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Sintesi
Introduzione Tesina terza media sul 1800


Questa tesina di terza media descrive i principali eventi che hanno contrassegnato il 1800. Collegamenti tesina terza media: in Italiano il Romanticismo, in Storia il Risorgimento e l'Unità d'Italia, in Educazione civica le organizzazioni internazionali, in Geografia l'America meridionale e in particolar modo l'Uruguay, in Tecnica il petrolio, in Musica Giuseppe Verdi, in Arte l'arte romantica. La tesina continua analizzando i seguenti argomenti: in Francese les monuments de Paris, in Inglese the story of Big Ben, in Scienze l'alimentazione e in Scienze motorie lo sport.

Collegamenti

Tesina terza media sul 1800


Italiano - Il Romanticismo.
Storia - Il Risorgimento e l'Unità d'Italia.
Educazione civica - Le organizzazioni internazionali.
Geografia - L'America meridionale e l'Uruguay.
Tecnica - Il petrolio.
Musica - Giuseppe Verdi.
Arte - L'arte romantica.
Francese - Les monuments de Paris.
Inglese - The story of Big Ben.
Scienze - L'alimentazione.
Scienze motorie - Lo sport.
Estratto del documento

TESINA DI ROBERTA

sommario

MATERIA ARGOMENTO

Letteratura Romanticismo

Storia Risorgimento e Unità d’Italia

Cittadinanza e Costituzione Le organizzazioni

internazionali

Geografia America Meridionale - Uruguay

Tecnica Il petrolio

Musica Romanticismo - Giuseppe

Verdi

Arte L’arte romantica

Francese Monuments of Paris

Inglese The story of Big-Ben

Scienze L’ alimentazione

Scienze motorie Lo sport

LETTERATURA

Romanticismo

Tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento si diffonde in

Il Romanticismo.

Europa un nuovo movimento culturale: In

opposizione agli illuministi che esaltavano la ragione come principio di

eguaglianza fra gli uomini, i romantici rivalutano la fantasia, il

sentimento, la passione, la libertà d’azione e di pensiero del singolo

individuo.

L’uomo romantico si sente una creatura limitata, riavverte il bisogno

di Dio, sente le sue forze sproporzionate ai propri ideali. Di qui

il pessimismo, il vittimismo,

l’affermarsi di nuovi atteggiamenti come:

cioè il fatto di sentirsi <<vittime<< destinati a una vita di dolore e

ribellismo,

sofferenza, ma anche il cioè il desiderio di ribellarsi contro

ogni sorta di vincolo.

E sullo sfondo di tutti questi motivi campeggia la natura nella quale

l’uomo si rispecchia e ritrova se stesso. Infine i romantici

attribuiscono grande valore alla storia e si ispirano in particolare al

Medioevo, periodo in cui sorsero i primi Stati nazionali.

Il motivo principale della nostra letteratura romantica è l’ardore

Romanticismo

Patriottico. Gli esponenti più rappresentativi del sono:

Giacomo Leopardi Alessandro Manzoni

e che nei suoi scritti rivela un

altissimo morale e politico mentre Leopardi è il maggior lirico

dell’epoca per la tensione eroica del suo pessimismo.

Il romanzo storico è un romanzo che ambienta una vicenda,vera o

inventata,in luoghi reali e in un’epoca precisa in cui si descrivono con

fedeltà i costumi e le idee. Il primo romanzo storico scritto in Europa è

di Walter Scott,il quale ambienta le avventure dei suoi personaggi

all’epoca di Riccardo Cuor Di Leone,re

d’Inghilterra nel 1189.In Italia l’autore più

importante del romanzo storico è Alessandro

Manzoni che nei Promessi Sposi inserisce

una vicenda verosimile in un contesto

storico vero.Manzoni nacque a Milano il 7

marzo 1785, ufficialmente dal conte Pietro

Manzoni e da Giulia Beccaria. Nel 1801

Manzoni tornò nella casa paterna a Milano e

si immerse nel vivo della cultura cittadina

del tempo.

Manzoni morì a Milano il 22 maggio 1873, dopo

aver votato nel 1861 a favore della legge che proclamava Vittorio

Emanuele re d'Italia. I

Una delle più illustri e celebri opere è sicuramente quella dei –

Promessi Sposi-, che doveva rappresentare le condizioni dell’Italia

sotto il dominio straniero e celebrare la tradizione cattolica come

difesa della cultura e della storia nazionale. Il romanzo fu scritto in

due anni, dal 1821 al 1823. Tra la prima stesura e l’ultima c’è

soprattutto una differenza di lingua: Manzoni, infatti, convinto che

la lingua italiana dovesse essere il fiorentino parlato dalle persone

colte, procedette via via a un’attenta eliminazione di forme dialettali,

francesismi, lombardismi, improprietà.

Il romanzo è ambientato in Lombardia nel XVII secolo.

