di rinnovamento Sugli allievi vigilano: l’attenzione, la

del teatro dalla valorizzazione concentrazione e l’intuito, strumenti

dell’attore e del suo essere. Un utili per raggiungere il “contatto” con

attore non può riuscire ad entrare lo spettatore.

in rapporto con gli altri (i compagni

di lavoro prima, gli spettatori dopo)

Konstantin

Stanislavskij

“Per coloro che non sono capaci di

credere, ci sono i riti; per coloro che

non sono capaci di ispirare rispetto

da sé, c’è l’etichetta; per coloro che

non sanno vestirsi, c’è la moda;

per coloro che non sanno creare,

ci sono le convenzioni e i clichés.

Ecco perché i burocrati amano i 13

cerimoniali, i preti i riti, i piccoli

borghesi le convenienze sociali, i

bellimbusti la moda, e gli attori le

convenzioni teatrali, gli stereotipi e

un intero rituale di azioni sceniche.”

Innanzi tutto è bene chiarire chi Stanislavskij si fonda sulla capacità

è Stanislavskij. È stato un vero e dell’attore di trovare dentro se

proprio riformatore del teatro del stesso il personaggio, una profonda

Novecento. Fu attore, regista e ricerca psicologica che porta alla

teorico russo. rinascita. L’attore riesce a riprodurre

I suoi studi e il suo lavoro sono un ritmo, una voce e una logica che

alla base della recitazione come non sono sue, ma del personaggio.

la conosciamo oggi (metodo Diventa evidente che per lui non

Stanislavskij o psicologico), esiste la recitazione “d’istinto”, ma è

soprattutto quella di attori americani necessaria, da parte dell’attore, una

come De Niro o Nicole Kidman preparazione che parte dalla mente

(che hanno studiato all’attuale per arrivare al fisico. La ricerca su

studio dell’attore). Il metodo di se stessi è una parte fondamentale

14 per trovare in seguito la verità delle della respirazione e del ritmo. Per

azioni di un personaggio, e sarà la l’attore è molto importante individuare

forza vitale che ogni volta, a ogni e seguire il ritmo della scena e della

replica, regalerà energia creativa sua recitazione. In molti testi teatrali

all’attore. Per riuscire a riprodurre sono presenti contemporaneamente

le proprie scoperte, il fisico deve diversi ritmi che s’intersecano anche

essere pronto a tutto: un attore in un solo personaggio. Per l’attore

dovrà studiare discipline come sviluppare un buon senso del ritmo

l’acrobatica e la danza, mentre il è cosa fondamentale per poter

canto e la dizione saranno utili per rendere al meglio la parte. L’etica e la

caratterizzare il personaggio con disciplina sono aspetti indispensabili

una voce differente dalla propria. alla carriera dell’attore; senza di esse

Importante è quindi anche il ruolo una perfetta e complessa macchina

come il teatro smetterebbe ben presto le sue abilità artistiche e le sue doti

di funzionare. L’ etica per un attore acquisite, costruisce, definitivamente,

vuol dire affrontare il proprio lavoro il personaggio e renderà maggiore

in maniera responsabile avendo la sensibilità scenica generale.

cura della propria parte, ma anche Ancor oggi in Europa e in America

di quella dei compagni. Secondo qualsiasi teoria del lavoro dell’attore

Stanislavskij, con l’aiuto dei tre motori fa riferimento ai lavori di Stanislavskij. 15

fondamentali della vita psichica, Quello che l’attore deve cercare di

l’intelletto, la volontà e il sentimento, fare, quindi, è essere attore libero,

che attraversano il “testo” e la che tra le tante armi ha quella della

“parte”, vengono gettati i semi che memoria sensoriale. Attore libero

danno vita al processo creativo che, che grazie a queste armi è capace

sviluppandosi, diviene più armonioso. di trasmettere la sua storia facendosi

La nostra parte interiore, con tutte ascoltare.

le sue qualità, le sue doti naturali,

Jerzy Grotowski

16 « Eliminando gradualmente ovviamente. Mette alla prova la

tutto ciò che è superfluo, nozione di teatro come sintesi di

scopriamo che il teatro può disparate discipline creative; la

esistere senza trucco, costumi letteratura, la scultura, la pittura,

e scenografie appositi, senza l’architettura, l’illuminazione, la

uno spazio scenico separato (il recitazione... »

palcoscenico), senza gli effetti

di luce e suono, etc. Non può

esistere senza la relazione con

lo spettatore in una comunione

percettiva, diretta. Questa

è un’antica verità teoretica,

Jerzy Grotowski, regista teatrale che indossavano costumi di prova

polacco, una delle figure più totalmente neri, per non distrarre il

importanti del Novecento teatrale. È pubblico. L’attenzione di Grotowski

noto per aver rivoluzionato la tecnica mirava principalmente su cosa

di “allenamento” per gli attori. Una avrebbe potuto fare l’attore con il

delle sue idee chiave è la nozione suo corpo e la sua voce senza aiuti.

del teatro povero. Con questa A questo concetto di “teatro povero”,

espressione egli intendeva un teatro Grotowski aggiunse il concetto di

caratterizzato esclusivamente dal ‘sacerdozio’ o sacralità dell’attore.

rapporto dell’attore con il pubblico, un Quando l’attore entrava in scena, in

teatro privo di allestimento scenico, quel momento accadeva qualcosa

costumi, luci o effetti speciali. di speciale, qualcosa di molto simile

Grotowski preferì lavorare con attori a una Messa nella Chiesa Cattolica. 17

Era in questo spazio che il pubblico teatro basato non tanto sull’immagine

veniva sfidato a pensare e ad essere (come invece avviene nel cinema o

trasformato dal teatro. In tal senso nella televisione), ma sulla presenza

Grotowski è stato una delle figure dell’attore. Egli acquisì notorietà e

chiave nello sviluppo del teatro fu invitato, diverse volte, a lavorare

politico del XX secolo. Grotowski nelle più importanti scuole di arte

affermò che il teatro non avrebbe mai drammatica, compagnie teatrali e

potuto competere con il cinema e università in Europa e in America.

che il cinema offrisse un’esperienza Molti di questi inviti, li rifiutò e preferì,

diversa dal teatro. Voleva portare al invece, restare con i suoi attori nel

pubblico un teatro che stimolasse il suo piccolo laboratorio.

confronto, che mettesse alla prova e

che coinvolgesse l’esperienza. Era un

Harold Pinter

18 Pinter dedicò maggiormente la suo teatro che per lui aveva anche

sua vita alla regia. I suoi lavori più assunto l’aspetto di riscatto sociale,

recenti sono più brevi e hanno dalla povertà e dall’emarginazione,

come tema principale la politica con partiva da una stanza (il testo che

un orientamento verso la sinistra. l’ha rivelato come drammaturgo nel

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