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Introduzione Teatro, tesina
La seguente tesina di maturità Istituto tecnico descrive la storia del teatro, dalla sua nascita fino ai giorni d'oggi. Gli argomenti che permette di sviluppare questa tesina sono: Storia dell'Architettura:L’evoluzione architettonica del Teatro,il teatro oggi, Italiano:Luigi Pirandello e “Sei personaggi in cerca d’autore”, Storia:Divieto del teatro durante il periodo Fascista, Disegno e Costruzioni:Relazione tecnica.
Collegamenti
Teatro, tesina
Teatro, tesina
Storia dell'architettura: L’evoluzione architettonica del Teatro,il teatro oggi.
Italiano: Luigi Pirandello e “Sei personaggi in cerca d’autore”.
Storia: Divieto del teatro durante il periodo Fascista.
Disegno e Costruzioni: Relazione tecnica.
IL TEATRO RINASCIMENTALE
Durante l’Umanesimo ed il Rinascimento, grazie alla ripresa dei testi religiosi e classici riprese l’attività teatrale. Agli inizi del ‘400 le
rappresentazioni avvenivano principalmente in giardini, cortili e palazzi. La principale caratteristica del periodo fu comunque la ricerca e
lo studio di scenografie ed addobbi per le rappresentazioni, ne è un esempio ancora oggi famoso il Teatro Olimpico a Vicenza di Andrea
Palladio, il quale ancora oggi conserva la scenografia cinquecentesca di Vincenzo Scamozzi dell’Edipo Re di Sofocle. In esso ritroviamo
molti caratteri fondamentali del teatro classico rivisitati:
La cavea semiellittica.
L’orchestra centrale, per gli spettatori più illustri.
Il Frons Scenae, diviso in tre livelli (Alto: pannelli rappresentati la
vita di Ercole, Centrale: costituito da una serie di nicchie intervallate
da semicolonne, Inferiore: in questo piano vi erano 3 porte, dietro le
quali vi erano 7 strade prospettiche che rappresentavano le sette vie di
Tebe).
L’evoluzione maggiore la troviamo nell’aggiunta di un percorso colonnato
sormontato da una balaustra su cui erano poste delle statue. Inoltre a livello
artistico il tetto era completamente dipinto, rappresentando un grande cielo
per rievocare la collocazione all’aperto degli antichi teatri.
Alla fine del XVI secolo nacquero i teatri privati a pagamento, aperti ad ogni
classe sociale. Il continuo aumento dello sviluppo dell’interesse della
popolazione verso le rappresentazioni teatrali portò la costruzione di nuovi
teatri e la nascita di Accademie. Nell’immagine è rappresentata la pianta generale di un teatro
rinascimentale ed il Frons Scenes del teatro olimpico di Vicenza
IL TEATRO ALL’ITALIANA
La maggior parte dei teatri costruiti tra il ‘700 e l’800 risponde ad un modello che prese il nome di “Teatro all’italiana”. I principali
elementi che qualificano i teatri italiani nel XVIII secolo sono:
La pianta a ferro di cavallo creava una platea che diverrà col tempo da spazio destinato al ballo a luogo destinato al pubblico per
una migliore visibilità dello spettacolo.
I palchetti, creati al posto delle gradinate creavano una suddivisione in altezza per ordini.
La scena veniva maggiormente curata attraverso l’utilizzo delle quinte e del sipario. 6
I teatri più famosi del periodo sono il Teatro alla Scala di Milano ed il Teatro San Carlo di Napoli.
IL TEATRO CONTEMPORANEO
In questo periodo nasce la consapevolezza che il teatro non doveva essere costruito in omaggio alle richieste del pubblico, ma in funzione
della sola rappresentazione. Gli architetti del XX secolo progettano gli edifici teatrali ritornando ad una struttura classica ed elisabettiana,
affrontando inoltre la corrispondenza tra i generi teatrali ed il teatro stesso: i melodrammi non possono essere rappresentati in uno spazio
adibito per la prosa per mancanza di spazio, così come un dramma in prosa può risultare grottesco se
rappresentato in un teatro lirico.
