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Sintesi
Sommario
ITALIANO:

1. PRIMO LEVI – ‘’Se questo è un uomo’’ e ‘’La tregua’’

STORIA:

1. LA SECONDA GUERRA MONDIALE

ELETTROTECNICA:

1. CENNI DI TECNOLOGIA DEL SILICIO

2. LA GIUNZIONE PN - DROGAGGIO

INGLESE:

1. DIESEL ENGINE

MACCHINE:

1. MOTORE DIESEL

TECNICA DELLA PRODUZIONE:

1. IL MAGGIOLINO

MATEMATICA:

1. ASINTOTI
Estratto del documento

Appena varcano l'ingresso del campo , i prigionieri intuiscono in quale inferno sono arrivati: assetati dopo tre

giorni senza poter bere sono messi in una stanza con un rubinetto ma non possono bere perché l'acqua è

inquinata .

Sono cancellate le differenze individuali fra i prigionieri senza troppe spiegazioni : sono rasati , vestiti con

casacche lacere tutte uguali e viene tolto loro anche il nome , infatti sono marchiati proprio come il bestiame

con un numero indelebile , che sarà il loro unico simbolo di riconoscimento .

Levi si accorge ben presto delle condizioni del campo : i prigionieri sono spogliati dei loro beni , vestiti con

misere casacche nel freddo inverno polacco , devono sottostare a ferrei regolamenti a volte anche dal

sapore beffardo come fare alla perfezione i letti , rispondere sempre Jawol "sissignore" e non fare mai

domande , regolamenti che , se non rispettati , portano a durissime punizioni .

Fra i vari internati del lager , criminali comuni e politici, gli ebrei sono quelli più disprezzati e maltrattati .

Ogni giorno sono sottoposti ad un lavoro in condizioni di schiavitù alla fabbrica di Monowitz : senza sosta

sotto le percosse dei tedeschi , e soprattutto dei loro Kapos i capi baracche che , anch'essi prigionieri ma di

"rango superiore", responsabili della disciplina abusano spesso del loro potere dando sfogo all'aggressività

più feroce per la gioia delle SS .

Sostenuti solo da un tozzo di pane e un po’ di zuppa i prigionieri vivono in baracche sovraffollate dove in una

cuccetta devono dormire più persone ; le latrine in condizioni igieniche disumane , dipinte con scritte beffarde

che incitano all'igiene .

Solo chi è in salute e sa ridurre al minimo lo spreco di forze ed energie può sperare di sopravvivere ,

altrimenti è destinato a morte certa .

I prigionieri sono distrutti come esseri umani , non hanno più nome ma solo un numero e pur di sopravvivere

compiono qualunque atto , si deve imparare a rubare e a non essere derubati .

Nel lager non c'è spazio per la solidarietà : arrivare vivi il giorno successivo è la cosa più importante per ogni

prigioniero , nessuno pensa più al futuro o ha illusioni se quell'inferno finirà o no , non c'è tempo di pensare

di riflettere di ciò che si è diventati .

Tutto diventa utile nel lager e anche l'oggetto più insignificante può essere fondamentale .

Nasce così un commercio di oggetti di ogni genere : fil di ferro per legare le scarpe , razioni di pane in

cambio di un cucchiaio.

Nonostante ciò Levi conosce alcune persone con le quali intreccia buoni rapporti e ringrazia di aver amici

come Alberto e Lorenzo che lo aiutano a sopravvivere .

Lorenzo in particolare è un muratore italiano che lavora per un'impresa che ha trasferito ad Auschwitz e

fornisce a Levi per sei mesi piccoli aiuti e conforti senza ricevere nulla in cambio .

Egli ricorda anche l'aiuto che i civili della Buna offrono ai prigionieri , spesso è fondamentale per la

sopravvivenza

Durante l'estate del 1944 la vita nel lager ha una speranza in più perché circolano voci sulle prime disfatte

tedesche e nei prigionieri nasce l'illusione di poter essere liberati prima dell'arrivo dell'inverno .

Le speranze vanno deluse e così l'inverno sopraggiunge di nuovo e con esso selezioni per la camera a gas

sempre più frequenti .

Levi riesce a superare l'inverno perché grazie alle sue conoscenze in chimica è arruolato in un reparto dove

le condizioni sono meno massacranti .

