vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Questa tesina di maturità tratta della tutela ambientale e delle varie lotte per la protezione dell'ambiente. Gli argomenti che la tesina permette di sviluppare sono i seguenti: in Scienze delle finanze l'analisi costi-benefici, in Inglese l'offshoring come parte negativa della globalizzazione, in Storia la Guerra del Vietnam, in Diritto l'ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite).
Scienze delle finanze: L'analisi costi-benefici.
Inglese: L'offshoring come parte negativa della globalizzazione.
Storia: La Guerra del Vietnam.
Diritto: L'ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite).
La guerra di pochi contro l’ambiente di tutti
Si tratta dell’impatto ambientale e il conseguente disagio economico che ne
deriva: la guerra, in tutte le sue fasi, si rivela distruttiva non solo per quanto
riguarda l’economia, gli esseri umani e la stabilità politica dei paesi, ma anche
e soprattutto nei confronti dell’ambiente. Gli interessi di pochi nell’ambito
bellico contrastano con i diritti di tutti e la distruzione dell’ambiente comporta
costi inutili per attuarla e altre spese ingenti per risanare tutto.
1) Prendendo in considerazione, quindi, le sue fasi, la guerra risulta dannosa
per l’ambiente sin dall’inizio: infatti per entrare in guerra o per prepararsi
ad essa, il primo passo è quello di investire in spese militari che spesso si
rivelano eccessive e vengono adottate in modo infondato. Per misurare
l’efficienza di queste spese si procede all’analisi costi-benefici che
rappresenta la stima del rendimento sociale degli investimenti e che
serve a stabilire se un progetto (spesa) sarà redditizio. L'analisi costi-
benefici nacque negli Stati Uniti d'America. Le sue origini sono legate ai
progetti di protezione del suolo e regolazione delle acque. Nel caso delle
spese militari, come ad esempio quelle per la giustizia e l’ordine
pubblico, è difficile valutare in termini monetari i benefici di determinate
spese: si ricorre allora ad una semplificazione del metodo, che è poi la
ricerca della minima spesa per raggiungere l'obiettivo dato. Ma grazie a
un’accurata analisi le spese militari possono essere addirittura
dimezzate. Un esempio riguarda il marchio LEED (Leadership in Energy
and Environmental Design) negli Stati Uniti. Infatti dopo aver effettuato le
necessarie analisi costi-benefici si è affermato il valore della
certificazione LEED come “miglior sistema per contenere i costi e
ottimizzare i vantaggi in termini economici ed ambientali”, anche in
ambito militare. Questo programma di certificazione dovrà quindi venire
esteso a tutto lo stock edilizio del Dipartimento della Difesa per poter
dimezzare le spese anche nel settore militare. In questo modo quindi si
eviterebbe lo spreco pubblico e le risorse, prima sottratte dagli
investimenti militari, potrebbero venire impiegate in modo diverso come
per esempio nella difesa e tutela dell’ambiente. Ma i singoli soggetti non
possono fare niente a riguardo: tutto è in mano alle grandi lobby. Infatti,
le industrie del legname e dei materiali plastici fanno pressione sui
parlamentari e i responsabili politici per ostacolare il sistema di
certificazione LEED e salvaguardare una serie di interessi economici.
Sono le lobby delle armi che esercitano il controllo sulle questioni di
guerra.
2) Queste grandi imprese spesso scelgono di costruire le armi spostando
parti della produzione in paesi in via di sviluppo, creando il cosiddetto
fenomeno dell’offshoring.
Andra Gabriela Nastase