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Hitler dominavano ancora sulla parte occidentale del territorio sovietico, Stalin fece
una distinzione fra la banda di criminali hitleriani e il popolo tedesco. Fu quello un
chiaro e preciso indirizzo per la politica estera sovietica nei confronti della
Germania del dopoguerra. A quella direttiva l' U.R.S.S. si dimostrò fedele
distruggendo gli elementi nazisti o ponendoli nella impossibilità di nuocere e
liberando il popolo tedesco dallo sfruttamento dei grandi industriali tedeschi e degli
agrari prussiani. Gli anglo - americani, invece seguirono la politica opposta, quella
stessa politica con la quale aiutarono Hitler: favorirono generali e industriali nazisti
che sfruttavano il popolo tedesco e miravano a farne una massa di scherani al
servizio dell'imperialismo americano. Grazie all'indirizzo dato da Stalin alla
politica estera sovietica, L'U.R.S.S. fu il primo paese che riconobbe il governo
italiano formatosi dopo la caduta del fascismo e fu il primo paese che sostenne la
necessità di riconoscere l'Italia come cobelligerante per evitarle in seguito la sorte
che sarebbe stata riservata alla Germania.
Il lungimirante inteletto di Stalin si era rivelato durante la guerra, anche per
questioni che in altri paesi non sono state risolte ancor oggi a oltre mezzosecolo
dalla fine del conflitto. Di mano in mano che i tedeschi venivano respinti dal
territorio dell'U.R.S.S., il potere sovietico provvedeva a ricostruire le zone
devastate: le officine, le miniere, i colcos, le scuole, le case, gli ospedali! Ecco
perchè il piano di ricostruzione post-bellico è stato compiuto con anticipo
assicurando così al popolo sovietico un ritmo di sviluppo economico più rapido
dell'anteguerra. E il grande amore di Stalin per il suo popolo, si manifestava ancora
nel grande patriottismo socialista al quale furono educate le generazioni sovietiche.
Eroismo e abnegazione in guerra e pace, fedeltà alla Patria Socialista, solidarietà
nazionale fattiva fra tutti i cittadini; queste doti fecero la forza del popolo sovietico.
Ecco dunque cosa insegnò Stalin - con il suo luminoso esempio personale - a tutti i
popoli della Unione Sovietica!
Nel dopoguerra Stalin ripetutamente dichiarò e dimostrò la volontà di pace
dell'Unione Sovietica e mantenne nella politica estera dell'Unione l'indirizzo
pacifico che la contradistinse fin dall'ottobre 1917. Il governo sovietico, con Stalin
non ha mai compiuto nessun atto - oltre i confini dell'URSS - che non fosse stato
concordato e accettato alle conferenze di Yalta e di Potsdam. Nessun atto
aggressivo l'U.R.S.S., con Stalin alla guida del paese, ha compiuto in nessuna parte
del mondo, nessuna base militare propria ha creato l'Unione Sovietica in altri paesi,
non conteplati dai trattati di pace o dagli accordi internazionali conclusi fra gli
alleati in tempo di guerra. Al contrario: disinteressatamente e senza nessun " diktat
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" l'U.R.S.S. aiutava costantemente i paesi amici a sviluppare la loro economia; a
riorganizzare la loro esistenza, a far fronte alla dura eredità della guerra. La
immensa Cina risorta a nuova vita per l'eroismo del suo popolo, guidato da Mao
Tse Tung, ebbe dall'Unione Sovietica un fraterno aiuto in ogni campo: economico,
sociale, culturale e scientifico. Fra la prima e seconda guerra mondiale nel
dopoguerra gli insegnamenti di Stalin nel " Marxismo e la questione nazionale "
furono tradotti in pratica nella condotta della politica estera sovietica verso altri
popoli ed altri paesi più arretrati e bisognosi di aiuto, ma giustamente gelosi della