Nel Seicento lo Stato di Milano era dominato dagli Spagnoli e

conosceva uno dei momenti più tragici della sua storia: il governo era

debole; le leggi non erano rispettate e il Paese era attratto da una

grave crisi economica. A peggiorare la situazione si aggiunsero:

- La carestia e la conseguente sommossa della popolazione di Milano-

La guerra di Monferrato, che vide la discesa in Italia dei

Lanzichenecchi

- La peste, che spopolò il Milanese tra il 1629 e il 1630

La trama del romanzo è un misto di invenzione e realtà . Narra la

storia di due giovani Renzo e Lucia, col desiderio di sposarsi , ma a

causa di una scommessa tra il potente don Rodrigo e il cugino don

Attilio, tutto va all'aria. Don Abbondio, il curato che deve celebrare il

matrimonio, è minacciato dai bravi, gli sgherri di don Rodrigo, e per

paura si sottrae al suo impegno. Per un caso fortunato, Lucia sfugge

ad un rapimento ordinato da don Rodrigo e con l'aiuto di Fra

Cristoforo si rifugia a Monza, in un convento. Qui la potente suor

Gertrude, alla cui protezione è affidata, la inganna, e permette che

venga rapita dagli uomini di un criminale, l'Innominato, a cui si è

rivolto don Rodrigo. Portata al castello dell'Innominato, Lucia riesce a

commuovere l'animo di quell'uomo indurito da tante crudeltà, ma

anche tormentato dai rimorsi. L'Innominato si pente e si converte alla

fede davanti al cardinale Federigo Borromeo. Intanto agli orrori della

guerra si aggiungono quelli della peste. A causa della peste Milano

perde la maggior parte dei suoi abitanti. Anche Renzo e Lucia si

ammalano ma riescono a guarire. Finalmente dopo tante tragiche

vicende, i due promessi sposi si incontrano nel Lazzaretto di Milano, il

luogo dove vengono portati i malati di peste e dove Renzo,

disperato, è andato a

cercare Lucia. Con l'aiuto di frate Cristoforo riescono a superare gli

ostacoli che ancora si frappongono al loro matrimonio e si sposano. Si

stabiliscono in un paese del Bergamasco e la loro vita diviene " da

quel punto in poi, una delle vite più tranquille, delle più felici e delle

più invidiabili ". Renzo acquista con il cugino una piccola azienda

tessile e Lucia, aiutata dalla madre, si occupa dei figli.

Il romanzo è incentrato sulla fede cristiana nell’esistenza di un Dio

giusto e misericordioso che consola gli afflitti, premia i buoni e castiga

i malvagi.

Su tutti gli uomini, buoni e malvagi,la divina Provvidenza stende la

sua misericordia e la sua luce di redenzione e di salvezza. Per questo

L’epopea della Divina Provvidenza

l’intero romanzo è stato definito ‘’

’’. STORIA

Risorgimento e Unita’ d’’Italia

Vienna

Al congresso di nell’anno 1814 i

rappresentanti delle potenze che

avevano sconfitto Napoleone decisero

di restaurare la situazione politica, cioè

di far ritornare l’Europa come era

prima della Rivoluzione Francese,tutte

le famiglie regnanti tornarono così ai

loro antichi regni. Si fissarono i confini

tra gli stati italiani, tenendo conto

esclusivamente degli interessi delle

grandi potenze. L'Italia si trovò ancora

divisa in tanti stati, tra i quali erano

realmente indipendenti solo il Regno di

Sardegna, il Regno delle Due Sicilie e

lo Stato della Chiesa. Il Lombardo-

Veneto era sotto il dominio austriaco ed anche

i piccoli stati dell'Italia centro-settentrionale (Ducati di Parma, di

Modena e Toscana) erano legati all'Austria.

La divisione in tanti Stati, il dominio austriaco su alcune regioni più

ricche e popolate, l'esclusione dal potere creavano molto malcontento

tra le popolazioni ed in particolare tra la borghesia italiana. L'Italia

conobbe quindi un processo di graduale riscoperta e sempre più netta

rivendicazione della propria identità nazionale. Il governo degli

austriaci era efficiente i funzionari laboriosi e capaci ma ogni libertà di

pensiero e di parola e di stampa veniva soffocata dagli interventi della

polizia. Nasce così quel periodo storico noto come Risorgimento che

ha portato all’indipendenza e all’unita’ d’Italia. Questo periodo fu

segnato da tre principali guerre.

Nella prima emerge la figura di

Carlo Alberto di Savoia, re di

Sardegna noto per aver concesso

lo Statuto Albertino che ha

caratterizzato oltre all’ultima

parte dell’esperienza del regno di

Sardegna, anche tutta la vita del

Regno d’Italia. La carta

costituzionale concessa da Carlo

Alberto dev'essere inquadrata nella

stagione nota come " Primavera dei

popoli ", la serie di eventi che ha

caratterizzato il 1848.