L’autore divide i prigionieri in due categorie : i sommersi e i salvati.

I sommersi sono gli inetti , coloro che non sanno adattarsi all’ambiente del lager e soccombono perché

eseguono passivamente tutti gli ordini , non mangiano nulla extra-razione , non sanno una parola di tedesco

e non riescono quindi a districarsi tra regolamenti e proibizioni .

Appartiene alla categoria dei sommersi la grande maggioranza dei prigionieri , una massa anonima di esseri

vuoti , stanchi , indifferenti .

I salvati sono gli individui che Darwin avrebbe definito adatti : i forti, gli astuti, coloro che riescono ad

"aguzzare l’ingegno , indurare la pazienza , tendere la volontà".

Essi cercano di diventare dei Prominenti , perché da un incarico o da una mansione specialistica deriva

sempre qualche privilegio e quindi qualche possibilità di sopravvivenza ; inoltre sono di solito degli

organizzati, nel senso particolare che questa parola assume nel gergo del Lager , cioè escogitano gli

espedienti più vari per procurarsi cibo o altri articoli che possano essere cambiati con cibo oppure usati per

attutire i disagi.

Lo stesso Primo Levi è un salvato.

Infatti, grazie ad alcune circostanze fortunate , come la ferita al piede e la scarlattina , trascorre due periodi in

Ka-Be, al riparo dal freddo , ma soprattutto , grazie alla sua laurea in chimica , è ammesso al Laboratorio

chimico come operaio specializzato e può lavorare in condizioni umane . Essere dei salvati , però , non vuol

dire essere uomini , vuol dire solo saper escogitare qualcosa per non morire.

Questo tema sarà ampiamente ripreso nell'ultimo romanzo che Levi pubblicherà proprio dal titolo "I

Sommersi e i salvati".

Levi si ammala di scarlattina nel gennaio 1945 pochi giorni prima dell'arrivo dei russi e questo gli salva la vita

, infatti , tutti i prigionieri sani sono portati via e poi giustiziati per non lasciare testimonianza di ciò che si è

compiuto , ma i malati dell'infermeria sono abbandonati al loro destino.

Dopo essere sopravvissuti dieci giorni con quel poco che rimane nel campo abbandonato, Levi e gli atri

superstiti sono trovati e liberati dai russi .

Da qui inizia il lungo e tormentato viaggio di ritorno di Levi verso casa che verrà narrato ne"La tregua" .

"Se questo è un uomo" è la dimostrazione di quanto possa la follia e la crudeltà nell'uomo e di come un

individuo possa essere distrutto nella sua identità e dignità .

Il titolo del romanzo deriva da una poesia scritta all'inizio del libro , con essa rivolgendosi a chi queste

esperienze non le ha vissute chiede se può essere considerato uomo chi vive in condizioni massacranti ,

picchiato , costretto a lottare per un pezzo di pane e avere la vita decisa per un "sì" o un "no" alle selezioni

per le camere a gas.

Il titolo però si può estendere anche a chi ha commesso queste atrocità fino all'ultimo su chi non poteva

difendersi , pur di seguire le regole di un'ideologia .

Non è possibile definire uomo un essere in cui l'odio e la mancanza di dignità arrivino al livello dei lager .

Il linguaggio usato nel romanzo è semplice e immediato le descrizioni sono molto realistiche per trasmettere

al lettore ciò che si provava nel Lager in modo diretto .

"Se questo è un uomo":

"Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi."

LA TREGUA

La Tregua è il seguito di Se questo è un uomo .

Il libro narra il lungo viaggio di ritorno che Primo Levi fece dal campo di concentramento di Auschiwzt in

Polonia , fino a Torino attraverso un lungo e tortuoso percorso fra vari paesi europei .

Il romanzo inizia con la liberazione del campo da parte dei russi nel gennaio del 1945 .

I prigionieri che sono sopravvissuti agli orrori dei lager sono finalmente liberi e potevano tornare ad essere

uomini.

Durante i primi giorni la confusione è molta e i prigionieri vengono smistati in vari campi di raccolta.

Levi conosce molti personaggi ma fra loro se ne ricorda uno in particolare: Mordo Nahum, il Greco. L'incontro

con lui fu fondamentale.