loro sovranità e indipendenza nazionale. Grazie a questa politica antichi territori
che lo zarismo considerava semplicemente come province dell'impero, sono
rientrati nella grande famiglia unita attorno al popolo russo come Repubbliche
federate, con una economia propria e una vita sociale e culturale corrispondente
alle loro tradizioni storiche. Tali erano le tre repubbliche Baltiche la Repubblica
Carelo- finnica e la Repubblica Moldava. Mentre nel campo imperialista
aumentarono al contrario, di anno in anno, gli stanziamenti militari, superando
quelli dedicati all'istruzione pubblica, all'assistenza sanitaria e alle assicurazioni
sociali, nella Unione Sovietica, con Stalin, le spese militari furono di molto
inferiori alle spese per l'istruzione e la assistenza sociale e costituirono una frazione
del bilancio minore di prima della guerra. La politica Staliniana, diretta ad
assicurare il continuo sviluppo dell'economia nazionale per garantire un aumento
continuo del benessere popolare, si materializzò nei risultati del IV piano
quinquennale, nelle direttive del V piano quinquennale, nella vittoria conseguita
dall' U.R.S.S. sul nazismo, nelle direttive per il passaggio dal socialismo al
Comunismo, questi sono, in sintesi, i risultati dell'immortale opera e dell'immensa
attività svolta in tutta la sua vita dal Compagno Stalin, che per 32 anni consecutivi
diresse il glorioso Partito Bolscevico e per 12 anni il governo sovietico. Costruttore
dello Stato e delle forze armate, organizzatore audace e pronto, costruttore della
prima economia socialista del mondo, condottiero militare, geniale e vittorioso,
teorico ricco e profondo di pensiero, animatore instancabile e lavoratore indefesso,
patriota, amico e maestro dei lavoratori di tutto il mondo, Stalin caddè al suo posto
di lavoro, lasciando in eredità alle generazioni future l'ultima sua geniale opera che
- arricchendo il marxismo-leninismo - illumina ancor oggi, nonostante il complotto
internazionale ordito dall'imperialismo americano e con la complicità del Vaticano,
e dei i revisionisti kruscioviani che ha gettato alle ortiche la sua opera, ai lavoratori
di tutto il mondo, ma specialmente ai popoli della Russia qual'è la strada da
percorrere per riscattare le conquiste del Socialismo!
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Stalin si spense dopo aver acceso per l'umanità intera un faro che niente e nessuno
riuscirà mai a spegnere! Questo è stato l'Uomo. Questo è stato il Capo! Nelle sue
opere di edificazione industriale che egli ha lasciato, e ancor oggi vive, nelle sue
opere scritte, troviamo l'insegnamento per costruire nel mondo una nuova vita per
gli uomini e l'indicazione a lottare con fiducia e coraggio per il trionfo di quella
nuova vita.
Prima di morire, Stalin ha voluto parlare ai lavoratori di tutto il mondo: lo ha fatto
al 19° congresso del Partito Comunista dell' U.R.S.S. dove addittò ad esempio
anche la politica del compagno Togliatti, definendola come giusta politica per la
difesa degli interessi e dell'indipendenza nazionale. Invitò tutti i Comunisti Italiani
a lottare per l'avvenire della nostra Patria, impugnando quella bandiera che le
nostre classi dirigenti avevano già allora tradito. E' un insegnamento, che è stato e
ormai da lungo tempo tradito, il P.C.I. è stato liquidato da Occhetto e D'Alema,
l'URSS cancellata dai rinnegati Gorbaciov e Eltsin, ma è un insegnamento che i
veri Comunisti non hanno dimenticato, in Italia come in Russia, ed è l'incitamento
che guiderà le nostre lotte nel presente! La vita di Stalin è stata la vita del Partito
Comunista dell' U.R.S.S., è stata la vita del primo stato socialista del mondo.
