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Ungaretti - L'allegria di naufragi
Storia: Attacco sottomarino tedesco - Prima guerra mondiale
Storia dell'arte: Futurismo
Inglese: Morgan Robertson - Futility, The wreck of the Titan
Matematica: Rubaiyat - Omar Khayyam
Economia aziendale: lo sviluppo del turismo crocieristico
Francese: Le cafe parisien - La belle epoque
in poco meno di un secondo. 6
E la ragazza di prima classe, innamorata del proprio cappello,
quando la sera lo vide ballare lo trovò subito molto bello.
Forse per via di quegli occhi di ghiaccio così difficili da evitare,
pensò "Magari con un pò di coraggio, prima dell'arrivo mi farò
baciare".
E com'è bella la vita stasera, tra l'amore che tira e un padre che
predica,
per noi ragazze di terza classe che per non sposarci si va in
America,
per noi ragazze di terza classe che per non sposarci si va in
America. 7
Riguardo al naufragio del Titanic si può pensare a “L’allegria dei
naufragi” di Giuseppe Ungaretti.
Egli nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888 da genitori italiani
provenienti da Lucca. Frequentò la scuola superiore ad Alessandria,
ma nel 1912 venne in Italia.
Successivamente si trasferì a Parigi dove seguì i corsi universitari al
College de France e alla Sorbona. Ricevette l’invito a collaborare
alla rivista Lacerba dove pubblicò le sue prime poesie nel 1915.
Allo scoppio della Prima guerra Mondiale si trasferì a Milano e si
arruolò come soldato. Combattè nel Carso e sul fronte francese.
Finita la guerra si stabilì nuovamente a Parigi e sposò Jeanne Dupoix
con la quale tornò in Italia.
Dieci anni dopo ricevette l’offerta della cattedra di lingua e
letteratura italiana all’università di San Paolo in Brasile. In quegli
anni morirono il suo unico fratello e suo figlio Antonietto di soli nove
anni.
Rientrato in Italia insegnò all’università di Roma e continuò la sua
vita poetica fino alla morte che lo colse nel 1970.
Giuseppe Ungaretti apparteneva alla corrente poetica italiana del
periodo tra le due guerre: l’ermetismo. Con questo termine il critico
Francesco Flora volle definire un tipo di poesia oscura, ambigua e
misteriosa, ermetica appunto. Lo stile ermetico prevedeva dei versi
brevi, l’abolizione della punteggiatura ed un frequente uso del
simbolo.
La sua prima ediziona portava il titolo Allegria di naufragi e già
comprendeva la sezione Il porto sepolto. Essa fu rinominata Allegria
e fu suddivisa in varie sezioni: Prime, Il porto sepolto, Naufragi,
Girovago, Ultime. 8
Nelle sue poesie è presente il tema della vita come una drammatica
e sofferta lotta, soprattutto, la vita del soldato. Infatti, è necessario
ricordare che tutte le liriche dell’Allegria, oltre ad essere datate,
proprio come se fosse un diario, sono state scritte durante la Prima
guerra Mondiale.
Sul piano formale Ungaretti rompe la strutturazione della strofa. Egli
accorcia il verso fino a ridurlo ad una sola parola e quindi a formare
il versicolo. Inoltre la parola è resa isolata e lo spazio bianco
rappresenta una pausa e richiama il silenzio.
In Sentimento del tempo, che riguarda la seconda fase della vita del
poeta, la struttura metrica riprende la tradizione, soprattutto
l’endecasillabo, il settenario e il novenario. La sintassi è più
complessa ed è molto presente l’analogia con il “come”.
La sua terza fase inizia con la raccolta Il dolore nella quale sono
presenti molte liriche ispirate al fratello e al figlioletto, come nelle
liriche Giorno dopo Giorno. 9
Allegria di naufragi
E subito riprende
Il viaggio
Come
Dopo il naufragio
Un superstite
Lupo di mare
Il titolo Allegria di naufragi appare decisamente contraddittorio.
Infatti è un assimoro, cioè parole vicine che hanno però un
significato opposto. Però lo stesso Ungaretti lo motiva dicendo che
sarebbe stato strano se solo non ci fossero mai stati naufragi, se
tutto non fosse mai stato travolto. Eppure dopo ogni naufragio, ogni
fallimento, l’uomo sente rinascere in sé la volontà di ricominciare da
capo.