In Italia, come del resto in molti Paesi d'Europa, vi era un gran

fermento rivoluzionario e quando a Torino si venne a sapere che il

re Ferdinando II di Borbone, sotto la pressione popolare, aveva

concesso una Costituzione, la medesima richiesta venne avanzata al

re Carlo Alberto Lo Statuto Albertino si presenta come una

costituzione "octroyée", ossia concessa per volontà del sovrano.

Il re emana il provvedimento « con lealtà di Re e con affetto di padre

», come si può leggere nel preambolo. Lo Statuto si presenta come

costituzione flessibile

una " ", ossia una disposizione che può

essere modificata con le medesime procedure di una qualsiasi legge

dello Stato. Ed infatti rimarrà in vigore pur nelle mutate condizioni

dello Stato liberale, prima, e della dittatura fascista, poi.

Alla notizia dell’insurrezione di Milano con le famose 5 Giornate, il 23

Marzo del 1848 Carlo Alberto di Savoia si decise di dichiarare guerra

all’Austria,iniziava così la prima guerra d’indipendenza.

Inizialmente la sorte sorrise ai sabaudi ed episodi come la carica

vittoriosa di Pastrengo contribuirono ad esaltare il morale sia delle

truppe sabaude sia dei patrioti di tutta la penisola. Ma l'entusiasmo

dovette presto cedere il passo a una realtà profondamente diversa da

ciò che l'immaginazione aveva prodotto.

Il ritorno in forze degli austriaci guidati dal maresciallo

Radetzky spazzò via in breve tempo la resistenza delle truppe

sabaude, e con essa la speranza dell'opinione pubblica patriottica che

già aveva acclamato Carlo Alberto re d'Italia.

Tuttavia, la memoria dell'epica impresa degli Squadroni a cavallo non

è andata perduta e, ancora oggi, il IV Reggimento Carabinieri a

cavallo ricorda l'evento con il carosello storico che si tiene ogni anno

a Pastrengo.

Al fianco del re di Sardegna si schierarono inizialmente il papa e i re

italiani che avevano concesso la costituzione dei sudditi. Poco dopo

però,presi dal dubbio che tutto si risolvesse a favore dei Savoia si

ritirarono lasciando solo Carlo Alberto che fu definitivamente sconfitto

a Novara.

La sera stessa il re abdicò, cedendo il trono al

figlio Vittorio Emanuele II. Uomo da lui

diversissimo della figura e nel temperamento;

basso di statura fu oggetto di un vero mito

popolare e passo’ alla storia con l’appellativo di ‘’

re galantuomo, ’’ anche perchè nonostante le

tendenze autoritarie, mantenne fede allo

‘’Statuto’’ concesso dal padre.

Intanto nel parlamento europeo emergeva un

Camillo

uomo politico di grandi capacità,

Benso Conte di Cavour,convinto sostenitore

che ci fosse solo un modo per risolvere il

problema dell’unificazione italiana che

l’aristocrazia e la borghesia moderata si

mettessero alla testa dal movimento di

unificazione nazionale stringendosi attorno al

Piemonte.

Ma il Piemonte non poteva da solo affrontare

l’Austria, senza l’aiuto di qualche potenza

straniera. Fu così che l’abile politico inviò

truppe piemontesi in Crimea, per combattere

a fianco di Francia e Inghilterra contro la

Russia.

Al termine del conflitto potè sedersi a fianco dei vincitori a richiamare

l’attenzione dei francesi e inglesi sulla difficile situazione dell’Italia

sottoposta al dominio austriaco.

Gli accordi segreti di Plambieres stabilivano che se il Piemonte fosse

stato attaccato dall’ Austria Napoleone III sarebbe sceso in guerra a

suo fianco. Fu così che forte dell’alleanza francese, Cavour cominciò a

rafforzare il proprio esercito, formando un nuovo corpo armato, i

Cacciatori delle Alpi, sotto il comando di Garibaldi.

L’Austria, irritata da questo comportamento chiese subito il disarmo

dei soldati garibaldini e al rifiuto della richiesta, dichiarò guerra ai

piemontesi. Scoppia così la Seconda guerra d’indipendenza.

Mentre Garibaldi che si era posto agli ordini di Vittorio Emanuele,

liberava la Lombardia settentrionale,gli austriaci furono

definitivamente sconfitti nelle battaglie di Solferino e San Martino.

Quando però tutto sembrava andare per il meglio si diffuse una

drammatica notizia, Napoleone aveva firmato a Villafranca un

armistizio con gli austriaci con il quale poneva termine alla guerra e

otteneva la Lombardia con l’impegno di cedere al Piemonte.

Napoleone aveva interrotto di colpo il conflitto perché si era conto che

queste vittorie italiane andavano a esclusivo vantaggio della

monarchia sabauda e le numerose perdite umane francesi avrebbero

potuto provocare reazioni in Francia.

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