Perciò si può comprendere l'amore che lo circondò, travalicando i suoi stessi
consigli, quando il popolo festoso innalzava, a lui in vita, monumenti e immense
raffigurazioni, che più tardi servirono a Krusciov per montare la sua campagna
denigratoria, calluniattrice e mistificatoria della realtà! Si può comprendere il
dolore che suscitò la sua scomparsa: entrambi due sentimenti universali che ancor
oggi si fondono nel cuore degli uomini semplici di tutto il mondo, nei quali Stalin
continuerà a vivere per l'eternità. Il 5 marzo 1953 si arrestò quel grande cuore che
oggi onoriamo a 120 anni dalla sua nascita.. Si spense un grande genio! Ma l'opera
creata da Stalin rimane, invitta ed invincibile nonostante il tradimento dei rinnegati
revisionisti, ancor oggi continua ad infondere coraggio e speranza agli oppressi, per
incitarci ad non arrenderci alle momentanee sconfitte, per unirci con tutti i
compagni e fratelli contro la rinnovata aggressione dell'imperialismo americano,
affinchè l' emancipazione di tutta l'umanità, diventi quel bisogno reale che
sconfigga per sempre la paura, l'odio, gli orrori delle guerre. A tutti gli uomini del
potere capitalista mondiale e delle nostre classi dirigenti nostrane e ai loro lacchè
che continuano a scagliarsi, ancor oggi con affanno e paura, contro Stalin e la sua
opera, rispondiamo: I lavoratori, gli onesti democratici, sanno semplicemente che il
Partito Comunista di Lenin e di Stalin, i popoli educati nello stato sovietico, guidati
da Stalin, riprenderanno la bandiera della riscossa, seguiranno la via interrotta dai
moderni revisionisti, la via indicata da Stalin, e riconquisteranno il Socialismo,
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riscaterranno l'Unione Sovietica, per continuare l'opera lasciata incompiuta da
Stalin: per difendere la pace ed edificare la società Comunista. Una società senza
classi antagoniste, dove gli intrighi e i contrasti di classe non abbiano ragione di
esistere, affinchè non possano più rendere incerto il futuro. Oggi, dopo la
temporanea sconfitta subita dal proletariato internazionale, a 120 anni dalla nascita
di Stalin, onoriamo la memoria del grande maestro del proletariato, scomparso il 5
marzo del 1953, nella certezza che difendendo la memoria e l'opera di Stalin,
difendiamo il Marxismo, difendiamo il Leninismo. Lenin e Stalin, con la loro
eredità morale, pratica e teorica, contimueranno a guidare l'avanguardia dei
lavoratori emancipati, il loro pensiero aiuterà i compagni russi a ricostruire il
Partito Comunista in Russia come aiuterà i Comunisti in tutto il mondo, ed allora lo
renderanno più forte ed invincibile, numeroso e compatto, come lo fece Stalin,
guiderà il cammino dei popoli con la saggezza, l'autorità, la forza, la lungimiranza
di Lenin e di Stalin! 27
Il settore terziario
Il settore terziario comprende quelle attività che non producono beni ma servizi,
cioè il complesso delle attività economiche dirette alla commercializzazione dei
prodotti, alla gestione delle imprese o alla produzione di utilità in grado di
soddisfare bisogni economici e sociali.
Il settore terziario, in base al livello dei servizi offerti, si può distinguere in
Terziario
tradizionale
Comprende i servizi più comuni come il commercio al minuto, la pubblica
amministrazione, l’istruzione, la sanità, alcuni trasporti e le libere professioni.
Terziario avanzato
Comprende quei servizi più rari e di livello elevato, che per lo più fanno uso delle
moderne tecnologie informatiche e telematiche. Ai livelli più elevati questi servizi
possono essere definiti come facenti parte del settore quaternario, nel quale sono
comprese le attività di programmazione economica e di ricerca, di direzione e di
controllo, di orientamento politico e culturale, che influenzano il mondo intero.
IL TERZIARIO IN EUROPA
Dal secondo dopoguerra in poi, l’economia europea ha subito notevoli
trasformazioni, la più strutturale delle quali è la crescita generalizzata delle attività
di servizio. Questo fenomeno viene chiamato terziarizzazione e le società dove si
verifica sono dette post-industriali.
La trasformazione strutturale delle società post-industriali ha portato anche a delle
trasformazioni in campo socio-economico: il valore tecnologico degli oggetti tende
a scomparire facendo emergere quello estetico. Innovazione, flessibilità e creatività
sono le parole d’ordine della nuova era, in cui hanno assunto un ruolo centrale
l’istruzione e la formazione professionale.
Nell’UE, all’interno del quadro occupazionale, il terziario presenta una crescita
dinamica, che ha avuto negli ultimi anni un incremento complessivo di quasi 11
milioni di unità. Il peso dei servizi sull’occupazione totale dell’UE è del 66,8%.
Il notevole sviluppo economico dei paesi europei e le trasformazioni nel mondo del
lavoro non hanno risolto l’annoso problema della disoccupazione. Attualmente il
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