La tecnologia ha aiutato notevolmente a risolvere questo problema: già nel 1907 l’architetto Max Littmann
realizzò il primo proscenio variabile al Grossherzogliches Hoftheater di Weimar, grazie ad esso a seconda
delle esigenze drammaturgiche era possibile ampliare o meno lo spazio per la rappresentazione. Altro caso
molto particolare nel 1927 a cura di Walter Gropius è il progetto per il mai costruito Totaltheater, un
edificio dove sia la platea sia lo spazio scenico dovevano essere montati su piani mobili per ottenere nello
stesso edificio tre disposizioni differenti: arena, sala con arco scenico, e teatro greco. Il concetto della
variabilità della sala venne ripreso nel 1944 allo Stadsteater di Malmö, dove l’ampiezza della sala poteva
essere modificata con delle pareti mobili. Un esempio vicino a noi è il teatro dell’Arena del Sole, dove nella
sala grande grazie ad un sistema di pompe idrauliche la platea può diventare una sala adibita al ballo.
Nella seconda metà del secolo quella che è considerata come singola struttura “teatro” viene inserita in poli
culturali, dove accanto ad essa troviamo sale cinematografiche, musei, ecc. Esempi famosi sono l’Opera
House di Sydney, la Casa della Cultura di Grenoble e il Barbican Arts Centre di Londra. Pianta del Sydney Opera House
7
2. IL TEATRO OGGI
L’edificio teatro, nell’accezione moderna, è una costruzione di norma composta da 4 parti fondamentali, più o meno nettamente distinte e
separate, corredate, ciascuna in modo autonomo, di tutti i servizi, i locali accessori e gli impianti necessari alle rispettive funzioni
caratteristiche:
1. Scena: luogo dove agiscono gli attori e dove la riproduzione di effetti ed ambientazioni scenografiche accompagna l’evolversi
della rappresentazione.
2. Sala: creata per accogliere gli spettatori e permettere la visione della rappresentazione da ogni angolazione.
3. Orchestra: destinata ad accogliere elementi di accompagnamento a quanto si svolge sulla scena. Lo spazio dell'orchestra, pur
essendo sovente in tutto o in parte visibile dal pubblico, non deve mai intralciare la visibilità della scena
4. Foyer: parte accessoria che comprende vestiboli, gallerie di passeggio per il pubblico prima dell'inizio dello spettacolo e durante
gli intervalli, un gruppo di locali sovente usato anche per altri scopi (ritrovi ed esposizioni per esempio), … .
Lo spazio necessario per l'edificio del teatro varia normalmente da mq 1,5 per spettatore (prosa) a mq 3-4 (lirica), comprendendovi anche
i locali accessori per il pubblico, le prove, i corpi di ballo, gli scenografi. L'edificio per disposizione di pubblica sicurezza deve essere
isolato su almeno tre lati e affacciare su vie di sufficiente ampiezza per consentire un rapido afflusso di spettatori e ancor più rapido e
compatto deflusso. Devono essere inoltre previsti, nelle immediate vicinanze, spazi adatti per il parcheggio delle automobili e servizi di
pubblico trasporto. Il volume dell'edificio e la sua importanza fanno sì che la composizione architettonica esterna assuma quasi sempre un
carattere monumentale, a volte limitato solamente alla facciata, che domina l'ambiente urbano circostante.
La forma della sala deve essere controllata sia per quanto riguarda la visibilità (pendenza della platea, sopraelevazione del palcoscenico di
m 0,90-1,40 l'orientazione dei palchi, le gradinate di galleria), sia per quanto riguarda l'acustica, in modo da porre ogni spettatore in
condizioni più o meno simili. Le ineliminabili differenze portano a suddividere la sala in diverse categorie di posti, ciascuna con ingressi,
uscite, scale, disimpegni, servizi e locali di ritrovo distinti, normalmente individuate nella «platea», nei «palchi», nelle «gallerie». Nei
teatri moderni sovente non si prevedono palchi, per dare il massimo sviluppo alla platea e alle gallerie. Dalla forma tradizionale a ferro di
cavallo si passa allora alla pianta che tende al rettangolare, rinunciando in gran parte all'eleganza dei vecchi teatri.
La parte del palcoscenico deve essere corredata di abbondanti spazi laterali e di fondo per le necessarie manovre dei mezzi scenici e delle
persone. L'altezza di tutto il complesso è definita dalla possibilità di rialzare le scene senza piegarle (in prima) o con una piegatura (in
seconda). Sopra lo spazio necessario per la manovra delle scene c’è poi il «piano di griglia» praticabile ai macchinisti e su cui appoggiano
gli apparecchi di sospensione, di sollevamento e simili. Sotto il palcoscenico deve esserci abbondante spazio libero e agevolmente
praticabile per lo sviluppo di parti apribili e rialzabili (trabocchetti) e per i necessari passaggi di servizio (comunicazione per l'orchestra).