La lirica si basa su una similitudine: come un superstite, che si salva
da un naufragio, diventa felice per la salvezza e riprende il suo
viaggio. 10
Uno dei primi misteri dell’affondamento del Titanic riguarda un
attacco sottomarino tedesco. Molti testimoni, infatti, videro in
lontananza delle luci di una nave che non prestò soccorso. Si dice
che quella nave era il Californian e il suo capitano fu arrestato per
omissione di soccorso anche se egli continuava a sostenere che
c’era la presenza di una terza nave e che quindi quelle luci non
appartenevano al Californian. Inoltre sono stati trovati sei fori piccoli
sul relitto del Titanic, proprio come se fosse stato un attacco
sottomarino. Non a caso, negli anni precedenti erano stati avvistati
nella zona dei sottomarini tedeschi che pattugliavano l’Oceano
Atlantico e, pochi anni dopo il terribile naufragio del Titanic, dei
sottomarini tedeschi attaccarono e fecero affondare la Lusitania.
Se così fosse stato, quest’attacco costituirebbe il primo atto militare
che porterà alla Prima guerra Mondiale.
Il 28 giugno del 1914 Gavrilo Princip uccise l’arciduca d’Austria
Francesco Ferdinando e sua moglie. L’imperatore Francesco
Giuseppe ritenne responsabile dell’omicidio il governo serbo e
quindi dichiarò guerra alla Serbia. Lo zar Nicola II si sentì coinvolto
come protettore dei serbi e ordinò la chiamata alle arme, a quel
punto la Germania dichiarò guerra alla Russia, alla Francia e al
Belgio. Mentre l’Inghilterra dichiarò guerra alla Germania.
Il 5 agosto del 1914 scoppiò la prima guerra mondiale tra la triplice
intesa (Inghilterra, Francia e Russia) e gli imperi centrali (Germania
e Austria). L’Italia per il momento si dichiarò neutrale.
Il fronte occidentale prevedeva l’invasione della Francia da parte
della Germania, 150000 uomini marciarono su Parigi, ma lo zar
invase la Polonia e la Romania fino ad arrivare ai confini della
Germania. I Tedeschi persero nella battaglia di Marna contro gli
Inglese e i Francesi.
In quel periodo nacque l’aviazione da guerra e la Germania aveva i
primi sottomarini. 11
Nel 1914 era entrato in guerra anche l’impero turco-ottomano che
si era schierato con gli imperi centrali. Nel frattempo Francia e
Inghilterra
sollevarono le tribu arabe contro i Turchi promettendo loro di creare
una Grande Arabia.
Dopo aver invaso Polonia e Romani toccò ai russi di ricevere la
controffensiva austro-tedesca. Nel 1915 caddero centinaia di soldati
russi.
Intanto in Italia c’erano Vittorio Emanuele III. Antonio Salandra e
Sidney Sonnino che volevano completare l’unità d’Italia. Ad essa
mancavano il Trentino, l’Alto Adige, il Friuli, la Venezia Giulia,
Trieste, la Dalmazia e l’Istria. Dalla triplice Intesa ottennero
soddisfazioni a tutte le richieste e il 26 aprile 1915 sigillarono il
patto di Londra, un patto segreto.
Nel frattempo vi era il dibattito tra neutralisti ed interventisti.
Facevano parte dei neutralisti i giolittiani, i socialisti e i cattolici con
Benedetto XV.
Gli interventisti, invece, erano la Stampa, il Corriere della Sera, i
futuristi, i nazionalisti, Benito Mussolini, allora socialista ma si
dichiarò a favore dell’intervento abbandonando il partito, i
conservatori ed anche D’annunzio.
Quando il patto di Londra fu reso pubblico i deputati conferirono il
pieno potere al re e al governo ed il 24 maggio del 1915 l’Italia
dichiarò guerra all’Austria. L’esercito italiano era guidato dal
generale Cadorna e le 11 battaglie dell’Isonzo costarono 62000
morti. L’unico successo fu la conquista di Gorizia nel 1916. Nelle
città cominciarono a scarseggiare cibo, vestiti, scarpe e trasporti e
per queste ragioni ci furono violenti scioperi a Torino.
Sul fronte interno russo scoppiò una rivoluzione che portò all’uscita
della Russia, la Germania pensò di avere la vittoria in pugno ma
accerchiando la Gran Bretagna con i sommergibili e quindi
mandando a picco migliaia di navi firmò la sua condanna.
12
Gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania per ripristinare la
libera circolazione delle merci tra America ed Europa.
La guerra si estese sul fronte pacifico dove il Giappone attaccava la
Cina per questo si trasformò in un Guerra mondiale.