Il Greco , ebreo di Salonicco , è un personaggio il cui ideale di vita si ispira ad un codice anarchico e

mercantile fondato su pochi principi fondamentali fra cui "l'uomo è lupo all'uomo" e "guerra è sempre" .

E' un uomo di mezz'età che aveva vissuto molte avventure e sopravvissuto in varie guerre, era diventato un

maestro nell'arte di arrangiarsi e di cavarsela anche nelle situazioni più difficili. L'incontro con il Greco

nonostante sia stato breve è ricordato con molto affetto perché i suoi consigli aiutano Levi a tornare vivere

dopo l'inferno del Lager .

Il primo luogo dove avviene una lunga sosta fu Katowice , una cittadina poco distante da Cracovia, dove Levi

trova ospitalità, grazie all'abilità del Greco , presso un gruppo di Italiani.

Levi fa notare di come gli abitanti della città guardano i prigionieri : sanno già tutto degli orrori che avevano

subito .

Nel campo dove è ospitato, un ex lager trasformato dai russi in un campo di raccolta per persone di varie

nazionalità, Levi fa molte conoscenze ed amicizie.

Trova occupazione presso l'infermeria dove ottiene il compito di catalogare medicinali e conosce qui Galina

una giovane infermiera russa e un gruppetto di Italiani ai quali rimarrà molto legato anche dopo il ritorno a

casa.

Fra essi ci sono il Colonnello Rovi , Daniele, Leonardo , Cravero , Cesare. Quest'ultimo è un italiano ebreo

proveniente anch'egli dal lager di Buna-Monowitz e più precisamente dal campo da dissenteria dove era

stato soccorso da Levi durante gli ultimi tragici giorni che precedettero l'arrivo dei Russi .

Tra i due ex compagni di prigionia si stabilisce un'amicizia profonda ; di lui l'autore dice che "era un amico di

tutto il mondo, non conosceva l'odio né il disprezzo, furbo e ingenuo, temerario e cauto, molto ignorante,

molto innocente, e molto civile".

È Cesare che lo introduce nel mercato nero di Katowice e durante questo periodo di "imprese commerciali"

acquista una relativa serenità .

Viene anche descritto come la vita torna a riprendere dopo la guerra : iniziano attività commerciali, le

persone tornano alle loro piccole attività quotidiane, inizia la ricostruzione dei danni bellici e si cerca di

dimenticare orrori e drammi appena passati.

Nei mesi di permanenza a Katowice tutti seguono l'evolversi della guerra fino al giorno della sua conclusione,

l'8 maggio 1945, che è accolto con grandi festeggiamenti , e un sempre più ardente desiderio di far ritorno a

casa.

Gli italiani partono poco dopo alla volta di Odessa per poi imbarcarsi su una nave che gli avrebbe riportati in

Italia.

Il viaggio però deve arrestarsi a causa di interruzioni sulla rete ferroviaria danneggiata dalla guerra e così

sono inviati al campo di Staryje Doroghi in Bielorussia.

Durante la lunga marcia verso la "casa rossa" di Staryje Doroghi il gruppo di italiani fa un toccante incontro

con gruppo di prigionieri tedeschi.

Questi , affamati e distrutti dal lavoro , chiedono un pezzo di pane , tutti rifiutano ad eccezione di Daniele ,

unico sopravvissuto all'eccidio del ghetto di Venezia , che offe loro il pane ma pretende che questi si

inchinino ai suoi piedi.

Il lungo soggiorno a Staryje Doroghi è rilassante e trascorso nell'ozio ma con una crescente malinconia di

tornare a casa e rivedere i propri familiari .

Incontra per l'ultima volta il Greco , che finalmente può far ritorno a casa , rafforza il legame d'amicizia con i

suoi compagni di viaggio

Dopo il lungo stazionamento in quel campo il gruppo di Italiani parte alla volta dell'Italia ma li deve attendere

ancora un lungo e snervante viaggio.

A causa dei danni causati dalla guerra alle ferrovie il convoglio compie un percorso tortuoso attraverso vari

paesi e paesaggi dell'Europa : dalle sconfinate pianure della Russia, alle "familiari" colline della Romania,

alle fertili pianure ungheresi, alle Alpi di Austria e Germania dove arrivando a Monaco non può fare a meno di

pensare che tutto era partito da lì.

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