Importantissimi sono i camerini degli artisti, le camerate per le comparse e per i cori, le sale di prova, la direzione, i depositi dei materiali
e delle attrezzature, i laboratori (falegnameria, costumisti, parrucchieri), i saloni per gli scenografi (molte volte posti direttamente sopra la
scena), tutti accuratamente separati con servizi propri, con ingressi, scale, percorsi, uscite di sicurezza isolate. Nei grandi teatri lirici è poi
abbastanza comune trovare scuole di ballo, scuole teatrali, sale riservate per la prova dei cori e di parti dell'orchestra: accessori questi che,
pur potendo funzionare indipendenti dal teatro, devono essere con questo facilmente collegabili.
Infine gli impianti di illuminazione, di riscaldamento, di aerazione sono indispensabili dato che sala e palcoscenico non hanno
normalmente finestre che si aprano direttamente all'esterno. 8
3. LUIGI PIRANDELLO
VITA 1866: Terza guerra d’indipendenza. Luigi Pirandello nasce nel 1867 ad Agrigento nella
1871: Roma capitale del Regno tenuta di famiglia “Caos”. Il padre era discendente di
d’Italia. una famiglia di imprenditori liguri stabilitasi in Sicilia.
La personalità prevaricatrice del padre renderà la vita
. familiare non serena e porterà il figlio all’idea della
famiglia come trappola.
1892: Primo governo Giolitti. Dopo il liceo si iscrisse alla facoltà di lettere a Palermo, Nel 1889 pubblicò la prima raccolta
terminando gli studi a Bonn approfondendo la di versi “Mal giocando”.
conoscenza della letteratura tedesca leggendo Goethe e
Schopenhauer. Tornò successivamente in Sicilia dove
sposò Antonietta Portulano. Dal loro matrimonio
nacquero 3 figli e trasferitosi a Roma conobbe Capuana.
à
1900: Assassinio di Umberto I Vittorio Nel 1897 gli viene affidato l’incarico di insegnante di 1893: romanzo “L’esclusa”.
lingua italiana all’istituto superiore di magistero.
Emanuele III re d’Italia. 1897: inizia a comporre drammi e
Nel 1903 per Pirandello e la sua famiglia fu un anno atti unici per teatro.
drammatico: 1904: sulla rivista “Nuova
1. Frana distrugge miniera di zolfo del padre (capitale antologia” compare a puntate “Il
e dote di Antonietta). fu Mattia Pascal”.
2. Antonietta ebbe una paralisi isterica che divenne una 1908: “L’umorismo”.
malattia mentale che la tormentò a vita.
1911: Avventura coloniale in Libia. Mandò la moglie in una clinica tra il 1919 ed il 1959 1910: novelle per opere teatrali:
1914: Prima guerra mondiale. (morte delle moglie). “La Morsa”e “Lumìe di Sicilia”
1917: Rivoluzione Russa tra i più famosi.
1921: Nascita partito fascista e Nel 1922 lasciò l’incarico di insegnante a causa dei suoi 1921: “Sei personaggi in cerca
comunista. numerosi viaggi all’estero per seguire le compagnie che d’autore”.
1922: Marcia su Roma. mettevano in scena i suoi drammi. Nel 1924 fondò la Nel 1926: “Uno, nessuno e
1925: Inizio dittatura fascista. “Compagnia Teatro d’Arte” di Roma (sciolta nel 1928) e centomila”.
1933: Hitler al potere in Germania. si iscrisse al Partito Fascista, firmando “Il manifesto
degli intellettuali fascisti” di Gentile. Nel 1934 ricevette
il premio Nobel per la letteratura; morì nel 1936 per un
attacco di polmonite. 9
IL PENSIERO E LA POETICA
1. L’influsso del Verismo e della psicologia: Dalle letture di Capuana e Verga riuscì a superare i loro modelli narrativi, rendendo i
canoni dell’impersonalità nella lotta per la vita uno scavo all’interno della vita psichica.
1. Binet, con il concetto dell’io debole.
2. Bergson, che decretava il fallimento del Positivismo e della fiducia ottimistica nella scienza.
3. Simmel, uno dei padri del relativismo contemporaneo , afferma che non esiste alcuna verità assoluta poiché l’uomo si avvale
di categorie psicologiche, quindi soggettive (relativismo conosciuto). Importante è il concetto di vita come incessante fluire
senza ragione e scopo, ciò crea continuamente forme e mondi ideali che poi distrugge.
2. La difficile interpretazione della realtà: Dalla concezione di realtà come continuo ed inafferrabile fluire dedusse
l’inconoscibilità del reale, secondo i quale ogni individuo si crea un’immagine del mondo esterno in base al proprio punto di vista,