Gli italiani intanto furono travolti a Caporetto dalle truppe austro-
tedesche, il governo cadde e rimosso Cadorna si affidò il comando
al generale Armando Diaz che sferrò una grande offensiva che si
concluse nel 1918 con la disfatta degli imperi centrali a Vittorio
Veneto.
In Germania gli operai scesero in piazza manifestando contro il
Kaiser e fu proclamata la Repubblica di Weimar.
Il 4 novembre 1918 l’Austria firmò la resa e pochi giorno dopo
anche la Germania. La prima guerra mondiale era finita.
13
Tra le persone che erano a favore dell’intervento nella Prima guerra
mondiale in Italia c’erano i futuristi. Essi vedevano la guerra come
un atto purificatorio.
Il futurismo è un movimento artistico e letterario che nasce
ufficialmente quando a Parigi, sul quotidiano Le Figaro appare il
Manifesto del Futurismo nel 1909 scritto da Giacomo Balla, Umberto
Boccioni e Filippo Tommaso Marinetti.
I futuristi non hanno nessun rapporto col passato e si oppongono
alle tradizioni. Nel manifesto sostengono la volontà di distruggere le
opere passate e addirittura di bruciare i musei che le contengono.
Essi non compirono mai un atto del genere, ma si imponevano di
vivere sintonizzandosi esclusivamente alla vita moderna nelle sue
variabili di quel tempo, come: la macchina, la velocità e la
pubblicità. La prima realtà del Novecento, infatti, è caratterizzata
dall’invenzione della macchina e i futuristi erano affascinati dalla
grande velocità che ritroviamo nel Titanic.
Inoltre, essi erano fortemente maschilisti e ci furono parecchie
donne apatiche che appoggiavano questo disprezzo. Quindi fu
pubblicato anche il manifesto della donna futurista, Valentine de
Saint-Point.
Bambina che corre sul balcone – Giacomo Balla
Quest’opera rappresenta una
bambina che corre sul balcone e
troviamo, quindi, il dinamismo di
un corpo nello spazio e la
scomposizione della forma in
movimento. La tecnica con il
quale ha dipinto questo quadro è
il puntinismo (accostamenti di
punti di colore che visti a debita
distanza danno la sensazione di
un colore omogeneo).
14
Dinamismo di un cane al guinzaglio – Giacomo Balla
Si rappresentano immagini
diverse assunte durante le
fasi del movimento delle
carie parti del corpo. Questi
elementi appaiono
deformati e molteplici fino
ad arrivare ad un’illusione
ottica di movimento rapido
e regolare.
Dinamismo di un automobile – Luigi Russolo In quest’opera, oltre al
dinamismo, troviamo
l’uso dei colori forti,
proprio come era
consueto fare
nell’espressionismo. E
rappresenta il trionfo
tecnologico dell’uomo
sulla natura per la
creazione delle
automobili e degli
aerei.
15
Stati d’animo – Gli addii - Umberto Boccioni
Quest’opera presenta una
visione caotica. Troviamo
la locomotiva che riguarda
le partenze e questo caos
ci ricorda la confusione, le
voci, la tristezza e gli
abbracci tra chi parte e
chi resta. Inoltre il treno è
il simbolo dello sviluppo
tecnologico di
quell’epoca. È chiaro anche il riferimento all’espressionismo, in
particolare a Munch per l’uso dei colori forti.
Stati d’animo – Quelli che
restano
Stati d’animo – Quelli che partono 16
Forme uniche nella continuità dello spazio – Umberto Boccioni
Boccioni era anche uno
scultore e quest’opera
rappresenta un uomo
che corre, quindi ancora
una volta ritroviamo il
dinamismo. Le forme
hanno questa forma per
sottolineare l’impatto
che ha l’aria con il corpo
mentre è in movimento.
Incuneandosi nell’abitato – Tullio Crali
Il futurismo si è occupato anche
dell’aeropittura ovvero immagini
prese dell’alto che suscitano
nell’osservatore il senso del volo.
Qui ritroviamo un volo in
picchiata verso un centro
urbanizzato.
17
Primavera Umbra – Gerardo Dottori Questo è un altro quadro
che riguarda l’aeropittura
e rappresenta un lago
umbro, il Trasimeno, visto
da un aereo.
Pubblicità Campari 1927 – Fortunato Depero Il futurismo si
occupava anche della
pubblicità. Questo è
uno degli esempi.
18
We can talk about a premonitory book by Morgan Robertson.
He was an American author known for the book “Futility, the wreck
of the Titan”. In 1988 he wrote this story about a ship, called Titan,
that sinks in the Atlantic Ocean one April night from a collision with
an iceberg. But he wrote this book 14 years before the sinking of
the Titanic.